BARI - La squadra del neo governatore vedrà schierati otto giocatori: quattro risultano già in servizio permanente effettivo, mentre altri quattro saranno ingaggiati al più presto, sotto l’investitura di “consiglieri esperti”, per un totale di stipendi che, se venissero riconfermate le cifre attuali, si aggirerà attorno agli 850.000 euro. La cosa non poteva passare inosservata agli occhi dei sette neo consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che insorgono: “Nonostante Emiliano fosse quello del “cambiamento, la prima cosa che ha fatto appena insediatosi è stata, anziché ridurre le cariche consiliari nell’ufficio di presidenza, affrettarsi ad inventarne altre di sana pianta per assicurare un posto di lavoro ad amici e fidanzate”.
Gli incarichi di Giovanni Procacci e Titti De Simone, ad esempio, sarebbero secondo i pentastellati “incarichi “fantasia” assegnati per dare un posto di lavoro profumatamente pagato dai contribuenti ad altri amici”.
Procacci, sessantenne già ex senatore della Margherita ha seguito Emiliano durante tutta la campagna elettorale. Titti De Simone, già deputata di Rifondazione comunista e poi assessore al patrimonio per Emiliano ora diventa “addetta all’attuazione del programma”: “Serve evidentemente – sottolineano non senza un filo d’ironia i consiglieri M5S - un’esperta esterna pagata centinaia di migliaia di euro che quotidianamente ricordi ai consiglieri di Emiliano che cosa sono entrati a fare in consiglio. Come se non fosse – continuano i sette consiglieri - il fine ultimo di ogni azione politica della maggioranza quello di attuare il programma presentato ai cittadini in campagna elettorale, soprattutto alla luce del fatto che gli stessi incarichi o quasi sono stati assegnati anche ai due vice di Stefanazzi, retribuiti anche loro, se fossero confermate le cifre attuali, con stipendi medi dell’ordine di centinaia di migliaia di euro”.
Oltre a questi incarichi, Michele Emiliano dovrebbe eleggere ancora altri due consiglieri ed altrettanti vicari “Il PD si è trasformato da tempo in un ufficio di collocamento per amici e parenti. Riteniamo assolutamente inopportuno questo modus operandi. Lo invitiamo pertanto – dichiarano i cinque stelle che rilanciano la loro campagna online #TagliateviLoStipendio - a rivedere immediatamente queste retribuzioni a dir poco imbarazzanti in una situazione quale quella pugliese in cui quasi il 30% delle famiglie vive sotto la soglia di povertà. Gli chiediamo inoltre, dal momento che intende rivestire la carica di assessore alla sanità, se intenda percepire anche l’indennità da assessore oltre allo stipendio da presidente alla Regione Puglia. Insomma – concludono - dal momento che ha nominato anche la sua compagna come portavoce a spese dei cittadini, noi e i pugliesi iniziamo a chiederci quanto frutterà a Michele Emiliano questo “affare regione Puglia”. Attendiamo i dati ufficiali, ma ad occhio e croce si tratterà proprio un bel bottino alla faccia del cambiamento e della solidarietà nei confronti di tante famiglie della nostra regione pertanto ribadiamo: Emiliano dacci un taglio”.
Gli incarichi di Giovanni Procacci e Titti De Simone, ad esempio, sarebbero secondo i pentastellati “incarichi “fantasia” assegnati per dare un posto di lavoro profumatamente pagato dai contribuenti ad altri amici”.
Procacci, sessantenne già ex senatore della Margherita ha seguito Emiliano durante tutta la campagna elettorale. Titti De Simone, già deputata di Rifondazione comunista e poi assessore al patrimonio per Emiliano ora diventa “addetta all’attuazione del programma”: “Serve evidentemente – sottolineano non senza un filo d’ironia i consiglieri M5S - un’esperta esterna pagata centinaia di migliaia di euro che quotidianamente ricordi ai consiglieri di Emiliano che cosa sono entrati a fare in consiglio. Come se non fosse – continuano i sette consiglieri - il fine ultimo di ogni azione politica della maggioranza quello di attuare il programma presentato ai cittadini in campagna elettorale, soprattutto alla luce del fatto che gli stessi incarichi o quasi sono stati assegnati anche ai due vice di Stefanazzi, retribuiti anche loro, se fossero confermate le cifre attuali, con stipendi medi dell’ordine di centinaia di migliaia di euro”.
Oltre a questi incarichi, Michele Emiliano dovrebbe eleggere ancora altri due consiglieri ed altrettanti vicari “Il PD si è trasformato da tempo in un ufficio di collocamento per amici e parenti. Riteniamo assolutamente inopportuno questo modus operandi. Lo invitiamo pertanto – dichiarano i cinque stelle che rilanciano la loro campagna online #TagliateviLoStipendio - a rivedere immediatamente queste retribuzioni a dir poco imbarazzanti in una situazione quale quella pugliese in cui quasi il 30% delle famiglie vive sotto la soglia di povertà. Gli chiediamo inoltre, dal momento che intende rivestire la carica di assessore alla sanità, se intenda percepire anche l’indennità da assessore oltre allo stipendio da presidente alla Regione Puglia. Insomma – concludono - dal momento che ha nominato anche la sua compagna come portavoce a spese dei cittadini, noi e i pugliesi iniziamo a chiederci quanto frutterà a Michele Emiliano questo “affare regione Puglia”. Attendiamo i dati ufficiali, ma ad occhio e croce si tratterà proprio un bel bottino alla faccia del cambiamento e della solidarietà nei confronti di tante famiglie della nostra regione pertanto ribadiamo: Emiliano dacci un taglio”.