di Nicola Zuccaro - Un patto all'insegna della "riscoperta" storica, archeologica e architettonica di un'area importante della Città di Bari.
Va letto sotto questo profilo il significato della firma del protocollo di intesa per la valorizzazione paesaggistica e la riqualificazione
urbana dell'area denominata "Parco del Castello", firmato a Palazzo di Città nella mattinata di venerdì 24 luglio dal Presidente del
rispettivo Comitato - che racchiude 37 Associazioni - dott. Andrea Guarnieri Calò Carducci e dal sindaco Antonio Decaro quale
rappresentante legale del Comune di Bari.
Con il "nero sui bianco" di una semplice Bic è stata scritta la parola "fine" ad una lunga battaglia, nel corso della quale il relativo Comitato si era fermamente opposto sia alla permanenza del parcheggio in Piazza S.Pietro ( sorgerà al suo posto, un parco dall'esteso prato verde), sia alla costruzione di una palazzina. Quest'ultima ritenuta insignificante dal sindaco.
Una testimonianza di effettiva vicinanza dell'Amministrazione comunale che - come anticipa Decaro - illustrerà nei prossimi giorni, i progetti di riqualificazione urbana che interesseranno anche la zona antistante la sede del Provveditorato alle Opere Pubbliche. Quest'ultimo ubicato a ridosso dell'area portuale.
LE DICHIARAZIONI - “La sigla di questo protocollo con l’associazione Comitato Parco del castello, intorno alla quale si radunano 37 associazioni di cittadinanza attiva, dà concretezza all’approccio di questa amministrazione al tema del coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali, attraverso un’apertura non solo al dialogo ma anche ai contributi propositivi di tutti i soggetti coinvolti - ha commentato l’assessora all’Urbanistica Carla Tedesco.
Con il "nero sui bianco" di una semplice Bic è stata scritta la parola "fine" ad una lunga battaglia, nel corso della quale il relativo Comitato si era fermamente opposto sia alla permanenza del parcheggio in Piazza S.Pietro ( sorgerà al suo posto, un parco dall'esteso prato verde), sia alla costruzione di una palazzina. Quest'ultima ritenuta insignificante dal sindaco.
Una testimonianza di effettiva vicinanza dell'Amministrazione comunale che - come anticipa Decaro - illustrerà nei prossimi giorni, i progetti di riqualificazione urbana che interesseranno anche la zona antistante la sede del Provveditorato alle Opere Pubbliche. Quest'ultimo ubicato a ridosso dell'area portuale.
LE DICHIARAZIONI - “La sigla di questo protocollo con l’associazione Comitato Parco del castello, intorno alla quale si radunano 37 associazioni di cittadinanza attiva, dà concretezza all’approccio di questa amministrazione al tema del coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali, attraverso un’apertura non solo al dialogo ma anche ai contributi propositivi di tutti i soggetti coinvolti - ha commentato l’assessora all’Urbanistica Carla Tedesco.
"Crediamo che le decisioni pubbliche, per essere efficaci, possano e debbano passare da un allargamento il più possibile articolato delle conoscenze in gioco, di cui sono portatori i cittadini, le associazioni, i movimenti. L’accordo che formalizziamo oggi, ad un anno dall’avvio di una mobilitazione spontanea che intendeva porre l’attenzione sulla necessaria valorizzazione di una parte rilevante della città, rappresenta un esercizio avanzato di democrazia in cui da una parte le istituzioni si mettono alla prova intercettando la capacità di azione dei cittadini, dall’altra questi ultimi, partecipando, accrescono il proprio senso di appartenenza alla città sviluppando nuove virtù civiche. Con la formalizzazione di questo atto abbiamo l’opportunità di migliorare la qualità della vita degli abitanti della città vecchia e di tutti i baresi, e di accogliere i visitatori e i turisti nel migliore dei modi, rendendo Bari complessivamente più attrattiva. Le azioni previste dal protocollo riguardano una molteplicità di temi che saranno affrontati da un tavolo di lavoro interno all’amministrazione, coordinato dal settore Pianificazione dell’assessorato all’Urbanistica, che vedrà il coinvolgimento di diverse ripartizioni e settori della macchina comunale (Lavori pubblici, Ambiente, Sviluppo economico). Bari sperimenta così una forma di collaborazione con la cittadinanza innovativa, che si pone in linea con le esperienze più avanzate in Italia e all’estero”.
“Sono particolarmente soddisfatto della firma di questo atto - ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro - coerente con la nostra scelta di contrastare lo spreco di suolo, in questo caso in un’area di grande valore per la città, e promuovere il riuso dell’esistente. L’anno scorso, mentre il Governo nazionale proponeva una legge per il riutilizzo degli immobili in disuso, una struttura periferica del Ministero avviava la costruzione di un nuovo edificio in un’area di pregio, rischiando un cortocircuito negativo. L’azione congiunta di cittadini e associazioni ha prodotto allora non solo un ricorso ma una proposta all’amministrazione comunale per la riqualificazione di quell’area, dimostrando che è possibile lottare non solo contro ma anche per qualcosa. Personalmente sono orgoglioso, da sindaco, di partecipare ad un grande progetto di riqualificazione, che spero si concretizzerà in parte già nel corso di questo mandato. Si tratta di un percorso complesso, che riguarda diversi soggetti istituzionali che dovranno dialogare passo dopo passo per raggiungere l’obiettivo: intanto ho già incontrato il sovrintendente, come pure il provveditore e il ministro, ai quali ho chiesto di poter adottare il giardino interno all’area portuale per farne un luogo aperto ai cittadini. In accordo con le due Soprintendenze, ho anche dichiarato la nostra volontà, nell’ambito dei lavori di riqualificazione del Castello, di occuparci della valorizzazione del fossato e delle aree esterne con nuove piantumazioni e la sostituzione dell’asfalto esistente con la tradizionale pavimentazione in pietra, così da rendere uno dei monumenti più importanti della città maggiormente fruibile e contemporaneamente renderlo attrattivo agli occhi dei tanti turisti che arrivano a Bari, per imprimere una spinta economica e sociale ad una delle zone più belle della nostra città”.
“Dopo un anno di lavoro - ha proseguito il presidente dell’associazione Comitato Parco del Castello Andrea Guarnieri Calò Carducci - siamo qui a testimoniare come una protesta civica per quanto stava accadendo con la costruzione delle palazzina del provveditorato delle opere pubbliche in un’area così delicata, sia diventata un ragionamento strutturato. Ci siamo chiesti come poter procedere e il nostro impegno si è avvalso del contributo di associazioni locali e nazionali che in questi mesi hanno lavorato al nostro fianco in un dialogo costante con l’amministrazione comunale per delineare un progetto condiviso. Oggi firmo come presidente del comitato, consapevole che la mia firma è in verità la firma di 37 associazioni. Sono felice ed emozionato perché questo protocollo è il risultato del lavoro quotidiano fin qui svolto, che nei prossimi mesi dovrà essere intensificato per poter approfondire e definire una serie di aspetti operativi. Lavoreremo per step, con immutato impegno”.
“Ad un anno dall’inizio di questa battaglia - ha aggiunto la presidente del I Municipio Micaela Paparella - oggi condividiamo un momento storico per realizzare un progetto che rivoluzionerà non solo l’assetto del I Municipio ma dell’intera città. Sento di dover ringraziare tutte le associazioni coinvolte per averci dato la possibilità di lavorare fianco a fianco in vista di questo grande obiettivo”.
“Sono particolarmente soddisfatto della firma di questo atto - ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro - coerente con la nostra scelta di contrastare lo spreco di suolo, in questo caso in un’area di grande valore per la città, e promuovere il riuso dell’esistente. L’anno scorso, mentre il Governo nazionale proponeva una legge per il riutilizzo degli immobili in disuso, una struttura periferica del Ministero avviava la costruzione di un nuovo edificio in un’area di pregio, rischiando un cortocircuito negativo. L’azione congiunta di cittadini e associazioni ha prodotto allora non solo un ricorso ma una proposta all’amministrazione comunale per la riqualificazione di quell’area, dimostrando che è possibile lottare non solo contro ma anche per qualcosa. Personalmente sono orgoglioso, da sindaco, di partecipare ad un grande progetto di riqualificazione, che spero si concretizzerà in parte già nel corso di questo mandato. Si tratta di un percorso complesso, che riguarda diversi soggetti istituzionali che dovranno dialogare passo dopo passo per raggiungere l’obiettivo: intanto ho già incontrato il sovrintendente, come pure il provveditore e il ministro, ai quali ho chiesto di poter adottare il giardino interno all’area portuale per farne un luogo aperto ai cittadini. In accordo con le due Soprintendenze, ho anche dichiarato la nostra volontà, nell’ambito dei lavori di riqualificazione del Castello, di occuparci della valorizzazione del fossato e delle aree esterne con nuove piantumazioni e la sostituzione dell’asfalto esistente con la tradizionale pavimentazione in pietra, così da rendere uno dei monumenti più importanti della città maggiormente fruibile e contemporaneamente renderlo attrattivo agli occhi dei tanti turisti che arrivano a Bari, per imprimere una spinta economica e sociale ad una delle zone più belle della nostra città”.
“Dopo un anno di lavoro - ha proseguito il presidente dell’associazione Comitato Parco del Castello Andrea Guarnieri Calò Carducci - siamo qui a testimoniare come una protesta civica per quanto stava accadendo con la costruzione delle palazzina del provveditorato delle opere pubbliche in un’area così delicata, sia diventata un ragionamento strutturato. Ci siamo chiesti come poter procedere e il nostro impegno si è avvalso del contributo di associazioni locali e nazionali che in questi mesi hanno lavorato al nostro fianco in un dialogo costante con l’amministrazione comunale per delineare un progetto condiviso. Oggi firmo come presidente del comitato, consapevole che la mia firma è in verità la firma di 37 associazioni. Sono felice ed emozionato perché questo protocollo è il risultato del lavoro quotidiano fin qui svolto, che nei prossimi mesi dovrà essere intensificato per poter approfondire e definire una serie di aspetti operativi. Lavoreremo per step, con immutato impegno”.
“Ad un anno dall’inizio di questa battaglia - ha aggiunto la presidente del I Municipio Micaela Paparella - oggi condividiamo un momento storico per realizzare un progetto che rivoluzionerà non solo l’assetto del I Municipio ma dell’intera città. Sento di dover ringraziare tutte le associazioni coinvolte per averci dato la possibilità di lavorare fianco a fianco in vista di questo grande obiettivo”.