SERRACAPRIOLA - La “task force” messa in campo dalla Prefettura ha raggiunto il suo obbiettivo: la cattura, per mezzo di una delle gabbie predisposte ad hoc, un cane di razza “lupo cecoslovacco”, che, con molta probabilità, aveva terrorizzato nei giorni scorsi gli allevatori di Serracapriola razziando tra le loro greggi.
Grazie alla sinergia e alla collaborazione tra Servizio Veterinario, Polizia Locale, Osservatorio naturalistico della Provincia ,Carabinieri e Corpo Forestale dello Stato, che ha svolto anche funzioni di coordinamento, si è riusciti, in pochi giorni, a identificare uno degli autori degli attacchi perpetrati a danno degli allevamenti del comprensorio di Serracapriola.
Una meticolosa attività, inoltre, ha permesso di catturare, nell’arco della notte tra il 25 e il 26 settembre, un cane di razza “lupo cecoslovacco”, che, inselvatichito, ha acquisito e adottato gli stessi comportamenti del Lupo nel modo di predare le greggi. L’animale, con molta probabilità, è uno di quelli che sono stati visti avvicinarsi anche in prossimità del centro abitato di Serracapriola.
Il team sceso in campo per cercare di capire se i tanti attacchi registrati a danno degli allevamenti di ovini di Serracapriola fossero causati da lupi che si erano spostati dalle vicine aree appenniniche delle aree protette del Molise e dell’Abruzzo, o da cani inselvatichiti, ha studiato un sistema di gabbie che ha permesso di catturare vivo e senza danni un “lupo cecoslovacco”, che, come risaputo è una razza di cane.
Questa cattura permette di far luce sulla vicenda, chiarendo che molti dei danni causati agli allevamenti è opera di cani inselvatichiti. L’attenzione rimane ancora molto alta e si continuerà a posizionare altre trappole per catturare eventuali altri esemplari, se ce ne fossero, che possano recare danno agli allevamenti, e per verificare, in forma inequivocabile, la presenza o meno del Lupo nell’area.
Attualmente il cane catturato è stato trasportato, su indicazione del servizio veterinario e di tutto il team che ha partecipato alle attività, presso il centro di adattamento di Celenza Valfortore (FG) per gli accertamenti sanitari sull’animale.
Grazie alla sinergia e alla collaborazione tra Servizio Veterinario, Polizia Locale, Osservatorio naturalistico della Provincia ,Carabinieri e Corpo Forestale dello Stato, che ha svolto anche funzioni di coordinamento, si è riusciti, in pochi giorni, a identificare uno degli autori degli attacchi perpetrati a danno degli allevamenti del comprensorio di Serracapriola.
Una meticolosa attività, inoltre, ha permesso di catturare, nell’arco della notte tra il 25 e il 26 settembre, un cane di razza “lupo cecoslovacco”, che, inselvatichito, ha acquisito e adottato gli stessi comportamenti del Lupo nel modo di predare le greggi. L’animale, con molta probabilità, è uno di quelli che sono stati visti avvicinarsi anche in prossimità del centro abitato di Serracapriola.
Il team sceso in campo per cercare di capire se i tanti attacchi registrati a danno degli allevamenti di ovini di Serracapriola fossero causati da lupi che si erano spostati dalle vicine aree appenniniche delle aree protette del Molise e dell’Abruzzo, o da cani inselvatichiti, ha studiato un sistema di gabbie che ha permesso di catturare vivo e senza danni un “lupo cecoslovacco”, che, come risaputo è una razza di cane.
Questa cattura permette di far luce sulla vicenda, chiarendo che molti dei danni causati agli allevamenti è opera di cani inselvatichiti. L’attenzione rimane ancora molto alta e si continuerà a posizionare altre trappole per catturare eventuali altri esemplari, se ce ne fossero, che possano recare danno agli allevamenti, e per verificare, in forma inequivocabile, la presenza o meno del Lupo nell’area.
Attualmente il cane catturato è stato trasportato, su indicazione del servizio veterinario e di tutto il team che ha partecipato alle attività, presso il centro di adattamento di Celenza Valfortore (FG) per gli accertamenti sanitari sull’animale.