BARI - Di seguito, una nota di Luigi Manca, consigliere regionale del Movimento Schittulli-Area Popolare e vicepresidente della III Commissione Sanità.
“La visita di ieri a San Foca alla struttura amovibile realizzata su una spiaggia pubblica mi ha riempito di commozione, entusiasmo, soddisfazione. Il sogno di permettere l’accesso al mare anche a chi soffre di Sla e altre patologie neomotorie è diventato realtà grazie all’impegno e alla determinazione di un gruppo di persone – Gaetano Fuso e la moglie, i loro amici che hanno costituito l’associazione no profit 2HE e il Comune di Melendugno, che ha sostenuto l’iniziativa con un contributo economico – da ammirare e apprezzare per determinazione e volontà, e che hanno dato vita in pochi mesi a un esempio dallo spessore umano e sociale altissimo, da replicare ed estendere in tutta la Puglia, per garantire ad altre persone affette da queste particolari patologie e alle loro famiglie momenti di svago particolarmente significativi e il diritto a una vita ‘normale’ nonostante le difficoltà. E hanno mostrato al tempo stesso come pubblico e privato possano interagire con efficacia e celerità, garantendo risultati preziosi per la collettività tutta. Per questo mi impegnerò attivamente in Commissione Sanità e in Consiglio per cercare e trovare canali di finanziamento da destinare ad iniziative analoghe, perché la struttura di San Foca – che già accoglie persone provenienti da altre province e regioni - non può e non deve costituire un caso isolato, ma il primo di tanti in tutta la Puglia”.
“La visita di ieri a San Foca alla struttura amovibile realizzata su una spiaggia pubblica mi ha riempito di commozione, entusiasmo, soddisfazione. Il sogno di permettere l’accesso al mare anche a chi soffre di Sla e altre patologie neomotorie è diventato realtà grazie all’impegno e alla determinazione di un gruppo di persone – Gaetano Fuso e la moglie, i loro amici che hanno costituito l’associazione no profit 2HE e il Comune di Melendugno, che ha sostenuto l’iniziativa con un contributo economico – da ammirare e apprezzare per determinazione e volontà, e che hanno dato vita in pochi mesi a un esempio dallo spessore umano e sociale altissimo, da replicare ed estendere in tutta la Puglia, per garantire ad altre persone affette da queste particolari patologie e alle loro famiglie momenti di svago particolarmente significativi e il diritto a una vita ‘normale’ nonostante le difficoltà. E hanno mostrato al tempo stesso come pubblico e privato possano interagire con efficacia e celerità, garantendo risultati preziosi per la collettività tutta. Per questo mi impegnerò attivamente in Commissione Sanità e in Consiglio per cercare e trovare canali di finanziamento da destinare ad iniziative analoghe, perché la struttura di San Foca – che già accoglie persone provenienti da altre province e regioni - non può e non deve costituire un caso isolato, ma il primo di tanti in tutta la Puglia”.