FILADELFIA - "Non possiamo pensare al futuro di una società che non trovi una legislazione capace di difendere e assicurare le condizioni minime e necessarie perché le famiglie, specialmente quelle che stanno incominciando, possano svilupparsi". Sono le parole di papa Francesco nel discorso alla veglia dell'Incontro mondiale delle famiglie a Filadelfia. "Gesù - ha continuato - non è stato uno 'scapolone', tutto il contrario. Egli ha sposato la Chiesa, l'ha fatta suo popolo".
"In un mondo - ha proseguito il Papa - dove le diverse forme di tirannia moderna cercano di sopprimere la libertà religiosa, o cercano di ridurla a una sotto-cultura senza diritto di espressione nella sfera pubblica, o ancora cercano di utilizzare la religione come pretesto per l'odio e la brutalità, è doveroso che i seguaci delle diverse religioni uniscano le loro voce per invocare pace, tolleranza,rispetto della dignità e dei diritti degli altri".
"VERGOGNA PER ABUSI, SARANNO PUNITI" - "Vergogna" per gli abusi sessuali è stata espressa dal Papa che, parlando ai vescovi ospiti dell'Incontro mondiale delle famiglie, a Filadelfia che chiude il viaggio del Pontefice a Cuba e negli Stati Unit. Francesco ha promesso "che tutti i responsabili degli abusi sessuali sui minori saranno puniti" sottolineando che "questi crimini non possono essere mantenuti in segreto per tanto tempo". Il Papa ha incontrato a Filadelfia un gruppo di vittime della pedofilia da parte di membri del clero o di membri delle loro famiglie o loro educatori. Si è trattato di cinque persone adulte - tre donne, due uomini - che hanno subito abuso quando erano minori di età; ognuno di essi era accompagnato da un familiare o persona di sostegno. Lo riferisce il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi. Il gruppo era accompagnato dal cardinale Sean Patrick O'Malley, arcivescovo di Boston e presidente della Commissione istituita dal Papa per la tutela dei minori, dall'arcivescovo di Filadelfia mons. Charles Chaput e dal vescovo Fitzgerald, responsabile dell'ufficio della diocesi di Philadelphia per la protezione dei minori. Il Papa si è intrattenuto con i visitatori ascoltando le loro testimonianze e rivolgendo loro alcune parole in comune e poi salutandoli singolarmente. Ha pregato con loro. Ha manifestato la sua partecipazione alla loro sofferenza, il suo dolore e vergogna in particolare nel caso delle ferite loro arrecate da membri del clero o collaboratori ecclesiali. Ha rinnovato l'impegno suo e della Chiesa perché tutte le vittime siano ascoltate e trattate con giustizia, i colpevoli siano puniti e i crimini di abuso siano combattuti con una efficace opera di prevenzione nella Chiesa e nella società. Il Pontefice ha ringraziato le vittime per il loro contributo essenziale per ristabilire la verità e iniziare il cammino del risanamento. L'incontro è durato circa mezz'ora ed è terminato con la benedizione del Papa.
IERI PAPA IN VISITA A NY - Momenti di straordinaria emozione al Central Park, nel cuore di Manhattan, dove almeno 80 mila persone hanno regalato al Papa uno spettacolare bagno di folla, il più imponente della sua visita negli Usa. Il corteo papale, giunto da Harlem, ha attraversato il parco da nord a sud, tra misure di sicurezza imponenti e senza precedenti. Poi la messa al Madison Square Garden, dinanzi a oltre 20mila persone.
Sono due le emergenze delineate ieri da Francesco all'Onu: la protezione dell'ambiente e la fine dell'esclusione sociale. Il Papa ha parlato di "ampi settori senza protezione" nel mondo, vittime "di un cattivo esercizio del potere": "l'ambiente naturale e il vasto mondo di donne e uomini esclusi". "Due settori intimamente uniti tra loro", che la politica e l'economia "hanno trasformato in parti fragili della realtà". Per questo, "è necessario affermare con forza i loro diritti, consolidando la protezione dell'ambiente e ponendo termine all'esclusione".
"La riforma e l'adattamento ai tempi sono sempre necessari, progredendo verso l'obiettivo finale di concedere a tutti i Paesi, senza eccezione, una partecipazione e un'incidenza reale ed equa nelle decisioni": così Francesco all'Onu, sostenendo la necessità di riforma del Consiglio di Sicurezza e degli organismi finanziari. "L'esperienza di questi 70 anni, al di là di tutto quanto è stato conseguito - ha affermato il Pontefice -, dimostra che la riforma e l'adattamento ai tempi sono sempre necessari, progredendo verso l'obiettivo finale di concedere a tutti i Paesi, senza eccezione, una partecipazione e un'incidenza reale ed equa nelle decisioni".
"In un mondo - ha proseguito il Papa - dove le diverse forme di tirannia moderna cercano di sopprimere la libertà religiosa, o cercano di ridurla a una sotto-cultura senza diritto di espressione nella sfera pubblica, o ancora cercano di utilizzare la religione come pretesto per l'odio e la brutalità, è doveroso che i seguaci delle diverse religioni uniscano le loro voce per invocare pace, tolleranza,rispetto della dignità e dei diritti degli altri".
IERI PAPA IN VISITA A NY - Momenti di straordinaria emozione al Central Park, nel cuore di Manhattan, dove almeno 80 mila persone hanno regalato al Papa uno spettacolare bagno di folla, il più imponente della sua visita negli Usa. Il corteo papale, giunto da Harlem, ha attraversato il parco da nord a sud, tra misure di sicurezza imponenti e senza precedenti. Poi la messa al Madison Square Garden, dinanzi a oltre 20mila persone.
Sono due le emergenze delineate ieri da Francesco all'Onu: la protezione dell'ambiente e la fine dell'esclusione sociale. Il Papa ha parlato di "ampi settori senza protezione" nel mondo, vittime "di un cattivo esercizio del potere": "l'ambiente naturale e il vasto mondo di donne e uomini esclusi". "Due settori intimamente uniti tra loro", che la politica e l'economia "hanno trasformato in parti fragili della realtà". Per questo, "è necessario affermare con forza i loro diritti, consolidando la protezione dell'ambiente e ponendo termine all'esclusione".
"La riforma e l'adattamento ai tempi sono sempre necessari, progredendo verso l'obiettivo finale di concedere a tutti i Paesi, senza eccezione, una partecipazione e un'incidenza reale ed equa nelle decisioni": così Francesco all'Onu, sostenendo la necessità di riforma del Consiglio di Sicurezza e degli organismi finanziari. "L'esperienza di questi 70 anni, al di là di tutto quanto è stato conseguito - ha affermato il Pontefice -, dimostra che la riforma e l'adattamento ai tempi sono sempre necessari, progredendo verso l'obiettivo finale di concedere a tutti i Paesi, senza eccezione, una partecipazione e un'incidenza reale ed equa nelle decisioni".
IL VIDEO DEL GIORNO | Poco dopo essere arrivato a Philadelphia, tappa del suo viaggio negli Usa, Papa Francesco I - Jorge Mario Bergoglio fa fermare la sua auto per benedire un bimbo in carrozzina
Posted by Giornale di Puglia on Sabato 26 settembre 2015