FOGGIA - Massima tenacia nel perseguimento di gravi reati quali il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori ma allo stesso tempo" un approccio diverso nei controlli che devono essere coordinati e rivolti alle violazioni sostanziali e non solo a quelle formali, e "messa in atto di azioni positive e di sostegno verso le aziende agricole sane, che sono la stragrande maggioranza". E' quanto chiede la Cia (Confederazione italiana agricoltori di Puglia) che sottolinea in una nota che "il rifiuto del lavoro nero e del caporalato sono due dei principi cardine che guidano la sua azione sindacale".
"Chiediamo con forza alle istituzioni preposte ed ai Prefetti di Puglia - afferma il presidente regionale Raffaele Carrabba - di rendere operativa una cabina di regia sui controlli e di attuare un loro coordinamento". Per evitare quello che, secondo La Cia si sta verificando in questi giorni con controlli ripetuti nella stessa azienda di "carabinieri, ministero del Lavoro, corpo forestale dello Stato e guardia di finanza, che hanno chiesto a distanza di poche ore l'una dall'altra la stessa documentazione e verificato gli stessi adempimenti, bloccando, in alcuni casi, per ore il lavoro aziendale".
"Noi non siamo contro i controlli in agricoltura - afferma la Cia - Anzi. Serve, urgentemente che venga reso operativo il registro unico dei controlli e che venga attuato uno snellimento burocratico di tutte le procedure". "Chiediamo, inoltre - conclude Carrabba - un approccio ispettivo completamente nuovo e diverso da quello attuale, che passi ad un sistema di vigilanza che dia priorità alle violazioni sostanziali rispetto a quelle formali, che non sia percepito dalle aziende come vessatorio, che sia più efficiente nei confronti delle reali situazioni di violazione, più fiducioso nei confronti di tutto il resto di un settore che, tra mille difficoltà, apporta valore, lavoro, qualità".
"Chiediamo con forza alle istituzioni preposte ed ai Prefetti di Puglia - afferma il presidente regionale Raffaele Carrabba - di rendere operativa una cabina di regia sui controlli e di attuare un loro coordinamento". Per evitare quello che, secondo La Cia si sta verificando in questi giorni con controlli ripetuti nella stessa azienda di "carabinieri, ministero del Lavoro, corpo forestale dello Stato e guardia di finanza, che hanno chiesto a distanza di poche ore l'una dall'altra la stessa documentazione e verificato gli stessi adempimenti, bloccando, in alcuni casi, per ore il lavoro aziendale".
"Noi non siamo contro i controlli in agricoltura - afferma la Cia - Anzi. Serve, urgentemente che venga reso operativo il registro unico dei controlli e che venga attuato uno snellimento burocratico di tutte le procedure". "Chiediamo, inoltre - conclude Carrabba - un approccio ispettivo completamente nuovo e diverso da quello attuale, che passi ad un sistema di vigilanza che dia priorità alle violazioni sostanziali rispetto a quelle formali, che non sia percepito dalle aziende come vessatorio, che sia più efficiente nei confronti delle reali situazioni di violazione, più fiducioso nei confronti di tutto il resto di un settore che, tra mille difficoltà, apporta valore, lavoro, qualità".