Yara, al via processo. Bossetti in Aula, “Fiducia in giustizia”
BERGAMO - I giudici della Corte d'Assise di Bergamo decideranno il prossimo 17 luglio sulle eccezioni preliminari sollevate dalla difesa di Massimo Bossetti a cui si è opposta la Procura. I giudici, sempre in quella data, decideranno anche sull'ammissione in aula delle telecamere. Anche in questo caso il pm e le parti civili non hanno dato il loro consenso. L' udienza è stata quindi rinviata al 17 luglio.
Al via quest'oggi nel tribunale bergamasco il processo dell'omicidio di Yara Gambirasio. Non ci sono i genitori della ragazzina scomparsa da Brembate il 26 novembre del 2010 e trovata morta in un campo a un quindicina di chilometri da casa tre mesi dopo, il 26 febbraio del 2011. Aula 'superblindata' in cui sono stati centellinati i posti per i giornalisti e le troupe televisive.
Bossetti ha voluto essere presente per la prima udienza. Il muratore, in carcere dal 16 giugno dell'anno scorso, è stato fatto entrare da un ingresso secondario del Tribunale di Bergamo a bordo di un furgone della Polizia penitenziaria ed è entrato direttamente in aula, prendendo posto nella gabbia degli imputati.
''Mi sento più tranquillo, ho molta fiducia nella giustizia''. Così l'artigiano al suo legale, Claudio Salvagni, che si è intrattenuto con lui per qualche minuto a udienza conclusa. Il muratore ha seguito le prime fasi del processo con molta attenzione e senza mai distrarsi.
In aula non erano presenti i genitori di Yara, che si costituiranno parte civile perché, come spiegato nei giorni scorsi dal loro legale, Enrico Pelillo, intendono evitare il clamore intorno alla vicenda processuale e si limiteranno a essere presenti solo quando dovranno testimoniare.
Al via quest'oggi nel tribunale bergamasco il processo dell'omicidio di Yara Gambirasio. Non ci sono i genitori della ragazzina scomparsa da Brembate il 26 novembre del 2010 e trovata morta in un campo a un quindicina di chilometri da casa tre mesi dopo, il 26 febbraio del 2011. Aula 'superblindata' in cui sono stati centellinati i posti per i giornalisti e le troupe televisive.
Bossetti ha voluto essere presente per la prima udienza. Il muratore, in carcere dal 16 giugno dell'anno scorso, è stato fatto entrare da un ingresso secondario del Tribunale di Bergamo a bordo di un furgone della Polizia penitenziaria ed è entrato direttamente in aula, prendendo posto nella gabbia degli imputati.
''Mi sento più tranquillo, ho molta fiducia nella giustizia''. Così l'artigiano al suo legale, Claudio Salvagni, che si è intrattenuto con lui per qualche minuto a udienza conclusa. Il muratore ha seguito le prime fasi del processo con molta attenzione e senza mai distrarsi.
In aula non erano presenti i genitori di Yara, che si costituiranno parte civile perché, come spiegato nei giorni scorsi dal loro legale, Enrico Pelillo, intendono evitare il clamore intorno alla vicenda processuale e si limiteranno a essere presenti solo quando dovranno testimoniare.