BARI - “Includere attivamente i professionisti del mondo sanitario nella formazione delle politiche di settore, valorizzando le competenze di chi ogni giorno affronta sul campo i nodi della sanità pugliese", è l'obiettivo della proposta di legge per la istituzione del ‘Consiglio regionale sanitario’, presentata dal capogruppo dei democratici in Consiglio regionale, Michele Mazzarano, e dal consigliere regionale Pd, Pino Romano.
Attraverso le norme previste, infatti, si ottiene una concreta cessione di sovranità della politica in materia sanitaria e sociale. Inoltre, si raggiunge il pieno riconoscimento della maturità del mondo delle professioni sanitarie in materia di politiche della salute e il benessere delle persone; e si assume il metodo concertativo ampio e diffuso quale priorità politica per concretizzare processi di riforma condivisi.
“La politica – rilevano Mazzarano e Romano – deve mettere a disposizione degli operatori del servizio sanitario una macchina in grado di correre e tagliare il traguardo. Ma, come accade in ogni team, sono gli stessi piloti a dover dire cosa migliorare per andare più forte. Per questo dobbiamo coinvolgere tutte quelle figure professionali e tecniche del servizio sanitario regionale nelle procedure decisionali al fine di contribuire ad assicurare scelte responsabili e consapevoli di promozione e tutela della salute”.
Tra i compiti del Consiglio regionale sanitario, infatti, c’è quello di fornire parere obbligatorio sulle deliberazioni di Giunta e sui progetti di legge del Consiglio in materia di tutela della salute, contribuendo all’innovazione ed allo sviluppo della qualità dei servizi sanitari e socio-sanitari. Ma anche svolgere attività di valutazione delle qualità dei percorsi formativi relativi alle figure professionali che intervengono nelle attività sanitarie e socio-sanitarie; elaborare linee-guida e pareri sugli aspetti di carattere strettamente tecnico-scientifico sulle attività sanitarie; e fungere da Osservatorio sulle attività di ricerca medico-scientifica condotte nella Regione Puglia.
Il Consiglio regionale sanitario sarà presieduto dall’Assessore regionale al ramo, mentre il vicepresidente vicario sarà il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri (OMCeO) designato dal Coordinamento regionale dei Presidenti provinciali di OMCeO, appositamente convocato dal Presidente dell’Ordine del capoluogo di Regione.
L’Assemblea del Consiglio sanitario regionale sarà formata dall’Ufficio di Presidenza, e dai Presidenti degli OMCeO di Puglia. Ne faranno parte otto medici, di cui 4 operanti nella medicina territoriale (2 di medicina generale, 1 di pediatria di libera scelta, 1 della medicina preventiva); e 4 medici di medicina ospedaliera (3 di strutture pubbliche e 1 di strutture private). Tali medici vengono designati dal Coordinamento regionale dei Presidenti di OMCeO.
Ci saranno inoltre otto operatori sanitari di Professioni non presenti nell’Ufficio di Presidenza: biologi, chimici, ostetriche, tecnici di radiologia, tecnici di laboratorio bio-medico, tecnici della prevenzione, fisioterapisti, dietisti. Tali membri vengono designati dai rispettivi Coordinamenti regionali dei Presidenti di Ordini o Collegi o Organizzazioni Professionali. Faranno parte dell’Assemblea anche i Direttori sanitari delle ASL e delle Aziende Universitarie della Regione; due Direttori Sanitari designati dalle Associazioni rappresentative degli Istituti privati; Il Direttore Generale dell’ARPA Puglia; il Direttore Generale dell’ARES; i Direttori generali dell’Assessorato alla Sanità e alle Politiche Sociali. La legge non comporta oneri finanziari a carico del Bilancio Autonomo della regione Puglia.
Attraverso le norme previste, infatti, si ottiene una concreta cessione di sovranità della politica in materia sanitaria e sociale. Inoltre, si raggiunge il pieno riconoscimento della maturità del mondo delle professioni sanitarie in materia di politiche della salute e il benessere delle persone; e si assume il metodo concertativo ampio e diffuso quale priorità politica per concretizzare processi di riforma condivisi.
“La politica – rilevano Mazzarano e Romano – deve mettere a disposizione degli operatori del servizio sanitario una macchina in grado di correre e tagliare il traguardo. Ma, come accade in ogni team, sono gli stessi piloti a dover dire cosa migliorare per andare più forte. Per questo dobbiamo coinvolgere tutte quelle figure professionali e tecniche del servizio sanitario regionale nelle procedure decisionali al fine di contribuire ad assicurare scelte responsabili e consapevoli di promozione e tutela della salute”.
Tra i compiti del Consiglio regionale sanitario, infatti, c’è quello di fornire parere obbligatorio sulle deliberazioni di Giunta e sui progetti di legge del Consiglio in materia di tutela della salute, contribuendo all’innovazione ed allo sviluppo della qualità dei servizi sanitari e socio-sanitari. Ma anche svolgere attività di valutazione delle qualità dei percorsi formativi relativi alle figure professionali che intervengono nelle attività sanitarie e socio-sanitarie; elaborare linee-guida e pareri sugli aspetti di carattere strettamente tecnico-scientifico sulle attività sanitarie; e fungere da Osservatorio sulle attività di ricerca medico-scientifica condotte nella Regione Puglia.
Il Consiglio regionale sanitario sarà presieduto dall’Assessore regionale al ramo, mentre il vicepresidente vicario sarà il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri (OMCeO) designato dal Coordinamento regionale dei Presidenti provinciali di OMCeO, appositamente convocato dal Presidente dell’Ordine del capoluogo di Regione.
L’Assemblea del Consiglio sanitario regionale sarà formata dall’Ufficio di Presidenza, e dai Presidenti degli OMCeO di Puglia. Ne faranno parte otto medici, di cui 4 operanti nella medicina territoriale (2 di medicina generale, 1 di pediatria di libera scelta, 1 della medicina preventiva); e 4 medici di medicina ospedaliera (3 di strutture pubbliche e 1 di strutture private). Tali medici vengono designati dal Coordinamento regionale dei Presidenti di OMCeO.
Ci saranno inoltre otto operatori sanitari di Professioni non presenti nell’Ufficio di Presidenza: biologi, chimici, ostetriche, tecnici di radiologia, tecnici di laboratorio bio-medico, tecnici della prevenzione, fisioterapisti, dietisti. Tali membri vengono designati dai rispettivi Coordinamenti regionali dei Presidenti di Ordini o Collegi o Organizzazioni Professionali. Faranno parte dell’Assemblea anche i Direttori sanitari delle ASL e delle Aziende Universitarie della Regione; due Direttori Sanitari designati dalle Associazioni rappresentative degli Istituti privati; Il Direttore Generale dell’ARPA Puglia; il Direttore Generale dell’ARES; i Direttori generali dell’Assessorato alla Sanità e alle Politiche Sociali. La legge non comporta oneri finanziari a carico del Bilancio Autonomo della regione Puglia.