di Pierpaolo De Natale - Cosa accade al nostro corpo dopo aver bevuto una buona e fresca lattina di Coca-Cola? A rivelarlo al mondo intero è stato pochi giorni fa un ex-farmacista britannico - Niraj Naik - sul blog "The Renegade Pharmacist".
Durante i primi dieci minuti, il nostro corpo è invaso da dieci cucchiaini di zucchero, una quantità pari a quasi il doppio della dose giornaliera consigliata dal nostro fabbisogno. La ragione per cui questa terribile dolcezza non ci induce alla nausea è la presenza dell'acido fosforico, che ne copre il sapore. Trascorsi venti minuti, la glicemia nel sangue raggiunge livelli altissimi che generano un'ingente produzione di insulina. La crescita del livello d'insulina spinge dunque il fegato a trasformare più zucchero possibile in grasso.
L'organismo completa l'assorbimento della caffeina presente nella bevanda dopo quaranta minuti dall'assunzione, questo provoca la dilatazione delle pupille, l'innalzamento della pressione, il pompaggio di zucchero nel flusso sanguigno e l'inibizione dei recettori dell'adenosina per prevenire la sonnolenza.
Dopo tre quarti d'ora l'organismo produce più dopamina, neurotrasmettitore che stimola i centri del piacere: un meccanismo pari - secondo Naik - a quello innescato nell'eroinomane dopo essersi iniettato una dose. Dopo un'ora l'acido fosforico si lega a calcio, magnesio e zinco, provocando un'accelerazione del metabolismo. Infine, dulcis in fundo, la caffeina inizia a manifestare i propri effetti, stimolando l'organismo alla diuresi. Così facendo, espelliamo tramite l'urina sali minerali preziosi destinati alle ossa, acqua ed elettroliti.
Il farmacista ha riferito come riusciva ad aiutare i pazienti affetti da patologie che comprendevano diabete, colesterolo ed ipertensione prescrivendo loro una dieta semplicemente priva di bevande gassate. L'assunzione di questi prodotti porta il pancreas a produrre più insulina, aumentando le possibilità di sviluppare diabete di tipo 2, e aumenta il livello di grassi nel sangue, facendo crescere il rischio di contrarre patologie cardiovascolari. La caffeina causa un accrescimento della pressione sanguigna e la disidratazione conseguente alla diuresi ci spinge a desiderare di berne ancora.