MANFREDONIA - Sono ore di tensione per i lavoratori della Sangalli, l'attenzione dei mass-media è alta in questi giorni per la situazione dell'azienda e del suo destino, che ha visto anche il coinvolgimento di una campagna virale #compratelaManfredoniavetro.
Inoltre in queste ore il tribunale di Treviso ha previsto l'estrazione nell'azienda del vetro giacente di un valore di circa 6-8 milioni di euro che, se prelevato, non potrà essere beneficiato dai possibili futuri acquirenti per far ripartire l'azienda.
In merito alla vicenda interviene la consigliera regionale del M5S, Rosa Barone: "Capisco le preoccupazioni dei lavoratori, di cui una delegazione stamani, attraverso una contestazione pacifica, ha impedito che venisse prelevato dall'azienda tutto il vetro rimanente; ciò che interessa questi lavoratori è la prosecuzione della loro attività e che l'azienda sia riacquistata, per permettere alle alte professionalità che si sono sviluppate in anni ed anni di dedizione per la Manfredonia Vetro, di tornare a lavorare serenamente. Mi unisco pertanto - continua Barone - alla loro battaglia chiedendo alle istituzioni tutte di impedire tale prelievo, che costituisce peraltro un quarto del valore totale dell'azienda".
Conclude la consigliera: "I lavoratori non saranno lasciati mai soli come fino ad ora hanno fatto i nostri parlamentari del M5S, Giuseppe L'abbate e Daniela Donno, pronti ad affiancarli nella loro lotta e a portare le loro istanze in Parlamento. Adesso anche in Regione avrò personalmente questa possibilità come rappresentante del M5S. Non scordiamoci inoltre - prosegue Barone - che questi lavoratori non possono godere al momento né della cassa integrazione straordinaria in quanto in attesa di una omologazione del Concordato preventivo, né della cassa integrazione ordinaria poiché non c'è continuità del lavoro. L’ennesimo esempio della grande utilità dell’introduzione a livello nazionale e regionale del Reddito di cittadinanza: in una situazione come questa - conclude - la nostra proposta di legge di dignità sociale avrebbe sostenuto in concreto i lavoratori e le loro famiglie".
Inoltre in queste ore il tribunale di Treviso ha previsto l'estrazione nell'azienda del vetro giacente di un valore di circa 6-8 milioni di euro che, se prelevato, non potrà essere beneficiato dai possibili futuri acquirenti per far ripartire l'azienda.
In merito alla vicenda interviene la consigliera regionale del M5S, Rosa Barone: "Capisco le preoccupazioni dei lavoratori, di cui una delegazione stamani, attraverso una contestazione pacifica, ha impedito che venisse prelevato dall'azienda tutto il vetro rimanente; ciò che interessa questi lavoratori è la prosecuzione della loro attività e che l'azienda sia riacquistata, per permettere alle alte professionalità che si sono sviluppate in anni ed anni di dedizione per la Manfredonia Vetro, di tornare a lavorare serenamente. Mi unisco pertanto - continua Barone - alla loro battaglia chiedendo alle istituzioni tutte di impedire tale prelievo, che costituisce peraltro un quarto del valore totale dell'azienda".
Conclude la consigliera: "I lavoratori non saranno lasciati mai soli come fino ad ora hanno fatto i nostri parlamentari del M5S, Giuseppe L'abbate e Daniela Donno, pronti ad affiancarli nella loro lotta e a portare le loro istanze in Parlamento. Adesso anche in Regione avrò personalmente questa possibilità come rappresentante del M5S. Non scordiamoci inoltre - prosegue Barone - che questi lavoratori non possono godere al momento né della cassa integrazione straordinaria in quanto in attesa di una omologazione del Concordato preventivo, né della cassa integrazione ordinaria poiché non c'è continuità del lavoro. L’ennesimo esempio della grande utilità dell’introduzione a livello nazionale e regionale del Reddito di cittadinanza: in una situazione come questa - conclude - la nostra proposta di legge di dignità sociale avrebbe sostenuto in concreto i lavoratori e le loro famiglie".