BARI - "Le dichiarazioni del (quasi ex) presidente del consiglio della regione Puglia ci lasciano basiti ˗ dichiarano i consiglieri 5 stelle Antonella Laricchia, Rosa Barone, Viviana Guarini, Grazia Di Bari, Gianluca Bozzetti, Marco Galante, Cristian Casili, Mario Conca ˗ Mentre noi parliamo di regolamenti, correttezza, morale ed essendocene i termini, minacciamo di rivolgerci alla corte dei conti, il dott. Introna che non è neppure stato rieletto, sproloquia appellandosi ad una 'continuità amministrativa' totalmente fuori luogo; demandando, tra l'altro, il tutto all'ufficio di presidenza entrante e scaricando le sue responsabilità".
"Ci chiediamo - si chiedono i consiglieri pentastellati - su quali basi si configuri l’urgenza di prorogare contratti che sarebbero scaduti solamente a dicembre 2015? Per quale motivo rinnovarli durante questo periodo di mera ed ordinaria amministrazione? Con l’inizio dei lavori del Consiglio e l’insediamento del nuovo Ufficio di Presidenza torneremo a chiedere e ad agire concretamente per ristabilire quello che i regolamenti, e una sacrosanta morale politica ed amministrativa, dovrebbero prevedere.
In ultima istanza, come già annunciato non potremo che rivolgerci alla Corte dei Conti per stigmatizzare, una volta per tutte, un comportamento fuori da ogni buona pratica politica. Questo nuovo Consiglio regionale - concludono – dovrà ripartire parole come trasparenza e onestà, come i cittadini ci richiedono ogni giorno”.
"Ci chiediamo - si chiedono i consiglieri pentastellati - su quali basi si configuri l’urgenza di prorogare contratti che sarebbero scaduti solamente a dicembre 2015? Per quale motivo rinnovarli durante questo periodo di mera ed ordinaria amministrazione? Con l’inizio dei lavori del Consiglio e l’insediamento del nuovo Ufficio di Presidenza torneremo a chiedere e ad agire concretamente per ristabilire quello che i regolamenti, e una sacrosanta morale politica ed amministrativa, dovrebbero prevedere.
In ultima istanza, come già annunciato non potremo che rivolgerci alla Corte dei Conti per stigmatizzare, una volta per tutte, un comportamento fuori da ogni buona pratica politica. Questo nuovo Consiglio regionale - concludono – dovrà ripartire parole come trasparenza e onestà, come i cittadini ci richiedono ogni giorno”.