BARI - Nicola Scanni non avrebbe agito con premeditazione uccidendo il padre Mario, noto fotografo barese, il 22 agosto 2010. La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di condanna a 30 anni di reclusione emessa dalla Corte di assise di appello di Bari nel marzo 2014 con riferimento alla contestata aggravante della premeditazione. Dovrà essere celebrato, quindi, un nuovo processo di secondo grado unicamente per rideterminare la pena inflitta all'imputato.