BARI - Coinvolgere i riferimenti istituzionali e i media per illustrare il progetto “Lavoriamo in Rete - Percorsi di inserimento lavorativo nei territori del Sud”, sensibilizzare e sollecitare una maggiore attenzione al tema dell’inserimento lavorativo delle persone con sindrome di Down. Queste la finalità della conferenza stampa promossa dall’AIPD (Associazione italiana persone Down) Bari che si è tenuta questa mattina alla presenza dell’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano e di Grazia Liddi del cda della sezione barese dell’associazione.
L’obiettivo del progetto, promosso dall’AIPD e sostenuto dalla Fondazione Con il Sud, è quello di incrementare la motivazione, la consapevolezza, la capacità e l’occupabilità delle persone con sindrome di Down attraverso una serie di azioni: consulenza, informazione e formazione in presenza (incontri di formazione per familiari, percorsi di orientamento e formazione per giovani con sindrome di Down) e a distanza (tramite corso online e telefono), azioni di sensibilizzazione rivolte al mondo aziendale/istituzionale e monitoraggio e tutoraggio in situazione. Al termine del progetto (giugno 2016) sarà inoltre creato un database online di raccolta dati dei potenziali lavoratori e delle aziende dei territori coinvolti.
13 gli operatori e 13 le sezioni impegnate, per un totale di 35 persone con sindrome di Down con le rispettive famiglie coinvolte nel progetto a Bari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Foggia, Lecce, Matera, Milazzo-Messina, Napoli, Oristano, Potenza, Reggio Calabria, Termini Imerese.
Nella nostra città il progetto gode del patrocinio del Comune. “In vista dell'11 ottobre, giornata nazionale delle persone con sindrome di Down, siamo particolarmente contenti di presentare questa iniziativa - commenta l’assessora Romano - che mette al centro l’esperienza del lavoro non solo come opportunità di percepire un salario ma anche come esperienza fondamentale per vivere a pieno la società da parte delle persone con sindrome di Down. Un’occasione per confrontarsi con il mondo e vincere le paure e i pregiudizi che ancora esistono. La nostra convinzione è che ciascuno rappresenti una potenziale risorsa, purché sia messo nelle condizioni di potersi esprimere, come sancito dall’art.3 della nostra Costituzione. A Bari nei prossimi giorni apriremo Porta futuro - prosegue Paola Romano - che sarà un luogo aperto per l’incrocio di domanda e offerta di lavoro e per avviare percorsi di orientamento. Credo che gli amici dell’AIPD potranno dialogare in maniera proficua con i referenti di Porta futuro per delineare nuovi scenari”.
“Siamo grati all’amministrazione comunale e all’assessora Romano per l’attenzione alle attività della nostra associazione e per la collaborazione avviata, che per noi ha un grande valore – sottolinea Grazia Liddi -. La sezione di Bari dell’AIPD, infatti, è nata nell’84 e da allora ha sempre lavorato, ma in questi oltre trent’anni abbiamo avuto l’impressione di lavorare nel silenzio, mentre è fondamentale che la città conosca il nostro impegno e i progetti che portiamo avanti per l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down. Secondo un’indagine condotta dall’AIPD nazionale nel 2013 su 43 delle proprie sezioni, su 1.026 persone con sindrome di Down maggiorenni aderenti alla rete, solo 125 (il 12%) lavorano con un regolare contratto (e dei 125 solo il 12,8% nel sud). Questo ci dice che la strada è ancora lunga, anche se a Bari da tempo è attivo il SIL – servizio di inserimento lavorativo che ci ha consentito di supportare l’inserimento lavorativo di dieci ragazzi soci che oggi hanno un contratto a tempo indeterminato. Il progetto “Lavoriamo in Rete”, grazie al sostegno di Fondazione con il Sud, ci aiuta a sensibilizzare il mondo dell’impresa a dare un’occasione di lavoro ai nostri soci non come atto solidale, quindi un peso per l’impresa, ma come contributo alla produttività aziendale. I ragazzi partecipanti al progetto hanno appena terminato un seminario di formazione che ha toccato temi importanti quali l’identità del lavoratore, i ruoli, le regole da rispettare e i comportamenti da tenere sul lavoro, la costruzione del curriculum e il modo giusto per sostenere un colloquio di lavoro”.
All’incontro con la stampa sono intervenute anche Eleonora Liso, operatrice dell’AIPD Bari e Francesca Cannetta, una delle ragazze inserite nel progetto, che ha raccontato la propria esperienza “questo progetto mi sta insegnando a conoscere il mondo del lavoro, con le sue regole. Ho fiducia di poter avere un’occasione per dimostrare le mie capacità, magari come cameriera, che è il lavoro che mi piacerebbe fare e che credo saprei fare bene”.
L’obiettivo del progetto, promosso dall’AIPD e sostenuto dalla Fondazione Con il Sud, è quello di incrementare la motivazione, la consapevolezza, la capacità e l’occupabilità delle persone con sindrome di Down attraverso una serie di azioni: consulenza, informazione e formazione in presenza (incontri di formazione per familiari, percorsi di orientamento e formazione per giovani con sindrome di Down) e a distanza (tramite corso online e telefono), azioni di sensibilizzazione rivolte al mondo aziendale/istituzionale e monitoraggio e tutoraggio in situazione. Al termine del progetto (giugno 2016) sarà inoltre creato un database online di raccolta dati dei potenziali lavoratori e delle aziende dei territori coinvolti.
13 gli operatori e 13 le sezioni impegnate, per un totale di 35 persone con sindrome di Down con le rispettive famiglie coinvolte nel progetto a Bari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Foggia, Lecce, Matera, Milazzo-Messina, Napoli, Oristano, Potenza, Reggio Calabria, Termini Imerese.
Nella nostra città il progetto gode del patrocinio del Comune. “In vista dell'11 ottobre, giornata nazionale delle persone con sindrome di Down, siamo particolarmente contenti di presentare questa iniziativa - commenta l’assessora Romano - che mette al centro l’esperienza del lavoro non solo come opportunità di percepire un salario ma anche come esperienza fondamentale per vivere a pieno la società da parte delle persone con sindrome di Down. Un’occasione per confrontarsi con il mondo e vincere le paure e i pregiudizi che ancora esistono. La nostra convinzione è che ciascuno rappresenti una potenziale risorsa, purché sia messo nelle condizioni di potersi esprimere, come sancito dall’art.3 della nostra Costituzione. A Bari nei prossimi giorni apriremo Porta futuro - prosegue Paola Romano - che sarà un luogo aperto per l’incrocio di domanda e offerta di lavoro e per avviare percorsi di orientamento. Credo che gli amici dell’AIPD potranno dialogare in maniera proficua con i referenti di Porta futuro per delineare nuovi scenari”.
“Siamo grati all’amministrazione comunale e all’assessora Romano per l’attenzione alle attività della nostra associazione e per la collaborazione avviata, che per noi ha un grande valore – sottolinea Grazia Liddi -. La sezione di Bari dell’AIPD, infatti, è nata nell’84 e da allora ha sempre lavorato, ma in questi oltre trent’anni abbiamo avuto l’impressione di lavorare nel silenzio, mentre è fondamentale che la città conosca il nostro impegno e i progetti che portiamo avanti per l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down. Secondo un’indagine condotta dall’AIPD nazionale nel 2013 su 43 delle proprie sezioni, su 1.026 persone con sindrome di Down maggiorenni aderenti alla rete, solo 125 (il 12%) lavorano con un regolare contratto (e dei 125 solo il 12,8% nel sud). Questo ci dice che la strada è ancora lunga, anche se a Bari da tempo è attivo il SIL – servizio di inserimento lavorativo che ci ha consentito di supportare l’inserimento lavorativo di dieci ragazzi soci che oggi hanno un contratto a tempo indeterminato. Il progetto “Lavoriamo in Rete”, grazie al sostegno di Fondazione con il Sud, ci aiuta a sensibilizzare il mondo dell’impresa a dare un’occasione di lavoro ai nostri soci non come atto solidale, quindi un peso per l’impresa, ma come contributo alla produttività aziendale. I ragazzi partecipanti al progetto hanno appena terminato un seminario di formazione che ha toccato temi importanti quali l’identità del lavoratore, i ruoli, le regole da rispettare e i comportamenti da tenere sul lavoro, la costruzione del curriculum e il modo giusto per sostenere un colloquio di lavoro”.
All’incontro con la stampa sono intervenute anche Eleonora Liso, operatrice dell’AIPD Bari e Francesca Cannetta, una delle ragazze inserite nel progetto, che ha raccontato la propria esperienza “questo progetto mi sta insegnando a conoscere il mondo del lavoro, con le sue regole. Ho fiducia di poter avere un’occasione per dimostrare le mie capacità, magari come cameriera, che è il lavoro che mi piacerebbe fare e che credo saprei fare bene”.