(Il depuratore di Manduria) |
Nel corso dell’incontro si è condivisa l’urgente opportunità, sulla quale è già in corso l’iniziativa della Presidenza della Regione Puglia, di modificare il Piano regionale di Tutela delle Acque e di contemplare, nel caso del depuratore di Manduria ma non solo, la modalità di affinamento delle acque reflue, con Il conseguente riutilizzo delle stesse a scopo irriguo.
Ai fini della definizione di un modello alternativo alla realizzazione della condotta sottomarina, si è deciso inoltre, in accordo con AQP, di richiedere un’ulteriore proroga di un mese, dal 15 settembre al 15 ottobre, per il riavvio dei lavori di realizzazione del depuratore. Questo slittamento sarà propedeutico ad un lavoro di approfondimento tecnico scientifico e di valutazione dei progetti alternativi allo scarico a mare.
“Sono soddisfatto per i primi risultati ottenuti dopo l’incontro odierno presso la Presidenza della Regione Puglia a Bari, convocato per discutere sul progetto del depuratore consortile di Manduria e Sava". Così il consigliere regionale del Movimento Schittulli-Area Popolare, Luigi Morgante. "Tutti gli attori istituzionali presenti - spiega Morgante - hanno manifestato una convinta volontà innanzitutto di fermare i lavori di realizzazione dell’opera, ormai imminenti; e anche e soprattutto di esaminare e valutare con attenzione tutti i progetti alternativi allo scarico a mare, che era e rimane la principale preoccupazione per le comunità interessate, e fonte di attrito e polemiche tra posizioni e impostazioni differenti".
"L’incontro ha tracciato l’inizio di un nuovo percorso, all’insegna della determinazione a superare divisioni e scontri pregiudiziali per arrivare a una soluzione trasversalmente e veramente condivisa. Uno spirito costruttivo e propositivo, che mi auguro conduca alla fine all’individuazione dell’alternativa non solo possibile ma concreta e fattibile allo scarico a mare. Uno spirito che potrebbe e dovrebbe essere riproposto nell’immediato futuro con la stessa serenità, determinazione e consapevolezza anche per affrontare altre problematiche ed emergenze, nell’esclusivo interesse dei pugliesi, della crescita e del rilancio del nostro territorio”, conclude Morgante.
M5s, "Ok modifica PTA, ora avanti con progetti" - “Alla fine dell’incontro, dopo una lunga discussione, si è giunti finalmente a condividere l’urgenza di modifica del Piano di Tutela della Acque, per contemplare i progetti alternativi allo scarico a mare, miranti al riutilizzo delle acque reflue a scopo irriguo” dichiarano i consiglieri Galante e Guarini “In accordo con AQP, siamo riusciti a richiedere un’ulteriore proroga di un mese, sino al 15 di ottobre, per il riavvio dei lavori di realizzazione del depuratore. Proprio questo periodo sarà necessario per valutare e approfondire i progetti alternativi.” “Riteniamo quello di oggi un importante momento, in cui tutte le forze politiche presenti hanno finalmente fatto un’assunzione di responsabilità per evitare lo scarico a mare che ribadiamo essere uno scempio, soprattutto considerando che la Puglia risulta essere caratterizzata da gravi crisi idriche” Proseguono i consiglieri “Proprio per questo è necessario approcciarsi alla metodologia del riutilizzo delle acque in maniera costante e basilare in tutti i progetti Pugliesi, presenti e futuri” concludendo “Ovviamente vigileremo costantemente e attentamente affinchè le responsabilità prese vengano rispettate sino in fondo.”