La Georgia ha giustiziato Kelly Renee Gissendaner, prima donna in 70 anni a subire la pena capitale nello Stato americano. La 47enne, condannata per l'omicidio del marito nel 1997, è stata dichiarata morta a 00:21 ora locale. In precedenza la Corte suprema Usa aveva respinto per la terza volta un ricorso dei suoi legali.
Nonostante il clamoroso appello del Papa - che dopo le parole al Congresso nei giorni scorsi, in una lettera scritta dal nunzio negli Usa mons. Carlo Maria Viganò si è appellato perché la pena venisse commutata - la commissione della Georgia non ha voluto accogliere la richiesta. I suoi membri non hanno voluto fornire una motivazione per la decisione, precisando soltanto che hanno esaminato con molta attenzione la sua richiesta d'appello prima di pronunciarsi.
Nell'istanza presentata dai suoi avvocati, si sosteneva che la condanna era inappropriata perché la Gissendaner non aveva materialmente commesso l'omicidio del marito che è invece avvenuto per mano dell'allora amante.
Nonostante il clamoroso appello del Papa - che dopo le parole al Congresso nei giorni scorsi, in una lettera scritta dal nunzio negli Usa mons. Carlo Maria Viganò si è appellato perché la pena venisse commutata - la commissione della Georgia non ha voluto accogliere la richiesta. I suoi membri non hanno voluto fornire una motivazione per la decisione, precisando soltanto che hanno esaminato con molta attenzione la sua richiesta d'appello prima di pronunciarsi.
Nell'istanza presentata dai suoi avvocati, si sosteneva che la condanna era inappropriata perché la Gissendaner non aveva materialmente commesso l'omicidio del marito che è invece avvenuto per mano dell'allora amante.