Cannabis terapeutica Puglia, odissea di un malato di SM


di Redazione - L’odissea quotidiana di una gravinese malata di sclerosi multipla costretto ad assumere quotidianamente il bedrocan, farmaco a base di infiorescenze di cannabis. La denuncia parte dal consigliere M5S Mario Conca: “La settimana scorsa sono stato contattato da un concittadino che mi ha raccontato le vicissitudini della moglie costretta ad assumere quotidianamente il bedrocan, per alleviare i dolori articolari, limitare le crisi epilettiche che l'affliggono e per rilassare il suo sistema nervoso favorendole il riposo notturno con notevoli miglioramenti di salute.” Il consigliere racconta che i disagi sono iniziati da fine aprile. Fino ad allora infatti, la donna era solita rivolgersi alla farmacia ospedaliera del Perinei per ritirare il farmaco, da maggio le competenze sono passate alla farmacia territoriale di Altamura e da allora è iniziata l’odissea. Il 15 maggio infatti, la donna consegnava la prescrizione alla farmacia informandoli che aveva scorte fino alla fine di giugno. Nonostante le ripetute rassicurazioni ricevute e l’ordine effettuato con oltre un mese di anticipo, a fine giugno le veniva comunicato che “c'erano stati diversi problemi nell'approvvigionamento e che in pochi giorni si sarebbe risolto tutto.”.

“Così non è stato. - afferma Conca - nel mese di luglio, infatti, questa concittadina è stata costretta a chiamare spesso la farmacia territoriale non riuscendo a dormire per via dei forti dolori dovuti all’assenza di terapia. Le è stato risposto di rivolgersi all'Acef, la ditta italiana incaricata dello smistamento del farmaco che importa dall'Olanda dalla quale le è stato comunicato che la sua richiesta, consegnata alla farmacia il 15 maggio era stata inoltrata alla ditta solo il 30 giugno, con un mese e mezzo di ritardo.” A nulla è valso il duplice tentativo di sporgere denuncia ai carabinieri di Gravina: la necessità di dover pagare un avvocato di parte per sostenere una causa ha fatto desistere la donna.

“Ho contattato personalmente – prosegue il consigliere pentastellato - la farmacia territoriale di Altamura ma è servito a poco: ad oggilunedì 10 il bedrocan non è ancora disponibile e una nostra concittadina continua a dover far fronte non solo ad una grave malattia debilitante ma anche alle carenze del sistema sanitario pugliese. Mi chiedo se questa sia l'assistenza che il sistema sanitario assicura ai pugliesi. Il caso della signora, non certamente sporadico, è emblematico di un problema a cui la politica dovrà dare delle risposte a breve termine. Sono partite le sperimentazioni per la produzione di cannabis terapeutica in Toscana e sarebbe opportuno che governo e regioni dessero slancio a questi progetti per ambire all'autosufficienza da multinazionali straniere. Ciò eviterebbe casi del genere, avrebbe ricadute occupazionali, semplificherebbe la vita dei pazienti e permetterebbe alla Regione di risparmiare soldi nell'approvvigionamento. Depositerò una interrogazione ad Emiliano – conclude Conca - per segnalare e chiedere come intende risolvere tali problematiche, ma nel frattempo auspico l'immediata soluzione del caso.”

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