di Vittorio Polito - Forse al terzo mondo l’acceleratore lineare non lo hanno ancora visto e quindi il problema credo che non se lo pongano, ma al Policlinico che viene definito, per chissà quali motivi, “polo di eccellenza”, l’acceleratore lineare pare che sia realmente presente ma non funzionante, tipo fantasma, allora chiedo al direttore generale – Dattoli – dove sta l’eccellenza? Nel restaurare la palazzina degli uffici, nel farsi fare uno studio nuovo, farsi installare nuovi ascensori, farsi attivare i climatizzatori, farsi fare la piazzetta davanti agli uffici, trasferire il pronto soccorso pediatrico in via Amendola, far fare una nuova illuminazione che non si vede, annunciare lo sgombero delle auto dai viali del recinto policlinico con tante sbarre e, relativo “guardiano” e le auto sono sempre all’interno, annunciare ad ottobre 2014 che si inaugurava a breve la nuova radioterapia con l’acceleratore lineare? Macché tutte chiacchiere che si sono rivelate solo parole, parole, parole.
Ricordate il gioco delle tre carte? Ora c’è, ora non c’è, finché la carta non la indovinerete mai! Proprio come l’acceleratore lineare del policlinico, ora si apre, ora ci vuole il bunker, ora ci vogliono i lavori e l’acceleratore lineare non si vede. Ancora è invisibile?
Lo chiederemo ad Amoruso che, è il portavoce di Dattoli, ma solo il porta voce con tutte le promesse da marinaio? L’acceleratore lineare non funziona e non si sa quando funzionerà. A questo punto, dal momento che il direttore Dattoli, non lo sa, il portavoce è costretto anche lui, per il ruolo che riveste, “a portare acqua al mulino”, il presidente della regione “è in tutt’altre faccende affaccendato”, invece che nominare un nuovo direttore generale, e l’assessore regionale alla sanità è ancora ignoto, la domanda la rivolgo all’oracolo o all’indovino nella speranza di ottenere una risposta o una previsione attendibile! O no? E nel frattempo gli ammalati che fanno? aspettino e sperino…
Tags
Bari