Trivelle, tre Regioni dicono no. “Uniti per tenere multinazionali lontane dai nostri mari”
POLICORO - Sono state centinaia le persone che hanno partecipato stamani a Policoro ad un corteo per opporsi alla possibilità, prevista in atti del Governo, di trivellare il Mare Jonio alla ricerca di petrolio. Il corteo è terminato con i comizi di Pittella, Oliverio ed Emiliano, che sono stati anche contestati da rappresentanti di gruppi politici - M5S e Fratelli d'Italia - e associazioni ambientaliste, convinti che le tre Regioni si siano opposte in modo "troppo morbido" al Governo.
“Uniti per tenere le multinazionali lontane dai mari: petrolio no grazie, il nostro oro sono le spiagge e la pesca, la salute dell’Adriatico e dello Ionio”. È l’appello rilanciato dal presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, nella manifestazione contro le trivelle, con i presidenti delle Regioni Puglia Michele Emiliano, Basilicata Marcello Pittella e Calabria Mario Oliverio.
Nel corteo che si è snodato accanto all’arenile della bella località balneare lucana, hanno sfilato con Introna il sindaco di Taranto Ezio Stefàno, l’Amministrazione comunale di Polignano a Mare (Bari) e tanti sindaci salentini, nella folla di fasce tricolori che seguiva i gonfaloni di Regioni e Comuni.
La manifestazione, riuscita sotto l’aspetto della partecipazione istituzionale, ha visto la contestazione in particolare del movimento lucano Noi con Salvini, in dissenso con la politica energetica della Basilicata.
Da qui l’invito del presidente Introna, dal palco, all’unità delle istituzioni, delle associazioni e dei cittadini, nella campagna a difesa di coste e acque dalla marea nera.
“Le critiche, il dissenso, rappresentano il sale della democrazia, aiutano a fare meglio – ha detto - ci spingono ad attuare passo dopo passo tutte le azioni che le nostre regioni insieme dovranno mettere al servizio delle comunità per ottenere il dialogo e l’attenzione del governo nazionale e dell’Unione europea. Niente polemiche, dobbiamo restare uniti per difendere la bellezza della nostra terra”.
La Regione Puglia ha impugnato il decreto Monti e lo Sblocca Italia di Renzi, nella parte che apre alla ricerca e sfruttamento degli idrocarburi sottomarini. L’iniziativa, come ha ricordato Introna, “è coerente con la battaglia che da otto anni i pugliesi conducono solidalmente, perché non vinca la logica del petrolio. Ed oggi, a Policoro, insieme alla Basilicata, alla Calabria e ai loro popoli, siamo tornati in piazza a protestare perché riteniamo nostro dovere scongiurare che l’Adriatico e lo Ionio siano preda delle multinazionali del petrolio”.
La manifestazione si è conclusa al canto di “Bella Ciao”, intonato dai presidenti pugliesi, Emiliano e Introna.
EMILIANO: "FAREMO NOSTRO DOVERE" - "Noi pugliesi siamo al fianco dei nostri fratelli calabresi, della Basilicata, del Molise, dell'Abruzzo, delle Marche e dell'Emilia e soprattutto siamo determinati a fare il nostro dovere". Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenuto oggi al corteo - appoggiato fin dai giorni scorsi dai presidenti delle Regioni Basilicata, Calabria e Puglia - organizzato a Policoro (Matera) per esprimere contrarietà alla possibilità, prevista in atti del Governo, di trivellare il Mare Adriatico e Jonio alla ricerca di petrolio. Rivolgendosi dal palco ai cittadini e sindaci presenti alla manifestazione Emiliano ha detto: "Noi siamo la forza della costituzione repubblicana, siamo la storia della resistenza, dell'antifascismo, siamo la gente che sa difendere il suo mare.
Abbiamo intenzione di sostenere il referendum che abroga lo Sblocca Italia, abbiamo intenzione di sostenere tutte le regioni che si opporranno ai decreti autorizzativi delle trivelle e sono venuto qui a dirvelo senza se e senza ma".
"Stiamo organizzando un collegamento - ha annunciato Emiliano - che parte dall'Emilia Romagna e arriva alla Calabria. Chi è a difesa del mare, chi è a difesa del creato non può non essere con noi, deve essere con noi". Per Emiliano "andare a cercare petrolio di bassa qualità peraltro all'indomani dell'accordo Iran-Usa mi sembra insensato.
"A breve tutti i paesi occidentali verranno invasi da petrolio di alta qualità di nazionalità iraniana. Tutte le regioni adriatiche e ioniche sono sulla stessa posizione. Sono convinto che con l'impugnativa dello Sblocca Italia - la Puglia ha già impugnato tutti i sei articoli dello Sblocca Italia - o con il referendum potremo salvaguardare il nostro mare". Rivolgendosi ad un gruppo di contestatori, infine, Emiliano ha detto: "Capisco che non tutte le organizzazioni politiche sono costruite sul rispetto dell'avversario. Non tutte usano la ragione ma la pancia. Noi non siamo fascisti, siamo democratici.
Usiamo la ragione e siamo stanchi delle chiacchiere e dell'opposizione senza senso. Le fasce tricolore che sono qui oggi daranno a tutti noi la forza e l'energia per reagire a questo modo di fare".
“Uniti per tenere le multinazionali lontane dai mari: petrolio no grazie, il nostro oro sono le spiagge e la pesca, la salute dell’Adriatico e dello Ionio”. È l’appello rilanciato dal presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, nella manifestazione contro le trivelle, con i presidenti delle Regioni Puglia Michele Emiliano, Basilicata Marcello Pittella e Calabria Mario Oliverio.
Nel corteo che si è snodato accanto all’arenile della bella località balneare lucana, hanno sfilato con Introna il sindaco di Taranto Ezio Stefàno, l’Amministrazione comunale di Polignano a Mare (Bari) e tanti sindaci salentini, nella folla di fasce tricolori che seguiva i gonfaloni di Regioni e Comuni.
La manifestazione, riuscita sotto l’aspetto della partecipazione istituzionale, ha visto la contestazione in particolare del movimento lucano Noi con Salvini, in dissenso con la politica energetica della Basilicata.
Da qui l’invito del presidente Introna, dal palco, all’unità delle istituzioni, delle associazioni e dei cittadini, nella campagna a difesa di coste e acque dalla marea nera.
“Le critiche, il dissenso, rappresentano il sale della democrazia, aiutano a fare meglio – ha detto - ci spingono ad attuare passo dopo passo tutte le azioni che le nostre regioni insieme dovranno mettere al servizio delle comunità per ottenere il dialogo e l’attenzione del governo nazionale e dell’Unione europea. Niente polemiche, dobbiamo restare uniti per difendere la bellezza della nostra terra”.
La Regione Puglia ha impugnato il decreto Monti e lo Sblocca Italia di Renzi, nella parte che apre alla ricerca e sfruttamento degli idrocarburi sottomarini. L’iniziativa, come ha ricordato Introna, “è coerente con la battaglia che da otto anni i pugliesi conducono solidalmente, perché non vinca la logica del petrolio. Ed oggi, a Policoro, insieme alla Basilicata, alla Calabria e ai loro popoli, siamo tornati in piazza a protestare perché riteniamo nostro dovere scongiurare che l’Adriatico e lo Ionio siano preda delle multinazionali del petrolio”.
La manifestazione si è conclusa al canto di “Bella Ciao”, intonato dai presidenti pugliesi, Emiliano e Introna.
EMILIANO: "FAREMO NOSTRO DOVERE" - "Noi pugliesi siamo al fianco dei nostri fratelli calabresi, della Basilicata, del Molise, dell'Abruzzo, delle Marche e dell'Emilia e soprattutto siamo determinati a fare il nostro dovere". Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenuto oggi al corteo - appoggiato fin dai giorni scorsi dai presidenti delle Regioni Basilicata, Calabria e Puglia - organizzato a Policoro (Matera) per esprimere contrarietà alla possibilità, prevista in atti del Governo, di trivellare il Mare Adriatico e Jonio alla ricerca di petrolio. Rivolgendosi dal palco ai cittadini e sindaci presenti alla manifestazione Emiliano ha detto: "Noi siamo la forza della costituzione repubblicana, siamo la storia della resistenza, dell'antifascismo, siamo la gente che sa difendere il suo mare.
Abbiamo intenzione di sostenere il referendum che abroga lo Sblocca Italia, abbiamo intenzione di sostenere tutte le regioni che si opporranno ai decreti autorizzativi delle trivelle e sono venuto qui a dirvelo senza se e senza ma".
"Stiamo organizzando un collegamento - ha annunciato Emiliano - che parte dall'Emilia Romagna e arriva alla Calabria. Chi è a difesa del mare, chi è a difesa del creato non può non essere con noi, deve essere con noi". Per Emiliano "andare a cercare petrolio di bassa qualità peraltro all'indomani dell'accordo Iran-Usa mi sembra insensato.
"A breve tutti i paesi occidentali verranno invasi da petrolio di alta qualità di nazionalità iraniana. Tutte le regioni adriatiche e ioniche sono sulla stessa posizione. Sono convinto che con l'impugnativa dello Sblocca Italia - la Puglia ha già impugnato tutti i sei articoli dello Sblocca Italia - o con il referendum potremo salvaguardare il nostro mare". Rivolgendosi ad un gruppo di contestatori, infine, Emiliano ha detto: "Capisco che non tutte le organizzazioni politiche sono costruite sul rispetto dell'avversario. Non tutte usano la ragione ma la pancia. Noi non siamo fascisti, siamo democratici.
Usiamo la ragione e siamo stanchi delle chiacchiere e dell'opposizione senza senso. Le fasce tricolore che sono qui oggi daranno a tutti noi la forza e l'energia per reagire a questo modo di fare".