Io, da sindaco e da cittadino di un Paese che vuole ancora essere civile, farò tutto quanto è in mio potere perché gli aggressori del ragazzo picchiato ieri sera a Torre a Mare siano assicurati alle Forze dell'ordine e abbiano la giusta punizione. Così come spero siano individuati e puniti gli aggressori dell'ambulante in largo Adua e i teppistelli che hanno scambiato le spiagge del Salento per un ring. Non possiamo consentire che episodi di questo tipo continuino a ripetersi: e se fossero stati degli stranieri a picchiare un ragazzo italiano? Allora tutti a dire “rimandiamoli a casa, devono essere puniti, sono bestie...”.
Bene, io in queste ore mi sto chiedendo come sia possibile che i responsabili dell’aggressione di ieri sera a Torre a Mare possano essere tornati a casa sereni, come se nulla fosse accaduto. Vorrei chiedere a tutti i baresi se si riconoscono nella violenza e nell'arroganza del branco che ha picchiato questi ragazzi per strada, indipendentemente dal colore della loro pelle. Io credo di no, perché Bari e i baresi tutti, sono meglio di così e nessuno deve dimenticare che le nostre migliori tradizioni sono quelle dell'accoglienza e dell'apertura alle diversità”.
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