Fidelis, maleficio delle streghe sannite al Degli Ulivi: due pali azzurri, Benevento gol al 93'
di Luca Losito - La Fidelis cade in casa col Benevento. Degli Ulivi espugnato al 93′, dal gol di Ciceretti. Le streghe del Sannio compiono il loro maleficio e la porta campana resta inviolata nonostante i due pali interni centrati dagli azzurri. Bonus azzerato per la truppa di D’Angelo, che dopo le due vittorie d’esordio ha incassato altrettanti Ko. Nel prossimo turno, con la Lupa Castelli Romani servirà il risultato pieno.
Sì, perchè il conto con la iella dovrebbe essere saldato. E se si eccettua la traversa colpita al 3′ dall’ottimo Mazzeo, il primo tempo è quasi interamente di marca Fidelis. L’uomo più pericoloso è sempre Strambelli: al 12′ prende le misure alla porta sannita, al 27′ carica un poderoso sinistro che solo Piscitelli rinvia sulla traversa. La palla che danza pericolosamente sulla linea, ma viene recuperata dallo stesso portiere giallorosso. Nel finale della prima frazione, ancora carica azzurra. Cianci e Strambelli s’incuneano in area avversaria. Ma niente da fare, il fortino ospite regge.
Nella ripresa, invece, l’approccio degli azzurri è più leggero. Grandolfo cestina la sua palla-gol estemporanea, prima del monologo campano. Occasioni ghiotte capitano a Mazzeo, Del Pinto e Campagnacci. Ma la difesa andriese regge. D’Angelo cambia le pedine, e dal mazzo pesca Bangoura. Proprio il giovane guineano, da fuori area, all’87’, lascia partire un destro che centra il palo interno prima di rimbalzare fuori dalla porta ospite. E’ il momento chiave, la sliding doors che separa successo e fallimento. E 5′ dopo, il disegno è completo: Ciceretti sfugge a Fissore, entra in area e sigla il gol beffa.
Senza neanche il tempo di reagire, la Fidelis esce a testa bassa dal Degli Ulivi. L’1-0 ridimensiona le ambizioni degli azzurri, forse più per le scarse capacità di palleggio mostrate che per il risultato in sè. D’Angelo dovrà lavorare molto e apporre i giusti correttivi per dare maggiore qualità alla mediana andriese. E rilanciare il gioiellino Matera potrebbe essere una soluzione.
Sì, perchè il conto con la iella dovrebbe essere saldato. E se si eccettua la traversa colpita al 3′ dall’ottimo Mazzeo, il primo tempo è quasi interamente di marca Fidelis. L’uomo più pericoloso è sempre Strambelli: al 12′ prende le misure alla porta sannita, al 27′ carica un poderoso sinistro che solo Piscitelli rinvia sulla traversa. La palla che danza pericolosamente sulla linea, ma viene recuperata dallo stesso portiere giallorosso. Nel finale della prima frazione, ancora carica azzurra. Cianci e Strambelli s’incuneano in area avversaria. Ma niente da fare, il fortino ospite regge.
Nella ripresa, invece, l’approccio degli azzurri è più leggero. Grandolfo cestina la sua palla-gol estemporanea, prima del monologo campano. Occasioni ghiotte capitano a Mazzeo, Del Pinto e Campagnacci. Ma la difesa andriese regge. D’Angelo cambia le pedine, e dal mazzo pesca Bangoura. Proprio il giovane guineano, da fuori area, all’87’, lascia partire un destro che centra il palo interno prima di rimbalzare fuori dalla porta ospite. E’ il momento chiave, la sliding doors che separa successo e fallimento. E 5′ dopo, il disegno è completo: Ciceretti sfugge a Fissore, entra in area e sigla il gol beffa.
Senza neanche il tempo di reagire, la Fidelis esce a testa bassa dal Degli Ulivi. L’1-0 ridimensiona le ambizioni degli azzurri, forse più per le scarse capacità di palleggio mostrate che per il risultato in sè. D’Angelo dovrà lavorare molto e apporre i giusti correttivi per dare maggiore qualità alla mediana andriese. E rilanciare il gioiellino Matera potrebbe essere una soluzione.