Migranti, D'Alema alla Fiera: no a scontro di civiltà

BARI - "Spero che l'Europa sappia affrontare" l'emergenza-migranti "con intelligenza e umanità, e non venga meno ai propri valori. Perché non dobbiamo cadere nella trappola dello scontro di civiltà, ma costruire una collaborazione con il mondo islamico le cui varie articolazioni possono fare argine a fondamentalismi". Così l'ex premier Massimo D'Alema oggi a margine del convegno 'Le nuove rotte del Levante'. "Anche noi - ha aggiunto - dobbiamo combattere i fondamentalismi in casa nostra, come il razzismo europeo".

"Siccome si discute molto della vicenda dei migranti, noi siamo qui a raccontare una storia che ha avuto momenti drammatici ma è stata una storia di successo per noi e per loro", ha aggiunto D'Alema, parlando con i giornalisti del rapporto tra Puglia e Albania, oggi a margine del convegno.
 
"Credo - ha aggiunto - che soprattutto per una regione come la Puglia, il rapporto con l'altra sponda dell'Adriatico e con l'Oriente sia una grande opportunità di integrazione economica, di sviluppo. Noi possiamo raccontare una grande storia di successo, come è stata la vicenda difficile del rapporto con l'Albania. Ricordo gli anni drammatici della fuga degli albanesi e dell'immigrazione clandestina. E anche di come le classi dirigenti sulle due sponde dell'Adriatico hanno saputo affrontare questo problema, creando le condizioni di una cooperazione. E oggi gli albanesi sono una risorsa per il nostro Paese". "Mi diceva il primo ministro albanese - ha riferito D'Alema - che l'anno scorso gli immigrati albanesi hanno pagato 3,2 miliardi di euro al fisco italiano. E l'Italia è una risorsa per l'Albania, nel senso che ci sono imprenditori che hanno investito lì, che hanno portato lavoro". "Si è costruita una cooperazione - ha concluso - che ha portato vantaggi e che, a mio giudizio, può ulteriormente aiutarci a crescere e aiutare l'Albania a diventare pienamente un paese moderno".

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