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La Banca Centrale ha rivisto in peggio le sue stime sul Pil dell'Eurozona a +1,4% da +1,5% per quest'anno e per il prossimo a +1,7% da +1,9%.
La ripresa continuerà ma ad un ritmo piu' lento rispetto a quanto previsto in precedenza. Gli acquisti di titoli del Quantitative Easing "sono previsti fino al settembre 2016 o anche oltre se necessario". Draghi ha fatto anche sapere che il Consiglio ha deciso di alzare dal 25% al 33% il limite della quantità di un'emissione di titoli di Stato acquistabile da Francoforte.
Ancora prematura, per il banchiere centrale, una valutazione su quanto questo impatto possa essere temporaneo o durevole. Ma a questo punto non è escluso che nei prossimi mesi si possa osservare una deflazione dei prezzi.
Per il momento comunque, la Bce mantiene in campo l'attuale programma di acquisto di asset da 60 miliardi al mese, impegnandosi a portarlo avanti oltre il settembre del 2016 se necessario. Alla fine del mese scorso, il capo economista della BCE Peter Praet aveva dichiarato che il rischio per l’obiettivo di inflazione a medio termine è aumentato per cui la banca è pronta ad espandere il programma di stimolo economico se necessario.