di Antonio Negro (esperto di emigrazione) - MATTMARK (Ch) - Si sono da poco concluse le manifestazioni che si
celebrano l'8 agosto di ogni anno, in ricordo della tragedia di Marcinelle dove
morirono, nell'incendio della miniera, 262 operai di diverse nazionalità , di
cui 136 italiani.
Di questi, 22 erano pugliesi.
Dobbiamo, però, ricordare che quest'anno ricorre, purtroppo, il 50.mo anniversario di un'altra grave sciagura che colpì la comunità italiana emigrata in Svizzera: il 30 di agosto del 1965, alle 17,15, una montagna di ghiaccio crollava, inghiottendo tutto ciò che incontrava davanti, compresi gli operai che erano sul cantiere per la costruzione di una diga. Persero la vita 88 persone, di cui 56 italiani. Gli altri erano: 4 spagnoli, 2 tedeschi, 2 austriaci, 23 svizzeri e un apolide.La tragedia suscitò ancor più scalpore sui media locali perché era la prima volta che tanti operai svizzeri morivano insieme agli stranieri, ai Gastarbeiter. La Puglia fu segnata dalla perdita di tre operai del basso Salento, uno di Gagliano del Capo, uno di Tiggiano e l'altro di Ugento.
Su alcuni cadaveri, nascoste nelle tasche interne degli indumenti che avevano indosso, furono trovate le buste paga degli ultimi periodi che venivano distribuite sul cantiere e che, ovviamente, non si fidavano di lasciare nelle baracche: le famose rimesse che sarebbero poi state spedite o portate in Italia. Tra pochissimi giorni, il 30 di agosto appunto, vi saranno le celebrazioni ufficiali nel canton Vallese, tutte meticolosamente preparate dal Comitato ad hoc "Mattmark 2015", presieduto da Domenico Mesiano, calabrese emigrato, residente a Sion e da sempre impegnato nel movimento sindacale della Uil per l'emigrazione italiana in Svizzera.
Sono previste tutta una serie di iniziative: Mostre di Saas-Almagell e Briga il 24 e 25, tavola rotonda sulla prevenzione dei rischi e sicurezza sul lavoro il 29 mattina, serata d'onore per le vittime della catastrofe a Naters il 29 sera e, infine, la solenne commemorazione presso la diga di Mattmark la domenica 30 agosto. Saranno presenti numerosi rappresentanti, istituzionali, politici, parlamentari, del mondo imprenditoriale, associativo e culturale, svizzeri e italiani. Il Governo italiano sarà rappresentato dal Sottosegretario di Stato agli affari regionali Gianclaudio Bressa. Per il Cantone Vallese sarà presente il Presidente del Consiglio di Stato Jacques Melly. Già nel mese di gennaio si è svolta la cerimonia commemorativa a Roma, nella sala del Senato della Repubblica, con l'esposizione di una mostra fotografica.
Il ricordo di questa tragedia riporta alla mente le altre numerose sciagure che avvengono ai giorni nostri nel Mediterraneo in cui sono morte 2000 persone solo nel 2015. La tutela sul lavoro, la libertà di movimento non condizionata da guerre, fame, carestie, persecuzioni e costrizioni di ogni genere, devono essere valori fondamentali della società del XXI secolo. Siamo certi che, per il rafforzamento di questi valori soprattutto tra i giovani, i comuni di Gagliano del Capo, di Tiggiano e Ugento, faranno sentire la loro vicinanza in occasione della cerimonia ufficiale del 30 agosto in Svizzera, e che il Gal del Capo Santa Maria di Leuca farà altrettanto, visto che le vittime erano figli di questo territorio.
Inoltre, tutti i Gal di Puglia dovrebbero mettere in agenda questa data, dal momento che si stanno attivando per allestire i laboratori dell'emigrazione un pò ovunque. Infine, siamo certi che la Regione Puglia non mancherà di far pervenire la sua adesione al Comitato ad hoc "Mattmark 2015". Nella speranza che il Presidente Emiliano voglia evitarci la ridicola sceneggiata di spostare al giorno dopo le celebrazioni, come ha fatto il suo predecessore, all'insaputa di tutto e di tutti, e in barba alla tanto decantata democrazia e partecipazione, con un'apposita legge (legge regionale 18 aprile 2014, n. 21) che rimanda al giorno successivo la commemorazione dell'8 agosto per la "Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo".
Dobbiamo, però, ricordare che quest'anno ricorre, purtroppo, il 50.mo anniversario di un'altra grave sciagura che colpì la comunità italiana emigrata in Svizzera: il 30 di agosto del 1965, alle 17,15, una montagna di ghiaccio crollava, inghiottendo tutto ciò che incontrava davanti, compresi gli operai che erano sul cantiere per la costruzione di una diga. Persero la vita 88 persone, di cui 56 italiani. Gli altri erano: 4 spagnoli, 2 tedeschi, 2 austriaci, 23 svizzeri e un apolide.La tragedia suscitò ancor più scalpore sui media locali perché era la prima volta che tanti operai svizzeri morivano insieme agli stranieri, ai Gastarbeiter. La Puglia fu segnata dalla perdita di tre operai del basso Salento, uno di Gagliano del Capo, uno di Tiggiano e l'altro di Ugento.
Su alcuni cadaveri, nascoste nelle tasche interne degli indumenti che avevano indosso, furono trovate le buste paga degli ultimi periodi che venivano distribuite sul cantiere e che, ovviamente, non si fidavano di lasciare nelle baracche: le famose rimesse che sarebbero poi state spedite o portate in Italia. Tra pochissimi giorni, il 30 di agosto appunto, vi saranno le celebrazioni ufficiali nel canton Vallese, tutte meticolosamente preparate dal Comitato ad hoc "Mattmark 2015", presieduto da Domenico Mesiano, calabrese emigrato, residente a Sion e da sempre impegnato nel movimento sindacale della Uil per l'emigrazione italiana in Svizzera.
Sono previste tutta una serie di iniziative: Mostre di Saas-Almagell e Briga il 24 e 25, tavola rotonda sulla prevenzione dei rischi e sicurezza sul lavoro il 29 mattina, serata d'onore per le vittime della catastrofe a Naters il 29 sera e, infine, la solenne commemorazione presso la diga di Mattmark la domenica 30 agosto. Saranno presenti numerosi rappresentanti, istituzionali, politici, parlamentari, del mondo imprenditoriale, associativo e culturale, svizzeri e italiani. Il Governo italiano sarà rappresentato dal Sottosegretario di Stato agli affari regionali Gianclaudio Bressa. Per il Cantone Vallese sarà presente il Presidente del Consiglio di Stato Jacques Melly. Già nel mese di gennaio si è svolta la cerimonia commemorativa a Roma, nella sala del Senato della Repubblica, con l'esposizione di una mostra fotografica.
Il ricordo di questa tragedia riporta alla mente le altre numerose sciagure che avvengono ai giorni nostri nel Mediterraneo in cui sono morte 2000 persone solo nel 2015. La tutela sul lavoro, la libertà di movimento non condizionata da guerre, fame, carestie, persecuzioni e costrizioni di ogni genere, devono essere valori fondamentali della società del XXI secolo. Siamo certi che, per il rafforzamento di questi valori soprattutto tra i giovani, i comuni di Gagliano del Capo, di Tiggiano e Ugento, faranno sentire la loro vicinanza in occasione della cerimonia ufficiale del 30 agosto in Svizzera, e che il Gal del Capo Santa Maria di Leuca farà altrettanto, visto che le vittime erano figli di questo territorio.
Inoltre, tutti i Gal di Puglia dovrebbero mettere in agenda questa data, dal momento che si stanno attivando per allestire i laboratori dell'emigrazione un pò ovunque. Infine, siamo certi che la Regione Puglia non mancherà di far pervenire la sua adesione al Comitato ad hoc "Mattmark 2015". Nella speranza che il Presidente Emiliano voglia evitarci la ridicola sceneggiata di spostare al giorno dopo le celebrazioni, come ha fatto il suo predecessore, all'insaputa di tutto e di tutti, e in barba alla tanto decantata democrazia e partecipazione, con un'apposita legge (legge regionale 18 aprile 2014, n. 21) che rimanda al giorno successivo la commemorazione dell'8 agosto per la "Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo".