di Luigi Laguaragnella - E’ il derby numero 163. Rimane il più titolato e affascinante d’Italia. Questa sera Inter-Milan avrà una cornice di pubblico dei vecchi tempi dai sapori internazionali. Con le due milanesi fuori dalle competizioni europee e tra l’altro con il Meazza prossima sede della finale della Champions League, il posticipo serale della terza giornata di serie A è un appuntamento fondamentale. Poco importa se il campionato è appena iniziato e i calcoli matematici di classifica non sono asfissianti.
Le motivazioni per un grande derby ci sono tutti: la voglia di tornare grandi di nerazzurri e rossoneri, dopo un calcio mercato molto attivo che ha visto giungere all’ombra della Madonnina, nuovi giocatori pagati a suon di euro con l’intenzione di far tornare Inter e Milan tra le squadre top d’Europa; la voglia di dimostrare che per lo scudetto possono entrambe impensierire la Juve che rimane la favorita; la buona opportunità per le due squadre di accumulare un tesoretto di punti per ottenere, già alla terza giornata, una buona distanza in classifica dai bianconeri che hanno avviato la nuova stagione solo con passi falsi.
E poi ci sono i due amici, rivali in panchina: Mancini e Mihajlovic. Questo derby li mette in prima linea e, probabilmente, la loro amicizia fuori dagli ambienti calcistici, offre allo spettacolo del calcio, un’immagine positiva, quella giusta rivalità che, però le due tifoserie hanno sempre dimostrato, a parte rarissime eccezioni.
L’Inter a punteggio pieno che vuole ottenere l’allungo in classifica sulle grandi, il Milan vuol vincere contro i cugini per dare continuità al lavoro del nuovo allenatore serbo e per invertire la storia recente, avara di vittorie rossonere nei derby.
Inoltre l’attesa per la gara di stasera ha regalato ai tifosi una carica adrenalinica, soprattutto per il “chi non salta è nerazzurro” di Mihajlovic, che ad alcuni interisti ha lasciato perplessi, proprio per il passato dell’allenatore del Milan ad Appiano Gentile. Mancini, su sponda nerazzurri trasuda serenità e tiene l’ambiente con i piedi per terra dopo le prime due vittorie in campionato.
C’è attesa per vedere in campo Perisic, oggetto desiderato per tutta l’estate e sbarcato finalmente a Milano, ma anche per Felipe Melo e Ljajic. Bisogna tenere d’occhio, però il misterioso Balotelli.
Tra le file dell’Inter preoccupa l’assenza di Miranda (al suo posto Medel che sa giocare sulla linea difensiva, è favorito su Ranocchia. Icardi dovrebbe riuscire a tornare in campo. Per il Milan, invece, è confermatissimo l’attacco Bacca-Luiz Adriano e dovrebbe rientrare Montolivo.
Inter-Milan questa sera servirà a ricordare a chi indossa quelle maglie che c’è una storia da ricordare e da riscrivere.
Le motivazioni per un grande derby ci sono tutti: la voglia di tornare grandi di nerazzurri e rossoneri, dopo un calcio mercato molto attivo che ha visto giungere all’ombra della Madonnina, nuovi giocatori pagati a suon di euro con l’intenzione di far tornare Inter e Milan tra le squadre top d’Europa; la voglia di dimostrare che per lo scudetto possono entrambe impensierire la Juve che rimane la favorita; la buona opportunità per le due squadre di accumulare un tesoretto di punti per ottenere, già alla terza giornata, una buona distanza in classifica dai bianconeri che hanno avviato la nuova stagione solo con passi falsi.
E poi ci sono i due amici, rivali in panchina: Mancini e Mihajlovic. Questo derby li mette in prima linea e, probabilmente, la loro amicizia fuori dagli ambienti calcistici, offre allo spettacolo del calcio, un’immagine positiva, quella giusta rivalità che, però le due tifoserie hanno sempre dimostrato, a parte rarissime eccezioni.
L’Inter a punteggio pieno che vuole ottenere l’allungo in classifica sulle grandi, il Milan vuol vincere contro i cugini per dare continuità al lavoro del nuovo allenatore serbo e per invertire la storia recente, avara di vittorie rossonere nei derby.
Inoltre l’attesa per la gara di stasera ha regalato ai tifosi una carica adrenalinica, soprattutto per il “chi non salta è nerazzurro” di Mihajlovic, che ad alcuni interisti ha lasciato perplessi, proprio per il passato dell’allenatore del Milan ad Appiano Gentile. Mancini, su sponda nerazzurri trasuda serenità e tiene l’ambiente con i piedi per terra dopo le prime due vittorie in campionato.
C’è attesa per vedere in campo Perisic, oggetto desiderato per tutta l’estate e sbarcato finalmente a Milano, ma anche per Felipe Melo e Ljajic. Bisogna tenere d’occhio, però il misterioso Balotelli.
Tra le file dell’Inter preoccupa l’assenza di Miranda (al suo posto Medel che sa giocare sulla linea difensiva, è favorito su Ranocchia. Icardi dovrebbe riuscire a tornare in campo. Per il Milan, invece, è confermatissimo l’attacco Bacca-Luiz Adriano e dovrebbe rientrare Montolivo.
Inter-Milan questa sera servirà a ricordare a chi indossa quelle maglie che c’è una storia da ricordare e da riscrivere.
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