di Luigi Laguaragnella - Il 18 agosto alle 18 in piazza Ferrarese il Movimento No Triv Terra di Bari si riunisce per la seconda assemblea pubblica dopo quella del 28 giugno a Monopoli che ha costituito la Rete Regionale No Petrolio e del 28 luglio sempre nel capoluogo pugliese in Piazza Eroi del Mare. Sarà un altro tassello per organizzare la mobilitazione del 18 settembre, giorno in cui all’interno della Fiera del Levante ci sarà una conferenza chiesta dal governatore della Puglia Michele Emiliano sul tema delle trivellazioni.
Il governo italiano, negli ultimi mesi ha deciso di dare il via libera alle ricerche e alle trivellazioni sull’Adriatico. In tal modo le multinazionali del petrolio avrebbero la possibilità di installare enormi costruzioni per estrarre il combustibile anche sul mare pugliese. Questa scelta del decreto Sblocca Italia rischia di rovinare l’ambiente, di creare danni ecologici e svilupperebbe una politica sbagliata, proprio nelle zone in cui, come sta dimostrando questa estate, il turismo (grazie soprattutto al mare) si sta rivelando una potente risorsa.
Il governo avrebbe confermato 11 permessi su 14 e tutti riguardanti le nostre coste, ma si rischia che le trivellazioni possano deturpare anche l’altra sponda dell’Adriatico sulle coste croate, montenegrine, albanesi e greche. Si può immaginare il paesaggio mozzafiato di Polignano a Mare rovinato da alte e metalliche costruzioni sul mare?
Il Movimento No Triv è in azione già da tempo e richiama l’intera cittadinanza e ha chiesto alle istituzioni nazionali e locali una consultazione referendaria che dia ai cittadini la possibilità di scelte energetiche, l’eliminazione degli articoli Sblocca Italia riguardanti la politica del petrolio e una risposta degli amministratori locali soprattutto dopo le accelerazioni dei procedimenti di ricerca e prospezione degli idrocarburi liquidi.
Intanto il movimento si attiva e denuncia non solo attraverso l’informazione, ma richiamando i cittadini ad organizzare e proporre documenti e mobilitazioni rivolte ai governatori proprio durante la Fiera del Levante.
Il governo italiano, negli ultimi mesi ha deciso di dare il via libera alle ricerche e alle trivellazioni sull’Adriatico. In tal modo le multinazionali del petrolio avrebbero la possibilità di installare enormi costruzioni per estrarre il combustibile anche sul mare pugliese. Questa scelta del decreto Sblocca Italia rischia di rovinare l’ambiente, di creare danni ecologici e svilupperebbe una politica sbagliata, proprio nelle zone in cui, come sta dimostrando questa estate, il turismo (grazie soprattutto al mare) si sta rivelando una potente risorsa.
Il governo avrebbe confermato 11 permessi su 14 e tutti riguardanti le nostre coste, ma si rischia che le trivellazioni possano deturpare anche l’altra sponda dell’Adriatico sulle coste croate, montenegrine, albanesi e greche. Si può immaginare il paesaggio mozzafiato di Polignano a Mare rovinato da alte e metalliche costruzioni sul mare?
Il Movimento No Triv è in azione già da tempo e richiama l’intera cittadinanza e ha chiesto alle istituzioni nazionali e locali una consultazione referendaria che dia ai cittadini la possibilità di scelte energetiche, l’eliminazione degli articoli Sblocca Italia riguardanti la politica del petrolio e una risposta degli amministratori locali soprattutto dopo le accelerazioni dei procedimenti di ricerca e prospezione degli idrocarburi liquidi.
Intanto il movimento si attiva e denuncia non solo attraverso l’informazione, ma richiamando i cittadini ad organizzare e proporre documenti e mobilitazioni rivolte ai governatori proprio durante la Fiera del Levante.