Siria: Lavrov nega raid contro obiettivi non Isis (video)

MOSCA - Il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov ha negato che i raid aerei russi in Siria siano stati diretti contro obiettivi diversi da quelli dell'Isis. Lo scrive Interfax precisando che Lavrov ha detto a New York di aver spiegato a John Kerry che "le voci secondo cui i bersagli di questi raid sarebbero obiettivi non Isis sono infondate".

Qualche ora prima il segretario di Stato Usa, John Kerry, dopo il colloquio con il ministro degli Esteri, Serghiei Lavrov all'Onu, in merito ai raid russi in Siria aveva detto "E' imperativo trovare una soluzione per evitare una escalation al di fuori del controllo di tutti". Dal canto suo Lavrov ha definito il faccia a faccia avutocon il segretario di stato Usa "un incontro costruttivo e utile dopo quello tra i presidenti Putin e Obama" e ha assicurato: "faremo di tutto per evitare incidenti non voluti e siamo d'accordo sulla necessità di avviare un processo politico che porti a una Siria democratica e unita".

USA: "STOP AGGRESSIONE SIRIA" - La Russia deve fermare la sua aggressione in Siria. Lo ha detto il segretario alla Difesa americano, Ash Carter secondo il quale i raid russi in Siria "probabilmente" sono stati lanciati in zone dove non c'è presenza dell'Isis. Anche l'opposizione siriana attacca il Cremlino e denuncia: "I raid aerei russi in Siria hanno già ucciso 36 civili". Il presidente della Coalizione Nazionale Siriana, Khaled Khoja, a margine dell'Assemblea Generale Onu ha detto anche che "La Russia non ha intenzione di combattere l'Isis, ma di prolungare la vita al presidente siriano Bashar al Assad".

Anche la Nato ha espresso preoccupazione per raid della Russia. "Preoccupazione per le notizie secondo le quali i raid della Russia in Siria non abbiano come obiettivo l'Isis" è stata espressa dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. In particolare, la preoccupazione riguarda la mancanza di coordinamento tra Mosca e la coalizione internazionale a guida Usa, riferisce una nota dell'Alleanza atlantica.

Alcuni caccia russi in azione
IERI AL VIA I RAID - La Russia fa partire i primi raid aerei in Siria, nei pressi di Homs. A riferirlo un funzionario Usa alla Cnn. La Duma ha approvato l'uso delle truppe in Siria come richiesto dal presidente Putin. Lo riferisce Russia Today. La richiesta si riferiva all'uso delle forze armate in Siria per combattere il terrorismo su richiesta del presidente siriano Assad. L'ultima volta che Putin ha chiesto al Senato russo il permesso di inviare truppe all'estero e' stato nel marzo del 2014 poco prima dell'annessione della Crimea.

Durante la seduta odierna del Senato - riporta l'agenzia Tass - la richiesta è stata presentata ai parlamentari dal capo dell'amministrazione presidenziale Serghiei Ivanov, dal vice ministro degli Esteri Mikhail Bogdanov e dal vice ministro della Difesa Nikolai Pankov. La Russia userà solo forze aeree in Siria. Lo ha detto il capo dell'amministrazione presidenziale, Serghiei Ivanov, citato dall'agenzia Tass.

Il portavoce del Cremlino ha poi sottolineato che la Russia sara' "l'unico paese" a intervenire militarmente in Siria contro l'Isis nel rispetto del diritto internazionale perché la decisione di lanciare dei raid aerei arriva in seguito alla richiesta di assistenza militare ricevuta dal presidente siriano Bashar al-Assad.

"L'unico modo giusto di lottare contro il terrorismo internazionale è agire in anticipo , combattere e distruggere miliziani e terroristi sui territori già occupati da loro e non aspettare che arrivano a casa nostra". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, che ha aggiunto che la Russia si aspetta che il governo di Bashar al Assad avvii colloquio con l'opposizione siriana.

Intanto il ministero della Difesa di Mosca ha confermato l'inizio dei raid aerei russi contro postazioni dell'Isis in territorio siriano. Ma alti funzionari Usa hanno riferito ai media americani che la zona di Homs, dove i jet russi hanno iniziato a bombardare, non è sotto il controllo dello stato islamico. Le stesse fonti precisano che gli Usa sono stati informati da Mosca un'ora prima degli attacchi.

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