Regione Puglia: i sentimenti devono essere fuori dalla politica

di Vittorio Polito - Anche se Michele Emiliano & C. difendono a spada tratta la nomina di Elena Laterza ad addetto stampa del presidente della Regione Puglia, la decisione è sempre sconcertante, anche se l’incarico è stato dato seguendo la legge. La scelta è in ogni caso inopportuna perché legata a vincoli di affettività. Non è affatto vero che i  sentimenti stanno fuori dalla politica e l’addetto stampa non potrà mai essere neutrale proprio per il vincolo che lo lega al presidente. Potrà avere tutti i meriti di questo mondo, la stima di tutti, essere brava quanto volete, ma la scelta rimane comunque inopportuna.

Non parliamo poi di quello che la signora Laterza guadagnerà: si parla di un compenso che va da 90mila a 140mila euro l’anno che, vuoi o non vuoi, sono sempre soldi pubblici, anche se il trattamento economico è simile a quello dei precedenti addetti, e che per i 5 anni di incarico (salvo rinnovi) ammontano alla modica (?) cifra di 500mila euro (stiamo parlando di circa un miliardo delle vecchie lire) pagate puntualmente con i quattrini dei cittadini (sono sempre troppi).

Infine, anche se la legge “stabilisce i confini dell’opportuno e dell’inopportuno, soprattutto con riferimento a nomine fiduciarie di componenti dello staff”, come dice Emiliano, è sempre imbarazzante e criticabile la scelta della propria compagna come addetto stampa in una istituzione pubblica. O no?

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