LECCE - Lavori edili eseguiti in difformità rispetto a quanto previsto dai titoli abilitativi legittimanti in possesso dei proprietari, per questo motivo, nella tarda mattinata di oggi, la Sezione di Polizia Edilizia in collaborazione con il Nucleo di Vigilanza Edilizia del Settore Pianificazione e Sviluppo del Territorio del Comune di Lecce ha apposto i sigilli ad un antico palazzo ubicato nel cuore del centro storico, nelle immediate vicinanze di piazzetta Castromediano.
L’edificio che per il suo pregio storico-architettonico risulta proposto dal p.r.g. per il vincolo architettonico di tutela è da anni oggetto di lavori di restauro e risanamento conservativo.
In seguito al sopralluogo, il personale intervenuto ha accertato numerosi abusi sia all’interno dell’immobile e sia sul piano delle terrazze. In particolare, al piano terra, è stata riscontrata la realizzazione di uno sbancamento del pavimento, sottoposto rispetto al piano di calpestiodi circa 1,2 metri, e rivestito in cemento armato, al primo piano, la copertura di un cavedio di circa 42 mq. con una struttura in ferro e vetro di circa 6 m. di altezza, nonché una scala in cemento armato che collega il piano terra al primo piano ed, infine, sul piano delle terrazze la realizzazione di un pergolato con struttura in ferro, di una pensilina con solaio latero-cementizio e la copertura di un’area da adibire a cucina sotto la quale era presente un forno in muratura. In un’altra zona della terrazza, invece, si appurava la costruzione di una piscina con idromassaggio della superficie di circa 6 mq. e di due docce.
La proprietà dell’immobile risulta in capo a due società con sede legale nel centro storico della città , aventi come legali rappresentanti due ingegneri. L’accertamento è stato effettuato nell’ambito della assidua attività di monitoraggio del territorio svolto dalla Polizia Locale finalizzata al contrasto del fenomeno dell’abusivismo edilizio, per la tutela del patrimonio ambientale ed per il rispetto dei vincoli paesaggistici.
L’edificio che per il suo pregio storico-architettonico risulta proposto dal p.r.g. per il vincolo architettonico di tutela è da anni oggetto di lavori di restauro e risanamento conservativo.
In seguito al sopralluogo, il personale intervenuto ha accertato numerosi abusi sia all’interno dell’immobile e sia sul piano delle terrazze. In particolare, al piano terra, è stata riscontrata la realizzazione di uno sbancamento del pavimento, sottoposto rispetto al piano di calpestiodi circa 1,2 metri, e rivestito in cemento armato, al primo piano, la copertura di un cavedio di circa 42 mq. con una struttura in ferro e vetro di circa 6 m. di altezza, nonché una scala in cemento armato che collega il piano terra al primo piano ed, infine, sul piano delle terrazze la realizzazione di un pergolato con struttura in ferro, di una pensilina con solaio latero-cementizio e la copertura di un’area da adibire a cucina sotto la quale era presente un forno in muratura. In un’altra zona della terrazza, invece, si appurava la costruzione di una piscina con idromassaggio della superficie di circa 6 mq. e di due docce.
La proprietà dell’immobile risulta in capo a due società con sede legale nel centro storico della città , aventi come legali rappresentanti due ingegneri. L’accertamento è stato effettuato nell’ambito della assidua attività di monitoraggio del territorio svolto dalla Polizia Locale finalizzata al contrasto del fenomeno dell’abusivismo edilizio, per la tutela del patrimonio ambientale ed per il rispetto dei vincoli paesaggistici.