Barcellona - Sevilla, finale pirotecnica: 5-4. Blaugrana “campeones”...


di Davide Abrescia -Barça, Barça, Barça, Barça”: e son quattro. Il cielo a Tiblisi, capitale della Georgia, è sempre più blaugrana. La squadra di Luis Enrique vince la Supercoppa Europea contro il Siviglia di Emery, vincitrice dell’ Europa League nelle ultime due edizioni. I blaugrana vincono e raggiungono il record del Milan: conquistata la quinta Supercoppa Europea. La vittoria dei catalani è il frutto di una finale pirotecnica giocata sino al 120’ e finita con il risultato di 5-4. Forse a vincere non sono stati i migliori in campo e neanche coloro che ci hanno messo più grinta, ma è stata la squadra che può vantare ormai da anni del giocatore, probabilmente, più forte di tutti i tempi. Anche nel match di ieri il numero 10 blaugrana ha dato un saggio della sua infinita classe: due gol su punizioni e tanta classe al servizio della squadra. Ogni tocco illumina il cielo di Tiblisi che mai aveva visto tanta tecnica in un rettangolo verde. I dribbling ed i gol della pulga argentina sono accompagnati da applausi ed ‘ole’ interminabili. Il mito Maradona è sempre più vicino, soprattutto poi quando si trovano somiglianze così nette: il primo gol di Leo Messi su punizione, a scavalcare la barriera, ricorda tanto quello diMaradona nella stagione 85- 86’ contro la Juventus. Il tocco con il sinistro sembra lo stesso ed il mito è sempre più vicino. Raggiungibile? Almanacchi e trofei alla mano, Leo è anche più titolato del Pibe de Oro ma il carisma del tanto discusso Maradona rimarrà irraggiungibile per il 10 blaugrana, incapace negli anni di caricarsi sulle spalle la nazionale argentina. Lui continua a stravincere a livello di club e ad incantare il mondo intero: ieri è toccata alla Georgia. Tappa fondamentale per il raggiungimento del suo quinto pallone d’oro. Ora i prossimi obbiettivi sono: la Supercoppa di Spagna ed il Mondiale per club per eguagliare il Barcellona di Guardiola nel suo “sextete”. Stessi colori, stessi attori ma sempre con il solito protagonista: Leo Messi.

Cronaca del match:
Il Barcellona si affida al consolidato 4-3-3. L’unico assente è Neymar, fermato dagli orecchioni, al suo posto c’è Rafinha. Il pacchetto difensivo è composto da Dani Alves, Pique, Mascherano e Mathieau dirottato sulla sinistra. In mediana ci sono Rakitic, Busquets ed il neo capitano Iniesta.

Emery, invece, risponde con un 4-2-3-1: unico riferimento offensivo Gameiro. A giostrare dietro l’ex Psg ci sono Reyes, Iborra e Vitolo. Davanti alla linea difensiva composta da Coke, Rami, Krychowiak e Tremoulinas c’è la diga di centrocampo formata dalla coppia Khron Deli, Banega.

E’ il Siviglia a passare in vantaggio dopo qualche minuto: Banega inventa una punizione dal limite ed è subito vantaggio andaluso. In casa Barca, però, c’è un giocatore che decide di cambiare le sorti del match. Leo Messi nel giro di 10’ segna due volte su punizione porta in vantaggio i catalani. La squadra andalusa non riesce ad uscire dalla propria metà campo e l'occasione più nitida capita al 42', quando Iborra non trova la zampata vincente e Dani Alves rinvia sulla linea con Ter Stegen battuto. Al 44' arriva però il tris blaugrana: Suarez parte in campo aperto e spara una prima conclusione su Beto, poi lo stesso centravanti uruguaiano vede splendidamente l'inserimento di Rafinha, che insacca a due passi dalla porta.

Nel secondo tempo la musica non cambia. Svarione difensivo del Siviglia e ne approfitta il Barcellona: Busquets serve Suarez che con un diagonale trafigge Beto. E’ 4-1. Il Barca ha una mano e mezzo sulla Supercoppa ma come disse Trapattoni:”Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”.
A dare qualche speranza al Siviglia ci pensa Reyes, servito da Vitolo, insacca e segna il gol del 4-2. Il gol di Reyes è una fiammella che si accende nel cammino buio del Siviglia. La scossa definitiva al match la da Gameiro che sigla dal dischetto il rigore procurato da Vitolo. Ad alimentare la speranza andalusa ci pensano le carte di Emery: Immobile e Konolpyanka. Il centravanti italiano ruba la palla a Bartra e mette al centro un perfetto assist per l’ex Dnipro che non sbaglia e sigla il 4-4. Pareggio che manda il match ai supplementari.

Il primo tempo supplementare non offre grandi spunti, il Barca prova a far male al Siviglia senza scoprirsi. Nel secondo tempo supplementare Messi cerca ancora gloria su calcio piazzato, la seconda conclusione trova i guantoni di Beto, ma sulla respinta si fionda il neo entrato Pedro, che insacca una rete pesantissima per quella che con ogni probabilità sarà la sua ultima partita in blaugrana. E’ tripudio Barcellona. La squadra catalana può alzare ancora un altro trofeo e può continuare a macinare record.

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