BARI - Trenitalia continua a penalizzare il Sud, e in particolare larga parte della Puglia. Diamo una notizia, forse ignota a qualcuno: Lecce, Brindisi e Taranto - bisognerebbe ricordarlo al management dell’azienda, al Governo, e d’ora in avanti speriamo di non doverlo ribadire di continuo al Presidente Emiliano - sono parte essenziale di questa regione. Tra vocazione turistica, culturale, industriale, trasportistica, il Salento inteso nella sua accezione più ampia non è “Terra di nessuno”, una sorta di area ostinatamente occupata da cittadini che dovrebbero rassegnarsi all’isolamento.
“La decisione di Trenitalia di istituire dal 20 settembre due Frecciarossa che percorreranno la tratta Milano – Bari, e ritorno, tagliando fuori di fatto Lecce, Brindisi e Taranto, non è scelta che si limita a provocare generici “disagi”. E’ un’opzione che ferisce la dignità dei cittadini, e che può arrivare a condizionarne opportunità umane e professionali: lo dichiara il consigliere regionale del M5S, Mario Conca.
“Ancor più delle ricadute materiali – continua Conca - sono aberranti i criteri di scelta di un’azienda su cui graverebbe, usiamo il condizionale vista la condotta, l’obbligo di garantire sostanziale pari efficienza di servizio da Aosta a Lecce, da Trieste a Ragusa. E la “policy” generale non dovrebbe essere orientata dal fatto che i Frecciarossa siano treni “a mercato”, attivati solo in presenza di domanda: l’utenza di un servizio ferroviario non è paragonabile a quella di un tablet, e il cosiddetto “mercato” si dovrebbe valutare solo, dati alla mano, a seguito dell’attivazione del servizio. Emiliano non consideri positive generiche rassicurazioni, e prema concretamente su Renzi per assicurare l’arrivo dei Frecciarossa fino a Lecce (con inevitabili benefici per Brindisi e Taranto). Siamo pronti – conclude il consigliere del M5S - a mobilitare Movimento e delegazione parlamentare. L’Italia finisce a Lampedusa: chi pensa termini a Bari faccia un ripasso di geografia e abbia più rispetto per tutti i pugliesi”.
“La decisione di Trenitalia di istituire dal 20 settembre due Frecciarossa che percorreranno la tratta Milano – Bari, e ritorno, tagliando fuori di fatto Lecce, Brindisi e Taranto, non è scelta che si limita a provocare generici “disagi”. E’ un’opzione che ferisce la dignità dei cittadini, e che può arrivare a condizionarne opportunità umane e professionali: lo dichiara il consigliere regionale del M5S, Mario Conca.
“Ancor più delle ricadute materiali – continua Conca - sono aberranti i criteri di scelta di un’azienda su cui graverebbe, usiamo il condizionale vista la condotta, l’obbligo di garantire sostanziale pari efficienza di servizio da Aosta a Lecce, da Trieste a Ragusa. E la “policy” generale non dovrebbe essere orientata dal fatto che i Frecciarossa siano treni “a mercato”, attivati solo in presenza di domanda: l’utenza di un servizio ferroviario non è paragonabile a quella di un tablet, e il cosiddetto “mercato” si dovrebbe valutare solo, dati alla mano, a seguito dell’attivazione del servizio. Emiliano non consideri positive generiche rassicurazioni, e prema concretamente su Renzi per assicurare l’arrivo dei Frecciarossa fino a Lecce (con inevitabili benefici per Brindisi e Taranto). Siamo pronti – conclude il consigliere del M5S - a mobilitare Movimento e delegazione parlamentare. L’Italia finisce a Lampedusa: chi pensa termini a Bari faccia un ripasso di geografia e abbia più rispetto per tutti i pugliesi”.