di Redazione - In occasione delle festività di Sant’Oronzo sono in programma quattro giorni densi di appuntamenti al Mercatino delle arti e delle etnie di viale Aldo Moro a Lecce. Si comincia domenica 23 agosto con il concerto di Rankin Lele e Papa Leu feat Ghetto Eden; durante la serata saranno allestiti degli stand per la somministrazione della birra artigianale prodotta nel Salento.
Lunedì 24 agosto è in programma la manifestazione “La moda nel Mondo”, sfilata di moda con gli abiti tipici etnici pregiati provenienti da tutti i paesi del mondo presenti all’interno del mercato etnico. Si prevede anche il coinvolgimento degli atelier e delle scuole di moda salentine e la degustazione di tutte le birre artigianali salentine.
Martedì 25 agosto è in programma invece “La notte dei Ritmi Ancestrali”, degustazione di bevande e cocktail da tutto il mondo, con danze e musiche in contaminazione, dai ritmi tribali percussioni, pizzica, samba, odissi e kukipudi, isskista, ahlam, con l’esibizione di vari gruppi musicali e danzatrici professioniste provenienti da tutto il mondo, che si alterneranno per tutta la serata fino alla jam session finale; ci sarà la possibilità di degustare i piatti tipici provenienti da tutto il mondo e le birre artigianali salentine.
L’ultima serata si svolgerà mercoledì 26 agosto con “Note e Profumi D’ Oriente“, musica dal vivo con degustazioni tipiche, cerimonie tradizionali, spettacoli folkloristici, medicine naturali, concerti, danze, e arti marziali si alterneranno nelle numerose aree tematiche dedicate ai vari paesi in un continuo e avvincente susseguirsi di show, incontri, seminari ed esibizioni.
Durante tutte e tre le serate sarà presente una mostra fotografica permanente sui bambini della Tanzania, con proiezioni di filmati sull’attuale situazione economico finanziaria del paese.
“Come è noto - spiega Veronica Merico, amministratrice unica del consorzio “Il Mercatino Etnico” - Lecce è stata nominata capitale della Cultura Italiana, un riconoscimento che può dare una nuova immagine e un nuovo slancio alla nostra città, grazie anche la creazione di buone prassi per integrazione e degli scambi interculturali. In questo senso il mercatino Etnico può diventare il fiore all’occhiello di una città evoluta e multietnica, in grado anche di dotarsi di uno spazio di questo tipo, dove ciò che è ‘diverso’ dalla nostra cultura si fonde e contamina con l’essenza salentina stessa. Lo stesso spazio mercatale, se ben rilanciato, donerà nuova linfa vitale alla città, rendendo Lecce al passo con i tempi, senza dimenticare mai le sue origini, facendo da precursore in tutta la Puglia, in quanto un’area del genere non esiste in nessun’altra città pugliese”.
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