Una Sanità ospedaliera e territoriale che dia servizi efficienti e celeri ai cittadini, rimodulazione del piano di smaltimento dei rifiuti, riduzione delle tasse regionali e dei ticket sanitari, deburocratizzazione e semplificazione per favorire gli investimenti, detassazione e defiscalizzazione per favorire le imprese, miglioramento delle infrastrutture, la redazione anche di un Bilancio sociale. Sono queste le principali sfide che il gruppo Oltre con Fitto lancia al presidente Michele Emiliano nel corso del dibattito consiliare sulle linee programmatiche.
Per realizzare tutto questo, nell'interesse dei pugliesi, il gruppo Oltre con Fitto si dice pronto a collaborare con il governo regionale, anche in virtù dell'impressione positiva avuta nella seduta precedente nella quale Emiliano ha dichiarato.
A sottolineare tale apprezzamento è stato il presidente del gruppo Ignazio Zullo nel suo intervento. "Abbiamo apprezzato i continui riferimenti alla Costituzione e ci auguriamo che questo Consiglio eviti di dar vita a leggi bandiera palesemente anticostituzionali come è avvenuto in questi dieci anni di gestione e di concezione vendoliana della Puglia. Presidente - ha detto Zullo - lei eredita problemi di straordinaria entità per leggi dichiarate dalla Corte Costituzionale contrarie ai principi resi dalla nostra Costituzione: l’internalizzazione, le stabilizzazioni e tante altre ancora lasciano sul tappeto problemi insoluti che prima o poi sfocieranno in gravi rivolte sociali. Pregevole è la sua onestà intellettuale quando ha definito drammatica la situazione che contraddistingue l’inizio di questa legislatura. Lei dice che siamo seduti su una polveriera ma, per onestà questa polveriera anche Lei ha contribuito a realizzarla da segretario regionale e presidente del partito di maggioranza relativa nei dieci anni passati".
Ma per il gruppo fittiano Emiliano deve sciogliere nodi politico-amministrativi essenziali: "presidente - è stata la prima domanda - lei intende essere in continuità o in discontinuità con quel governo di centro-sinistra a guida Vendola che Lei ha sostenuto? Intende continuare con il teatrino sterile della politica che riempie le pagine dei giornali e gli schermi delle TV? E continuare con i selfies e con i tweet o parlare con i fatti e con i risultati? E ancora continuare a ricercare squallidi tentativi di inciuci con parti delle minoranze in Consiglio fatti di scambi di poltrone richieste e non concesse, assegnate e rifiutate o affidarsi al confronto schietto e leale fondato sulle competenze, sulle esperienze e sulla forza delle idee? Continuare nel solco della demagogia e del populismo o animarsi di senso del dovere e della responsabilità?"
"In noi di Oltre con Fitto - ha concluso - la scelta di fondo è compiutamente formata ed impronteremo il nostro comportamento al rispetto istituzionale, alla presenza e all’impegno, alla concretezza, al dialogo costruttivo e proficuo, al linguaggio duro della verità".
Il presidente del Gruppo Movimento Schittulli-Area Popolare, Giannicola De Leonardis, ha focalizzato il suo intervento in particolare sulla sanità, con riferimento alla necessità di ridurre la mobilità passiva e di fare luce sulla Sanitaservice foggiana , un modello che si è mostrato fallimentare ovunque e che ha dato adito a numerose ombre relative ad assunzioni discutibili in piena campagna elettorale. “Mi aspetto un suo preciso intervento nella direzione della chiarezza e della trasparenza” ha ribadito rivolto al Presidente Emiliano. De Leonardis ha anche ricordato la precedente gestione fallimentare dell’assessorato alla Sanità, il Piano di sviluppo rurale bocciato dell’Ue e contestato in 640 punti articolati in ben 72 pagine. Inoltre – secondo il capogruppo - per favorire una maggiore rappresentanza femminile in Consiglio un’autocritica interna al Partito democratico dovrebbe andare di pari passo con l’annunciata modifica dello Statuto. De Leonardis ha ricordato ancora la necessità di affrontare la situazione legata al personale in esubero e alle competenze delle Province e l’esigenza di sostenere concretamente le famiglie pugliesi attraverso bonus da destinare a quelle numerose e incentivi fiscali. Ha elencato, infine, le drammatiche cifre inerenti i pugliesi che non riescono ad arrivare a fine mese, e devono ridurre per necessità le spese alimentari anche per i figli. “Siamo dalla loro parte, per loro ci impegneremo senza esitazione” la sua conclusione.
Anche il presidente de La Puglia con Emiliano, Paolo Pellegrino ha incentrato larga parte del suo intervento sulla sanità. Due i punti richiamati: il primo riguarda la recente proposta di legge presentata dal gruppo regionale del PD sulla istituzione del Consiglio di sanità che, secondo Pellegrino, necessita di approfondimenti con particolare riferimento alla necessità di armonizzare lo stesso con la normativa nazionale in materia di clinical governance, del rischio clinico, di individuazione della mission degli operatori della sanità rispetto ai servizi attesi dal cittadino.
Altra richiesta di Pellegrino è stata quella di sospendere gli effetti di due delibere della Giunta regionale (879 e 1048/2015 riguardanti rispettivamente il regolamento definitivo con i criteri per il riordino ospedaliero e le linee guida per l’adozione de parte delle aziende sanitarie dell’atto aziendale entro 3 mesi), considerato il contemporaneo subentrare del D.M. n. 70/2015 relativo alla definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologico e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera. Questo consentirebbe di rivisitare il piano di riordino ospedaliero contenuto nella citata DGR 1048 “che necessita – ad avviso di Pellegrino – di serie riflessioni”.
“Dopo una lunghissima campagna elettorale del presidente Emiliano, fatta di incontri con sindaci, amministratori locali e associazioni ci saremmo aspettati una mitragliata di provvedimenti al suo insediamento; invece, dobbiamo ammettere di essere rimasti piuttosto delusi da questi primi cinquanta giorni di governo con cui la Puglia si avvia verso un semestre bianco”. Così il presidente del Gruppo di Forza Italia, Andrea Caroppo, durante il suo discorso di oggi in aula consiliare.
“Il decisionismo politico di Emiliano –ha aggiunto- è stato evidente sin dalla scelta dei suoi assessori regionali, con esclusioni talvolta anche impopolari di persone competenti. A questo decisionismo, pensavo si aggiungesse anche quello di governo, entrando subito nel merito delle questioni urgenti che interessano la nostra Regione. Non ci sorprendono, a tal proposito, i dati della Svimez: è in atto una desertificazione produttiva e industriale in Puglia che abbiamo cercato di scongiurare negli anni passati, ma i pregiudizi ideologici della sinistra hanno prevalso. Così, abbiamo una crisi demografica profonda, con l’impossibilità dei giovani di mettere su famiglia e avere figli perché manca il lavoro. Eppure, il documento del Forum delle Famiglie, che proponeva una serie di forme di sostegno, l’hanno firmato molti consiglieri regionali! Dalla Xylella all’Ilva, abbiamo sentito fino ad oggi solo molti slogan ad effetto. Ma è chiaro che sarebbe folle pensare alla chiusura di uno dei più grandi poli siderurgici d’Europa. Anche per la Tap ci saremmo attesi una posizione concreta e decisa del governo pugliese: l’esecutivo nazionale ha deciso e ritiene che sia un’opera strategica e non c’è opposizione che tenga. Ergo, se Emiliano ha la soluzione nel taschino per realizzare l’approdo del gasdotto in un'altra zona, lo dica subito. Altrimenti, cominci a lavorare per delle misure compensative per i territori interessati. È inutile continuare a insistere e perdere tempo per ciò che non è più possibile modificare. La lista dei temi caldi da affrontare è lunga ed Emiliano, dopo due anni di campagna elettorale, la conosce benissimo. Ciononostante, sentiamo parlare di questioni che non rappresentano, per noi ma per tutti i cittadini, una priorità per la Puglia. Per esempio, non siamo disponibili per la modifica dello statuto per rendere obbligatoria la parità di genere, che è certamente auspicabile ma tenendo conto della competenza, del consenso e della riduzione dei costi della politica. Per Forza Italia le priorità sono altre: politiche per il lavoro, per le famiglie e per le imprese. Non abbiamo tempo da perdere e i dati Svimez avrebbero dovuto suonare la sveglia alla maggioranza. Non vorremmo, quindi, che la montagna avesse partorito il topolino – ha concluso Caroppo- e per questo ribadiamo la necessità di completare la squadra di Giunta: la Regione ha bisogno di una guida al timone completa, forte e capace per soverchiare l’immagine di una Puglia simile alla Grecia”.
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