Buona Scuola: giunta pugliese verso ricorso. M5s, “pronti a esibizione Emiliano in Fiera”

BARI - "Come sempre. Tu che mi conosci lo sai". Sono le parole del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che risponde su Twitter a chi sostiene di essere al suo "fianco contro le ingiustizie" e "nel ricorso alla Consulta contro decreto della Buona Scuola". Domani dopo l'inaugurazione della Fiera del Levante con il premier Renzi, la giunta pugliese dovrà decidere se impugnare il decreto sulla Buona scuola. I termini scadono il 13 settembre. La giunta si riunirà domani in Fiera alle 18.30.

M5S: “PRONTI ALL’ESIBIZIONE DI EMILIANO ALLA FIERA DEL LEVANTE. CONTINUA IL NOSTRO PRESIDIO” - La vicenda dell’impugnazione della Legge sulla cosiddetta “Buona scuola” davanti alla Consulta - un ritardo inqualificabile per cui da ieri i consiglieri regionali del M5S sono in presidio permanente davanti alla Giunta, e grazie alla pressione del quale Emiliano ha convocato in extremis l’Esecutivo per domani - è l’ennesimo passaggio emblematico della doppiezza del governatore.

Una condotta che la Puglia della disoccupazione, della sanità scassata, dell’Ilva, di Tap, di Xylella, ecc. non può minimamente permettersi di sopportare perché i pugliesi onesti, operosi, non di rado in difficoltà o letteralmente in ginocchio, pretendono a ragione azione di governo del territorio, non smorfie, esibizioni muscolari, performance teatrali nei talk televisivi nazionali, dialettica col premier utilissima alla sua scalata politica (nelle sue intenzioni), vuota e frustrante per i cittadini.

“Sulla sedicente Buona scuola, come su una serie di temi cruciali, il povero Emiliano - dichiarano i consiglieri regionali pentastellati Viviana Guarini, Gianluca Bozzetti, Grazia Di Bari, Antonella Laricchia, Cristian Casili, Rosa Barone, Mario Conca, Marco Galante – continuerà a fare l’equilibrista. In relazione all’impugnazione della Legge, il governatore domani alla Fiera del Levante punterà a “fare il solletico” al presidente del Consiglio, per esibire una presunta reazione politica allo scardinamento della scuola firmato Matteo Renzi, e nello stesso tempo per non “disturbare troppo” il manovratore fiorentino. Continuiamo il nostro presidio permanente – concludono i 5 Stelle - finché non vedremo formalizzata l’impugnazione. E per denunciare, come faremo per tutta la Consiliatura, il tratto da pericoloso demagogo dell’ex sindaco di Bari. La Puglia merita un presidente di Regione che batta il territorio da cima a fondo e ne affronti le criticità, non un attore perennemente in cerca di una telecamera utile a mostrare a Palazzo Chigi bastone (di plastica) e carota”.

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