BARI - Depositata oggi la mozione del Movimento 5 Stelle per impegnare la giunta a rimuovere i Consiglieri del Comitato di Ispezione e Verifica dell'Oncologico di Bari. "Il CIV ha sistematicamente omesso l'azione di controllo sul Direttore Generale - dichiara la consigliera regionale 5 Stelle Antonella Laricchia - permettendo così che si realizzassero azioni che hanno svilito l'aspetto scientifico dell'Istituto, attraverso lo stravolgimento dell'organizzazione in strutture complesse e semplici".
"Molti sono i dubbi - prosegue Laricchia - sollevati dal personale, dai sindacati e dai pazienti stessi circa l'utilizzo di fondi ministeriali (e dunque della ricerca) impiegati invece per scopi clinici (di competenza regionale): dall'acquisto di un robot chirurgico, all'istituzione del Registro Tumori. Ed è accaduto anche che chi ha sollevato obiezioni abbia subito trasferimenti di reparto come punizione".
"L'obiettivo nascosto dietro queste decisioni è, secondo la denuncia 5 Stelle, quello di fondere l'IRCCS nel Policlinico, fusione per la quale verrebbe meno, secondo fonti ministeriali, la qualifica di Istituto di ricerca. "Perdere uno dei due IRCCS specializzati in Oncologia sarebbe una grave perdita per l'Italia Meridionale. Noi non vogliamo né possiamo permetterlo - conclude Laricchia - e speriamo che il Consiglio approvi la nostra mozione".
"Molti sono i dubbi - prosegue Laricchia - sollevati dal personale, dai sindacati e dai pazienti stessi circa l'utilizzo di fondi ministeriali (e dunque della ricerca) impiegati invece per scopi clinici (di competenza regionale): dall'acquisto di un robot chirurgico, all'istituzione del Registro Tumori. Ed è accaduto anche che chi ha sollevato obiezioni abbia subito trasferimenti di reparto come punizione".
"L'obiettivo nascosto dietro queste decisioni è, secondo la denuncia 5 Stelle, quello di fondere l'IRCCS nel Policlinico, fusione per la quale verrebbe meno, secondo fonti ministeriali, la qualifica di Istituto di ricerca. "Perdere uno dei due IRCCS specializzati in Oncologia sarebbe una grave perdita per l'Italia Meridionale. Noi non vogliamo né possiamo permetterlo - conclude Laricchia - e speriamo che il Consiglio approvi la nostra mozione".