Martina Levato, dopo la condanna a 14 anni in primo grado per un aggressione con l'acido, vuole essere trasferita assieme al figlio neonato in una delle comunità di don Mazzi o in alternativa all'Icam, istituto per madri detenute con figli.
La sua difesa formalizzerà una istanza in tal senso. Nel frattempo la donna vorrebbe che il padre di Achille, Alex Boettcher, in carcere per la stessa aggressione, possa vedere il piccolo. ''Deve poterlo vedere - ha detto il suo legale -, ha il diritto''.
Dalla clinica si è appreso che la Levato e suo figlio versano in buone condizioni e avrebbero già potuto essere dimessi "secondo le modalità di una dimissione protetta", quella che riguarda - come nel caso di Martina - un parto cesareo. Tuttavia, vista la situazione, la clinica ha ritenuto opportuno prendere tempo, anche dopo il "confronto informale" con il Comune. Nei prossimi giorni sarà formalizzata a Tribunali e Comune che a Martina e al neonato sia trovata una sistemazione "adeguata a una madre che non può allattare".
La sua difesa formalizzerà una istanza in tal senso. Nel frattempo la donna vorrebbe che il padre di Achille, Alex Boettcher, in carcere per la stessa aggressione, possa vedere il piccolo. ''Deve poterlo vedere - ha detto il suo legale -, ha il diritto''.
Dalla clinica si è appreso che la Levato e suo figlio versano in buone condizioni e avrebbero già potuto essere dimessi "secondo le modalità di una dimissione protetta", quella che riguarda - come nel caso di Martina - un parto cesareo. Tuttavia, vista la situazione, la clinica ha ritenuto opportuno prendere tempo, anche dopo il "confronto informale" con il Comune. Nei prossimi giorni sarà formalizzata a Tribunali e Comune che a Martina e al neonato sia trovata una sistemazione "adeguata a una madre che non può allattare".