di Nicola Zuccaro - Un anniversario particolare e non solo perchè concomitante con il 70mo della Liberazione dell'Italia dal Nazifascismo. A 72 anni di distanza da quel 9 settembre 1943, si è voluto rendere omaggio anche a quel volto civile rappresentato
dall'allora giovanissimo Michele Romito. A difesa della "sua" Barivecchia, Romito impedì l'accesso dei panzer tedeschi nel borgo antico, assurgendo solo dopo non pochi anni agli onori della Storia locale per quell'eroico atto.
Ma il 9 settembre 1943, data della Liberazione di Bari dai militari tedeschi della Wermacht, fu un atto originariamente militare perchè pianificato da un ufficiale del Regio Esercito italiano: il Generale Nicola Bellomo. Dopo aver prestato servizio al fronte, durante la Prima Guerra Mondiale, fu richiamato in servizio, prendendo il comando del Presidio Militare di Bari, il 26 luglio 1943.
Bellomo riuscì in breve tempo, nella mattinata di un caldo 9 settembre, a riunire i militari di ogni specialità presenti sul territorio della Città di Bari per difenderne il porto e tutte le altre strategiche infrastrutture quali il Palazzo delle Poste e i ripetitori di Radio Bari.
Nei combattimenti, Bellomo rimase leggermente ferito e in vista dell'imminente settantesimo anniversario della sua fucilazione in quel di Nisida (11 settembre 1945), anche il suo coraggio ed eroismo meritano di essere ricordati parallelamente a quelli di Michele Romito. Un buon motivo per sostenere che, la Liberazione di Bari, del 9 settembre 1943, fu dai due volti: uno civile con Michele Romito e l'altro militare con Nicola Bellomo.
Ma il 9 settembre 1943, data della Liberazione di Bari dai militari tedeschi della Wermacht, fu un atto originariamente militare perchè pianificato da un ufficiale del Regio Esercito italiano: il Generale Nicola Bellomo. Dopo aver prestato servizio al fronte, durante la Prima Guerra Mondiale, fu richiamato in servizio, prendendo il comando del Presidio Militare di Bari, il 26 luglio 1943.
Bellomo riuscì in breve tempo, nella mattinata di un caldo 9 settembre, a riunire i militari di ogni specialità presenti sul territorio della Città di Bari per difenderne il porto e tutte le altre strategiche infrastrutture quali il Palazzo delle Poste e i ripetitori di Radio Bari.
Nei combattimenti, Bellomo rimase leggermente ferito e in vista dell'imminente settantesimo anniversario della sua fucilazione in quel di Nisida (11 settembre 1945), anche il suo coraggio ed eroismo meritano di essere ricordati parallelamente a quelli di Michele Romito. Un buon motivo per sostenere che, la Liberazione di Bari, del 9 settembre 1943, fu dai due volti: uno civile con Michele Romito e l'altro militare con Nicola Bellomo.