Regione Puglia: via libera ai disegni di legge finanziari. “Milioni sperperati senza utilità per cittadini”

BARI - La prima commissione Bilancio, presieduta da Fabiano Amati ha approvato a maggioranza - con l’astensione del Movimento 5 stelle e il voto contrario del centrodestra - il Rendiconto generale della Regione Puglia per l'esercizio finanziario 2014. Ad illustrare il documento, che ha ottenuto il giudizio di parificazione da parte della Corte dei conti, il neo assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese. Dal documento contabile emerge, in particolare, che il finanziamento del Servizio sanitario regionale assorbe la maggior parte delle risorse del Bilancio, con una percentuale dell’83 per cento. Il totale delle entrate accertate nel 2014 risulta di circa 13 miliardi e 500 milioni di euro, mentre le spese impegnate ammontano a quasi 15 miliardi di euro. L’avanzo di amministrazione complessivo della Regione Puglia risulta pari a 4 miliardi e 800 milioni di euro.  Il documento contiene inoltre lo stato di avanzamento della spesa relativa ai Programmi Operativi 2007-2013: sul Fesr a dicembre 2014 si registra una spesa pubblica certificata corrispondente al 75% della dotazione del Programma.

Raggiunto anche il target che riguarda il Fse per il quale sono state certificate spese corrispondenti al 74% della dotazione complessiva. Per quanto concerne invece il Programma di Sviluppo Rurale si registrano pagamenti certificati che ammontano all’80,7% del totale.

Il capogruppo di Oltre con Fitto, Ignazio Zullo ha motivato il voto contrario al Rendiconto per la mancanza di “dati rassicuranti” contenuti nel documento,  dal quale - ha rilevato -  “emerge un disavanzo di un miliardo e 443 milioni di euro e nel quale si nota una scarsa propensione alla riscossione”. L’astensione del M5s è stata motivata dal consigliere Mario Conca per la mancata possibilità di approfondire nel merito l’intero disegno di legge.

Approvato a maggioranza - con l’astensione del gruppo Oltre con Fitto e il voto contrario del M5S e di FI - il secondo provvedimento all’ordine del giorno riguardante le anticipazioni di liquidità finalizzate al pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili diversi da quelli finanziari e sanitari maturati nel 2014, e la variazione di Bilancio in favore di Arif e Consorzi di Bonifica, e per i fondi di riserva per le spese impreviste e per il finanziamento delle passività pregresse.

Per quanto riguarda le anticipazioni di liquidità, la Regione Puglia ha chiesto 84 milioni 831mila euro, prevedendo un periodo di ammortamento di 30 anni, con un tasso di interesse del 2%.

Ammonta invece a 19 milioni 913mila la variazione al Bilancio 2015 destinata ad integrare lo stanziamento per il funzionamento dei Consorzi di Bonifica (8 milioni 500mila euro) e dell’Arif (5 milioni 500mila euro) e per implementare i fondi di riserva per le spese impreviste (4 milioni di euro) e per le passività pregresse (1 milioni 900mila euro).

Contrari al provvedimento Movimento 5 stelle e Forza Italia: il capogruppo M5s Antonella Laricchia ha espresso perplessità sulla tipologia di debito che la Regione deve assumere e ha sottolineato la necessità di verificare che le risorse erogate ad Arif e Consorzi corrispondano a servizi effettivamente resi. Posizione condivisa dalla consigliera di Fi Francesca Franzoso, che valuta “spropositate” le somme destinate.

Astensione “tecnica” di Ignazio Zullo (Oltre con Fitto) per approfondire il provvedimento prima del voto in Aula.

“FI votato contro, milioni sperperati senza utilita' per cittadini” - “Nel rendiconto generale della Regione Puglia per il 2014, l’83% delle risorse e' stato destinato alla sanità, quando le classifiche danno la Puglia al penultimo posto per i livelli essenziali di assistenza”.
Lo dichiara la consigliera regionale di Forza Italia, Francesca Franzoso.

“Una sanità allo sbando –aggiunge- tra interminabili liste d’attesa e la desertificazione ospedaliera: un caso tra tanti è quello di Taranto, dove nel periodo estivo si chiudono i reparti per mancanza di personale. Non c’è alcuna corrispondenza tra le tasse pagate dei cittadini e i servizi di cui possono usufruire. Lo stesso discorso vale per i Consorzi di bonifica e per l’Arif. Per il funzionamento dei consorzi sono stati stanziati ben 8,5 milioni di euro. Altri 5 milioni, invece, sono andati all’Arif. Ora, l’agenzia regionale ha 1.300 dipendenti, tanto da essere finita nel mirino della magistratura proprio queste settimane e i consorzi di bonifica sono al centro delle polemiche per le cartelle esattoriali a fronte di servizi quasi inesistenti per gli agricoltori. Ergo, si tratta di milioni di euro che si disperdono senza alcuna evidente utilità. Per questo –conclude Franzoso- abbiamo ritenuto di esprimere il voto contrario al provvedimento: ci vuole responsabilità nel gestire i soldi dei cittadini e noi eserciteremo al massimo la nostra funzione di proposta, ma anche di controllo delle scelte del governo regionale”.