Torna la paura al Di Venere: caso sospetto di TBC

BARI - Dopo il caso scabbia un nuovo allarme scatta al Di Venere di Carbonara di Bari. Sul sospetto caso di tubercolosi registratosi presso il reparto di dermatologia del Polo Ospedaliero ‘Di Venere’ interviene il Direttore Generale della ASL di Bari Dottor Vito Montanaro.

“Al momento – precisa il Direttore Generale della ASL Bari Vito Montanaro – è opportuno parlare di ‘caso sospetto’. La persona interessata ha presentato i primi sintomi, come da notifica, in data 09/07/2015 per i quali si è deciso il ricovero ed è stata sottoposta agli esami dell’espettorato indiretti risultati negativi. Il quadro clinico e quello radiologico sono fortemente compatibili con la TBC ma per confermare il tutto è necessario attendere l’esito di ulteriori esami quali la broncoscopia (esami che sta effettuando in queste ore) e l’esame del liquido di bronco-lavaggio. Pertanto alla stato attuale non si ha ancora la certezza microbiologica, tantomeno si possono fornire indicazioni sull’eventuale capacità di contagio. Per ora il caso rimane assolutamente sospetto e comunque sotto stretta osservazione”.

“Il Dipartimento di Prevenzione ha avviato nell’ambito della tutela dei lavoratori, dei degenti  e della sanità  pubblica le inchieste epidemiologiche previste dai protocolli. In Italia la soglia di incidenza della TBC, negli ultimi anni, è stata definita dall’OMS ‘bassa’ poiché è inferiore a 10 casi di malattia ogni 100.000 abitanti. Tra i soggetti più a rischio figurano gli operatori sanitari tra i quali, come confermato da studi recenti, si registrano eccessi di incidenza di infezioni tubercolari latenti o di Tbc. Il maggiore rischio di contrarre infezioni dipende dal fatto di essere frequentemente a contatto con soggetti affetti da malattie infettive o materiali potenzialmente contaminati. Peraltro non si può dimenticare che gli operatori sanitari possono contrarre le malattie trasmissibili al di fuori del lavoro e possono essere a loro volta fonte di contagio per colleghi e pazienti. Pertanto - prosegue il Dottor Vito Montanaro - una valutazione delle condizioni di salute degli operatori sanitari è particolarmente importante ai fini della individuazione e della realizzazione di strategie di prevenzione e controllo”.

“Riguardo alla TBC, su sollecitazione del Dipartimento di Prevenzione, nel 2013 è stato deliberato il Protocollo Aziendale di Sorveglianza Sanitaria per la Prevenzione della TBC tra gli operatori sanitari della ASL di Bari, sensibilizzando i Medici Competenti dell’Azienda per il recepimento e l’adozione dello stesso. Contestualmente la Conferenza Stato Regioni ha emanato nel 2013 le linee guida per la ‘prevenzione della TBC negli operatori sanitari e soggetti ad essi equiparati’ assolutamente attese, ad integrazione del protocollo aziendale, dai servizi competenti della ASL. Gli ultimi episodi – conclude il Direttore Generale della ASL di Bari Dottor Vito Montanaro – ci inducono a rafforzare le azioni di prevenzione e di sicurezza al fine di salvaguardare tutti coloro che frequentano le strutture ospedaliere, siano essi pazienti, visitatori o lavoratori in servizio presso la stessa ASL”.