Occupazione e Pil, l'Italia vede positivo. Gli ultimi dati Istat in entrambi i settori sono - infatti - di nuovo caratterizzati dal segno più.
Il tasso di disoccupazione a luglio è pari al 12,0%, in calo di 0,5 punti percentuali sul mese precedente e di 0,9 punti nei dodici mesi. A rilevarlo l'Istat nelle stime. Il ribasso arriva dopo due aumenti e porta il tasso ai minimi da due anni esatti (era al 12% nel luglio 2013).
Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni a luglio è pari al 40,5%, in calo di 2,5 punti percentuali sul mese precedente e di 2,6 punti su base annua. Lo rileva l'Istat nelle stime provvisorie. Si tratta del tasso più basso dal luglio del 2013.
Dopo 14 trimestri di crescita e il calo nel primo periodo del 2015, nel secondo trimestre il tasso di disoccupazione si attesta al 12,1% (-0,1 punti su base annua). L'Istat sottolinea come si amplino i divari territoriali: dal 7,9% nelle regioni settentrionali, al 10,7% nel Centro fino ad arrivare al 20,2% nel Mezzogiorno.
ITALIA TORNA A CRESCERE, PIL POSITIVO - L'Istat vede al rialzo la crescita del Pil nel secondo trimestre, portandola a +0,3% (da +0,2%) rispetto al primo trimestre e a +0,7% su base annua (da +0,5%), l'aumento tendenziale più alto da quattro anni (secondo trimestre 2011). La crescita acquisita del Pil per il 2015, cioè quella che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell'anno, risulta pari al +0,6%. Lo rileva l'Istat con i dati del secondo trimestre e rivedendo al rialzo la stima preliminare del 14 agosto (+0,4%).
E su Twitter il premier Matteo Renzi commenta gli ultimi dati Istat: "Cresce il Pil, crescono gli occupati, meno disoccupazione. Le riforme servono".
"Quello che è importante è che l'Italia è ripartita dopo che negli ultimi anni è come se avesse avuto la ruota bucata e una caduta in discesa" mentre i Paesi di testa dell'Europa crescevano. Così Matteo Renzi in un video in cui commenta i dati Istatsottolineando che "per chi è abituato a cifre e statistiche sono solo numerini ma è di più: è la donna del Sud che trova occupazione, il cinquantenne che ha una chance grazie al Jobs act". "Ciascuno ha le proprie idee politiche ma diamo insieme una mano perché l'Italia torni a crescere", ha detto ancora il premier.
SQUINZI: "CRESCITA 0.3 NON BASTA" - "La crescita del Pil dello 0,3% non basta, anche perché non è merito nostro ma è dovuto solo al dimezzamento del prezzo del petrolio a rafforzamento del dollaro e al Qe". Così il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi a proposito del dato del secondo trimestre. "Noi non abbiamo fatto le pulizie interne, bisogna fare le riforme, solo in questo modo possiamo far ripartire il Paese".
Il tasso di disoccupazione a luglio è pari al 12,0%, in calo di 0,5 punti percentuali sul mese precedente e di 0,9 punti nei dodici mesi. A rilevarlo l'Istat nelle stime. Il ribasso arriva dopo due aumenti e porta il tasso ai minimi da due anni esatti (era al 12% nel luglio 2013).
Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni a luglio è pari al 40,5%, in calo di 2,5 punti percentuali sul mese precedente e di 2,6 punti su base annua. Lo rileva l'Istat nelle stime provvisorie. Si tratta del tasso più basso dal luglio del 2013.
Dopo 14 trimestri di crescita e il calo nel primo periodo del 2015, nel secondo trimestre il tasso di disoccupazione si attesta al 12,1% (-0,1 punti su base annua). L'Istat sottolinea come si amplino i divari territoriali: dal 7,9% nelle regioni settentrionali, al 10,7% nel Centro fino ad arrivare al 20,2% nel Mezzogiorno.
Settembre ricomincia con numeri buoni. Occupazione e crescita ci dicono che il Paese si è rimesso in moto.
Posted by Matteo Renzi on Martedì 1 settembre 2015
E su Twitter il premier Matteo Renzi commenta gli ultimi dati Istat: "Cresce il Pil, crescono gli occupati, meno disoccupazione. Le riforme servono".
"Quello che è importante è che l'Italia è ripartita dopo che negli ultimi anni è come se avesse avuto la ruota bucata e una caduta in discesa" mentre i Paesi di testa dell'Europa crescevano. Così Matteo Renzi in un video in cui commenta i dati Istatsottolineando che "per chi è abituato a cifre e statistiche sono solo numerini ma è di più: è la donna del Sud che trova occupazione, il cinquantenne che ha una chance grazie al Jobs act". "Ciascuno ha le proprie idee politiche ma diamo insieme una mano perché l'Italia torni a crescere", ha detto ancora il premier.
SQUINZI: "CRESCITA 0.3 NON BASTA" - "La crescita del Pil dello 0,3% non basta, anche perché non è merito nostro ma è dovuto solo al dimezzamento del prezzo del petrolio a rafforzamento del dollaro e al Qe". Così il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi a proposito del dato del secondo trimestre. "Noi non abbiamo fatto le pulizie interne, bisogna fare le riforme, solo in questo modo possiamo far ripartire il Paese".