di Teresa Gentile - Il prossimo due agosto ai piedi del Redentore a Martina Franca (TA) fatto costruire dalle due diocesi più povere d’Italia riecheggeranno con la loro illuminante attualità echi dell’Enciclica papale «Laudato si’».
Per iniziativa del gruppo di Artisti Anteas e del Gruppo di Poeti ed Artisti del Salotto Culturale Internazionale Recupero il prossimo due agosto alle 9 (tassativa la…puntualità) ascolteremo messaggi salienti del Papa tratti dall’enciclica «Laudato si’» ed alle ore 10 Mons. Arcivescovo Filippo Santoro presiederà la Santa Messa.
Saranno presenti poeti, artisti e coloro che ancora abbiano fede e siano animati dalla Speranza di poter concorrere a dar vita ad una ecologia integrale (Rispetto per sé, gli altri, la natura) e dovere di ascoltare il grido di dolore della Terra, dei diseredati, degli sconfitti, dei disoccupati, prima che sia troppo tardi) e impegnarci personalmente per diffondere messaggi intessuti di emozioni, bellezza, armonia e vita e non solo di buio, di morte, disimpegno, rassegnazione e disperazione. È un preciso impegno volto a diffondere Tutti insieme “con poesie, preghiere, dipinti, opere d’arte, messaggi che possano contribuire ad una Resurrezione dell’Umanità o meglio allo scioglimento del crescente gelo del cuore che spegne ogni Emozione”.
Questo significativo momento comunitario si terrà ai piedi del monumento al Redentore fatto edificare, in un contesto naturale e paesaggistico di rara bellezza, sito a pochi chilometri da Martina Franca, sul crinale delle Murge. Ciò avvenne nel 1900 per volontà delle due diocesi italiane più povere (pugliesi e lucane) che concorsero a tale opera con oboli di vedove e di povere famiglie in cui operosità, eticità, rispetto per se stessi, gli altri, la natura, Dio, erano “Legge di Vita” e scuola di umanità. Come stava avvenendo in ogni regione d’Italia, anche i nostri avi pugliesi e lucani vollero dunque poter edificare il proprio Segno di Fede volto a trasmettere anche ai posteri la loro stessa Volontà di Pace sopranazionale che potesse essere frutto di uno straordinario amore per il tempo della Vita, per le meraviglie della Natura, per la Bellezza e la Speranza condivisa in un migliore futuro. Ma ciò che rende icona di Cultura il monumento “pugliese e lucano“ è la singolare visualizzazione, fatta nelle formelle che rappresentano l’evoluzione della storia dell’ Umanità nel mondo, scandita con profili di uomini che hanno dato vita alle conquiste più esaltanti susseguitesi nel tempo grazie al proprio talento e non solo nel campo della fede, ma anche delle arti, del pensiero politico-sociale, letterario, artistico, della scienza, della poesia e della tecnica. Vari simboli e stemmi sono schegge di memoria, ideali e verità che valgono a ricomporre l’identità storica di uomini e cose conferendo all’assieme del monumento ed al suo Cristo benedicente, una precisa valenza artistica e carismatica ed un augurio di pace e rispetto per se stessi, gli altri e Madre Natura.
Accanto all’altare con altri dipinti a sfondo religioso ed a poesie tratte dal testo ‘Ecologia è vita’ , sarà il quadro di San Francesco inviato dalla grande artista contemporanea Rosa de Paz e dall’amica ecologista e poetessa brasiliana Ana Stoppa, a riaffermare una preziosa alleanza artistica e poetica in atto tra Italia, Portogallo, Angola e Brasile nel nome di un ideale condiviso di pace, poesia e armonia naturale e umana. Si darà vita a un reale connubio tra storia, fede, arte e vita per esprimere un condiviso ideale di bellezza sopranazionale e contrastare con le armi pacifiche e non sanguinarie della Fede, dell’Arte, della leale Amicizia, tanti bombardamenti di notizie intessute di odi, violenze, guerre, devastazioni infinite, corruzione, disumanità esasperata da carenza di giustizia e di lavoro e si avvertirà l’urgenza di divenire realmente, come ha scritto papa Francesco “portatori sani di Ecologia integrale rinnovando… il nostro personale impegno ad essere più attenti, umani, solidali, capaci di andare alle radici d’ogni problema per poter concorrere a risolverlo”.
Grande dovrà esser poi il triplice impegno personale volto, come ci ha detto Papa Francesco “a divellere erbacce infestanti dalle nostre interiorità e dai nostri rapporti con altri”; a rispettare i più i deboli, gli oppressi, i sofferenti, i bambini e amare responsabilmente la Natura, e le nostre radici socio-culturali che costituiscono un preciso segno di identità ben radicata in un territorio. Senza tali salde radici come potremmo resistere a tanti marosi esistenziali? Senza la figura di un uomo risorto e benedicente… come potremmo noi risorgere dalla nostra indifferenza e dalla passiva accettazione degli eventi?”.
Se la Bellezza salverà l’Umanità, come ci ha ripetuto tante volte il Papa santo venuto a Martina Franca è proprio una SFIDA, quella di poeti e artisti stanno accogliendo per compiere una Rivoluzione che diffonderà VITA e stanno facendo questo creando ponti di cultura, superando ogni egoistica chiusura e facendo alleanze nel nome della Bellezza, del Rispetto ambientale e di un migliore futuro più a misura d’UOMO.
Per iniziativa del gruppo di Artisti Anteas e del Gruppo di Poeti ed Artisti del Salotto Culturale Internazionale Recupero il prossimo due agosto alle 9 (tassativa la…puntualità) ascolteremo messaggi salienti del Papa tratti dall’enciclica «Laudato si’» ed alle ore 10 Mons. Arcivescovo Filippo Santoro presiederà la Santa Messa.
Saranno presenti poeti, artisti e coloro che ancora abbiano fede e siano animati dalla Speranza di poter concorrere a dar vita ad una ecologia integrale (Rispetto per sé, gli altri, la natura) e dovere di ascoltare il grido di dolore della Terra, dei diseredati, degli sconfitti, dei disoccupati, prima che sia troppo tardi) e impegnarci personalmente per diffondere messaggi intessuti di emozioni, bellezza, armonia e vita e non solo di buio, di morte, disimpegno, rassegnazione e disperazione. È un preciso impegno volto a diffondere Tutti insieme “con poesie, preghiere, dipinti, opere d’arte, messaggi che possano contribuire ad una Resurrezione dell’Umanità o meglio allo scioglimento del crescente gelo del cuore che spegne ogni Emozione”.
Questo significativo momento comunitario si terrà ai piedi del monumento al Redentore fatto edificare, in un contesto naturale e paesaggistico di rara bellezza, sito a pochi chilometri da Martina Franca, sul crinale delle Murge. Ciò avvenne nel 1900 per volontà delle due diocesi italiane più povere (pugliesi e lucane) che concorsero a tale opera con oboli di vedove e di povere famiglie in cui operosità, eticità, rispetto per se stessi, gli altri, la natura, Dio, erano “Legge di Vita” e scuola di umanità. Come stava avvenendo in ogni regione d’Italia, anche i nostri avi pugliesi e lucani vollero dunque poter edificare il proprio Segno di Fede volto a trasmettere anche ai posteri la loro stessa Volontà di Pace sopranazionale che potesse essere frutto di uno straordinario amore per il tempo della Vita, per le meraviglie della Natura, per la Bellezza e la Speranza condivisa in un migliore futuro. Ma ciò che rende icona di Cultura il monumento “pugliese e lucano“ è la singolare visualizzazione, fatta nelle formelle che rappresentano l’evoluzione della storia dell’ Umanità nel mondo, scandita con profili di uomini che hanno dato vita alle conquiste più esaltanti susseguitesi nel tempo grazie al proprio talento e non solo nel campo della fede, ma anche delle arti, del pensiero politico-sociale, letterario, artistico, della scienza, della poesia e della tecnica. Vari simboli e stemmi sono schegge di memoria, ideali e verità che valgono a ricomporre l’identità storica di uomini e cose conferendo all’assieme del monumento ed al suo Cristo benedicente, una precisa valenza artistica e carismatica ed un augurio di pace e rispetto per se stessi, gli altri e Madre Natura.
Accanto all’altare con altri dipinti a sfondo religioso ed a poesie tratte dal testo ‘Ecologia è vita’ , sarà il quadro di San Francesco inviato dalla grande artista contemporanea Rosa de Paz e dall’amica ecologista e poetessa brasiliana Ana Stoppa, a riaffermare una preziosa alleanza artistica e poetica in atto tra Italia, Portogallo, Angola e Brasile nel nome di un ideale condiviso di pace, poesia e armonia naturale e umana. Si darà vita a un reale connubio tra storia, fede, arte e vita per esprimere un condiviso ideale di bellezza sopranazionale e contrastare con le armi pacifiche e non sanguinarie della Fede, dell’Arte, della leale Amicizia, tanti bombardamenti di notizie intessute di odi, violenze, guerre, devastazioni infinite, corruzione, disumanità esasperata da carenza di giustizia e di lavoro e si avvertirà l’urgenza di divenire realmente, come ha scritto papa Francesco “portatori sani di Ecologia integrale rinnovando… il nostro personale impegno ad essere più attenti, umani, solidali, capaci di andare alle radici d’ogni problema per poter concorrere a risolverlo”.
Grande dovrà esser poi il triplice impegno personale volto, come ci ha detto Papa Francesco “a divellere erbacce infestanti dalle nostre interiorità e dai nostri rapporti con altri”; a rispettare i più i deboli, gli oppressi, i sofferenti, i bambini e amare responsabilmente la Natura, e le nostre radici socio-culturali che costituiscono un preciso segno di identità ben radicata in un territorio. Senza tali salde radici come potremmo resistere a tanti marosi esistenziali? Senza la figura di un uomo risorto e benedicente… come potremmo noi risorgere dalla nostra indifferenza e dalla passiva accettazione degli eventi?”.
Se la Bellezza salverà l’Umanità, come ci ha ripetuto tante volte il Papa santo venuto a Martina Franca è proprio una SFIDA, quella di poeti e artisti stanno accogliendo per compiere una Rivoluzione che diffonderà VITA e stanno facendo questo creando ponti di cultura, superando ogni egoistica chiusura e facendo alleanze nel nome della Bellezza, del Rispetto ambientale e di un migliore futuro più a misura d’UOMO.