di Alex Nardelli - Terza di campionato ed ancora la Juventus non riesce ad ingranare. Male, anzi malissimo per tre quarti di partita, la squadra di Allegri riesce a salvarsi contro il Chievo solo grazie ad un discusso rigore, per atterramento di Cuadrado, trasformato da Dybala. I gialloblu, sono passati in vantaggio quasi ad inizio partita, con il gol del centrocampista finlandese Perparim Hetemaj, con una gran botta da fuori che non ha lasciato scampo all'incolpevole Buffon. Questo risultato porta i bianconeri a guadagnare il primo punto della stagione, mentre i clivensi salgono a quota sette in classifica.
Tanti i fattori preoccupanti di questa Juventus, prima fra tutti, la chiara assenza di idee e di gioco, un paradosso per un mister come Allegri, che lo scorso anno aveva mostrato come suoi punti di forza, il bel gioco e una spiccata intelligenza tattica, che gli ha permesso di vincere, cambiando anche modulo nel corso della gara, diverse partite.
Anche ieri ci si è trovati davanti ad un allenatore, e di conseguenza ad una squadra , in confusione , mai padrona del campo e pericolosamente distratta in mediana, la zona nevralgica del gioco bianconero, dove ormai non si contano più i palloni gestiti male, o peggio ancora, persi. Anche la difesa, un tempo certezza assoluta, sembra subire questa situazione di caos generale, perdendo in sicurezza e lucidità.
Il peggiore in campo in assoluto del match di ieri è stato Alvaro Morata, statico e irritante nei pochi movimenti lì davanti. Allegria capito che ieri non era la serata dello spagnolo, e difatti lo ha sostituito con Mandzukic. Malissimo anche Marchisio, prevedibile con poche idee, ma con l'attenuante di essere al ritorno dopo un infortunio. Discreto infine Pereyra, pessimo nel primo tempo, ma in crescita nella seconda frazione di gioco, in cui ha creato una delle occasioni da gol più clamorose per la Juventus, con un tiro che ha colpito in pieno il palo.
Migliore in campo Cuadrado, il cui ingresso ha rianimato la Vecchia Signora. I suoi dribbling e la sua velocità hanno letteralmente mandato in tilt la difesa avversaria, in particolare il suo avversario diretto Gobbi. Il colombiano, come ciliegina sulla torta si è procurato il rigore decisivo per il pareggio della Juventus, su atterramento del difensore avversario Cesar. Dal dischetto Dybala, un altro tra i migliori in campo, che ha realizzato con una freddezza da veterano. Bene infine Alex Sandro, ottimo sia in fase difensiva, con alcune diagonali importanti, che in fase offensiva, con una spinta costante sulla fascia sinistra.
La prossima gara, valida per la fase a gironi di Champions League, verrà disputata il 15 settembre a Manchester contro il temibilissimo City. Senza dubbio una prova difficilissima per Juventus in crisi, ma con la voglia di rialzarsi.
Tanti i fattori preoccupanti di questa Juventus, prima fra tutti, la chiara assenza di idee e di gioco, un paradosso per un mister come Allegri, che lo scorso anno aveva mostrato come suoi punti di forza, il bel gioco e una spiccata intelligenza tattica, che gli ha permesso di vincere, cambiando anche modulo nel corso della gara, diverse partite.
Anche ieri ci si è trovati davanti ad un allenatore, e di conseguenza ad una squadra , in confusione , mai padrona del campo e pericolosamente distratta in mediana, la zona nevralgica del gioco bianconero, dove ormai non si contano più i palloni gestiti male, o peggio ancora, persi. Anche la difesa, un tempo certezza assoluta, sembra subire questa situazione di caos generale, perdendo in sicurezza e lucidità.
Il peggiore in campo in assoluto del match di ieri è stato Alvaro Morata, statico e irritante nei pochi movimenti lì davanti. Allegria capito che ieri non era la serata dello spagnolo, e difatti lo ha sostituito con Mandzukic. Malissimo anche Marchisio, prevedibile con poche idee, ma con l'attenuante di essere al ritorno dopo un infortunio. Discreto infine Pereyra, pessimo nel primo tempo, ma in crescita nella seconda frazione di gioco, in cui ha creato una delle occasioni da gol più clamorose per la Juventus, con un tiro che ha colpito in pieno il palo.
Migliore in campo Cuadrado, il cui ingresso ha rianimato la Vecchia Signora. I suoi dribbling e la sua velocità hanno letteralmente mandato in tilt la difesa avversaria, in particolare il suo avversario diretto Gobbi. Il colombiano, come ciliegina sulla torta si è procurato il rigore decisivo per il pareggio della Juventus, su atterramento del difensore avversario Cesar. Dal dischetto Dybala, un altro tra i migliori in campo, che ha realizzato con una freddezza da veterano. Bene infine Alex Sandro, ottimo sia in fase difensiva, con alcune diagonali importanti, che in fase offensiva, con una spinta costante sulla fascia sinistra.
La prossima gara, valida per la fase a gironi di Champions League, verrà disputata il 15 settembre a Manchester contro il temibilissimo City. Senza dubbio una prova difficilissima per Juventus in crisi, ma con la voglia di rialzarsi.
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