FOGGIA - A partire dal 2016 quattro robot prenderanno ufficialmente servizio nell'Unità di Geriatria dell'ospedale Casa Sollievo si San Giovanni Rotondo. Il progetto si chiama "Mario" (Managing active and healthy aging with use of caring service robots - Sistema di gestione dell'invecchiamento attivo e di successo mediante l'uso di un ausilio robotico) ed ha mosso i primi passi nella città irlandese di Galway.
Il robot offrirà assistenza ai pazienti affetti da demenza, è costato 4 milioni di euro ed è stato finanziato dal programma Horizon 2020. "Mario" coinvolgerà dieci istituzioni europee coordinate da Dympna Casey - docente del CdL in Scienze Infermieristiche e Ostetriche presso la Narional University of Ireland. Per l'Italia un ruolo fondamentale sarà invece ricoperto dall'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, dal CNR e dall'azienda di consulenza R2M Solution.
"Mario" sarà in grado di fornire supporto mnemonico e sociale a pazienti e famigliari, che spesso non possono prendersi cura di loro.
Il robot Mario sarà sviluppato sulla base dell'automa Kompai della Robosoft e offrirà un supporto mnemonico e sociale ai pazienti che soffrono di demenza senile e ai loro familiari, che spesso non sono nelle condizioni di prendersi cura di loro.
Uno dei maggiori problemi della demenza senile è l'isolamento dal punto di vista sociale - come spiegato dal professore ordinario di Scienze infermieristiche, Kathleen Murphy.. I pazienti provano vergogna nel scordarsi il nome di qualcuno che sanno riconoscere e "Mario" sarà lì con loro, ad aiutarli. Il robot potrà leggere notizie, telefonare, ricordare orari di pasti e pillole. Inoltre, grazie al riconoscimento vocale e dei volti, "Mario" comunicherà con il paziente prima tramite un tablet integrato sulla parte frontale e poi con la voce.
Uno dei maggiori problemi della demenza senile è l'isolamento dal punto di vista sociale - come spiegato dal professore ordinario di Scienze infermieristiche, Kathleen Murphy.. I pazienti provano vergogna nel scordarsi il nome di qualcuno che sanno riconoscere e "Mario" sarà lì con loro, ad aiutarli. Il robot potrà leggere notizie, telefonare, ricordare orari di pasti e pillole. Inoltre, grazie al riconoscimento vocale e dei volti, "Mario" comunicherà con il paziente prima tramite un tablet integrato sulla parte frontale e poi con la voce.