“Predestination”: la recensione

di Frédéric Pascali - La verità di un momento può nascondere altre verità che possono essere svelate solo dall’osservazione ossessiva del ripetersi di quel momento. Non fa compromessi con la complessità Michael Spierig, il regista di “Predestination”, e riadatta quasi alla lettera, insieme al fratello Peter, “All you zombies”(“Tutti i miei fantasmi”), un breve thriller fantascientifico scritto da Robert Anson Heinlein nel 1959.

Un agente temporale governativo utilizza i viaggi nel tempo per dare la caccia a un terrorista noto con l’appellativo di “Fizzle Bomber”. Nel 1975 sarà l’autore di un attentato esplosivo che causerà numerosi morti nella città di New York. Sul punto di catturarlo l’agente rimane gravemente ustionato al volto. Dopo una lunga convalescenza, e i lineamenti rifatti, ritorna sul campo lavorando sotto copertura come barista. Qui incontra John, un misterioso uomo dall’aspetto androgino, che gli confessa di guadagnarsi da vivere scrivendo per un giornale femminile nella rubrica “confessioni intime” e afferma di poter raccontare la storia più incredibile che si sia mai sentita, quella della propria vita. Incredibile sarà anche il seguito del loro rapporto, compreso uno stupefacente “paradosso temporale”.

“Predestination” è una pellicola che pur muovendosi in un filone narrativo a rischio di dejà vu, riesce a mantenere una propria corposa identità grazie a scelte di regia mai banali che caratterizzano i differenti ambienti scenografici. I movimenti di macchina, piuttosto classici e ben coordinati con la colonna sonora a firma di Peter Spierig, non concedono tregua alla suspense rendendo avvincenti tutti i 97 minuti del film. Eccelso l’intero cast con i due protagonisti in perfetta sintonia tra loro.

Mentre Ethan Hawke, “agente temporale”/”barista”/“Fizzle Bomber”, conferma per l’ennesima volta le sue doti di gran interprete, accanto a lui brilla la stella di una straordinaria Sarah Snook,”Jane”/”John”, autrice di un’interpretazione magistrale e per questa vincitrice dell’ Australian Accademy of Cinema and Television Arts Award.

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