A Verona il Chievo cade contro l’Inter. Icardi regala ai nerazzurri il poker di vittorie

di Luigi Laguaragnella - All’ora di pranzo, l’Inter può brindare al suo primato in classifica. Nella gara delle 12.30, anticipo domenicale della quarta giornata di campionato, al Bentogodi, in un inedito match di alta classifica contro il Chievo, Icardi regala alla sua squadra la quarta vittoria consecutiva. L’1-0 è arrivato nel primo tempo con una bella azione iniziato da un tocco di Jovetic, per Kondogbia che serve in area il nuovo capitano nerazzurro il quale salta Bizzarri e insacca. E’ il suo primo gol in campionato e da capitano.

Vincere a Verona non era semplice: il Chievo è squadra arcigna con un attacco dinamico formato da Paloschi e Meggiorini supportati da Birsa. I padroni di casa corrono e si avvicinano spesso alla porta di Handanovic, soprattutto con Castro, ma il reparto difensivo di Mancini è sempre attento. Medel nel ruolo di centrale in difesa è impeccabile e sulle fasce Santon e Telles danno giusti equilibri alla squadra. L’Inter, però non è rintanata in area: prova a tessere gioco con Kondogbia, Jovetic e Perisic. Non crea eccessivi pericoli a parte un colpo di testa di Guarin. E’ una squadra, quella che Mancini sta costruendo, senza dubbio volenterosa che cerca fraseggi veloci. Il gol di Icardi crea nei nerazzurri ulteriore consapevolezza delle sue qualità e con Handanovic tra i pali la sicurezza è garantita: è sua una complicata parata sul tiro violento di Birsa.

Il secondo tempo non cambia registro: il Chievo continua a creare azioni, ma l’Inter riesce a respingere. A niente servono i tentativi di Hetemaj e Paloschi. Intanto Felipe Melo fa sentire la sua presenza a centrocampo con la sua fisicità e trascina i suoi compagni. Murilllo esce per infortunio ed entra Ranocchia e Palacio fa respirare Jovetic.

Verso il finale una gran cavalcata sulla fascia sinistra di Perisic si stava trasformando in un gol fantastico, ma il Chievo sembra infrangersi su Felipe Melo che commette interventi ai limiti della fallosità. La squadra di Mancini però non è mai timorosa. E’ fortunata su un colpo di testa di Cesar finito di poco a fil di palo.

Ma il poker di vittorie esalta i nerazzurri che continuano a guardare, a sorpresa, tutti dall’alto.