di Alex Nardelli - Sempre più fosco il cielo all'orizzonte per la Juventus, che in quello che poteva definirsi già il primo crocevia del campionato, contro il Napoli, perde per 2-1, mostrando evidenti limiti di personalità e di grinta, prima che di gioco. Autori delle reti, Insigne al 26' per il vantaggio degli azzurri, raddoppio di Higuain e gol della bandiera bianconera di Lemina, unico a salvarsi veramente in questa ennesima sciaguarata gara della Vecchia Signora, che rimane adesso a quota 5 punti in 6 gare disputate finora.
Come detto è crisi nera per la Juventus, con un allenatore, Massimiliano Allegri, nella più totale confusione. Prova ne è il continuo cambio di moduli, con la gara di ieri emblematica in questo caso, che ha visto giocatori schierati fuori ruolo e quindi limitati, scelte discutibili negli uomini da schierare in campo, e tanto conseguente caos, trasmesso ai giocatori, che spaesati, hanno perso quella personalità e voglia di lottare che li caratterizzava negli scorsi anni con Conte, e nel primo anno dello stesso Allegri. Il centrocampo, che una volta era il vero punto di forza della Madama, ora è l'anello debole, dove si perdono la maggior parte dei palloni, alcuni in maniera molto pericolosa e che portano al gol avversario. Come nel caso del match contro il Napoli, quando Hernanes, ieri peggiore in campo, lento e impacciato, perdendo palla ha dato il via all'azione da gol di Higuain.
Pogba, orfano di Vidal e Pirlo sembra quasi non sapere più cosa fare, mostrandosi incapace di guidare da vero leader, con la numero 10 sulle spalle, la mediana bianconera. Anche ieri tanti errori, e tanta imprecisione da parte del francese, a dimostrazione che il suo processo di maturazione non è ancora completato per niente. Male anche l'attacco, incapace di pungere, con Dybala che ha deluso completamente, eclissandosi per tutto il match, salvo ricomparire solo per fornire l'assist a Lemina per la rete del 2-1, con quest'azione, unico vero squillo dell'argentino, al quale, nonostante la giovane età, si chiede nettamente di più, fosse solo per giustificare l'enorme cifra di circa 40 milioni di euro, spesa per il suo acquisto.
Deludente anche Zaza, che, al netto dei tanti errori commessi ieri, si è notato solamente per un tiro rasoterra parato, e un'altra occasione clamorosamente sbagliata in corso d'opera. Positive invece le prove di Lemina, migliore in campo, e non solo per il gol, ma soprattutto per le ottime chiusure dietro e per una buonissima partita, quando è stato spostato in cabina di regia. Il ragazzo ha stoffa e lo sta dimostrando, il tempo è dalla sua parte. Bene anche Chiellini, in difesa unico a salvarsi, con alcuni anticipi perfetti su Higuain e non perdendo mai la bussola, da vecchio mestierante.
La prossima sfida per la Juventus sarà disputata questo mercoledì allo Stadium contro il Siviglia, in una sfida di Champions, fondamentale, sia per ritrovare serenità, sia per guadagnare tre punti fondamentali nella corsa verso gli ottavi di finale di Coppa. Una gara non facile per gli uomini di Massimiliano Allegri, che dovranno giocare come a Manchester se vorranno sperare di uscire dal match di Torino con un risultato positivo.
Come detto è crisi nera per la Juventus, con un allenatore, Massimiliano Allegri, nella più totale confusione. Prova ne è il continuo cambio di moduli, con la gara di ieri emblematica in questo caso, che ha visto giocatori schierati fuori ruolo e quindi limitati, scelte discutibili negli uomini da schierare in campo, e tanto conseguente caos, trasmesso ai giocatori, che spaesati, hanno perso quella personalità e voglia di lottare che li caratterizzava negli scorsi anni con Conte, e nel primo anno dello stesso Allegri. Il centrocampo, che una volta era il vero punto di forza della Madama, ora è l'anello debole, dove si perdono la maggior parte dei palloni, alcuni in maniera molto pericolosa e che portano al gol avversario. Come nel caso del match contro il Napoli, quando Hernanes, ieri peggiore in campo, lento e impacciato, perdendo palla ha dato il via all'azione da gol di Higuain.
Pogba, orfano di Vidal e Pirlo sembra quasi non sapere più cosa fare, mostrandosi incapace di guidare da vero leader, con la numero 10 sulle spalle, la mediana bianconera. Anche ieri tanti errori, e tanta imprecisione da parte del francese, a dimostrazione che il suo processo di maturazione non è ancora completato per niente. Male anche l'attacco, incapace di pungere, con Dybala che ha deluso completamente, eclissandosi per tutto il match, salvo ricomparire solo per fornire l'assist a Lemina per la rete del 2-1, con quest'azione, unico vero squillo dell'argentino, al quale, nonostante la giovane età, si chiede nettamente di più, fosse solo per giustificare l'enorme cifra di circa 40 milioni di euro, spesa per il suo acquisto.
Deludente anche Zaza, che, al netto dei tanti errori commessi ieri, si è notato solamente per un tiro rasoterra parato, e un'altra occasione clamorosamente sbagliata in corso d'opera. Positive invece le prove di Lemina, migliore in campo, e non solo per il gol, ma soprattutto per le ottime chiusure dietro e per una buonissima partita, quando è stato spostato in cabina di regia. Il ragazzo ha stoffa e lo sta dimostrando, il tempo è dalla sua parte. Bene anche Chiellini, in difesa unico a salvarsi, con alcuni anticipi perfetti su Higuain e non perdendo mai la bussola, da vecchio mestierante.
La prossima sfida per la Juventus sarà disputata questo mercoledì allo Stadium contro il Siviglia, in una sfida di Champions, fondamentale, sia per ritrovare serenità, sia per guadagnare tre punti fondamentali nella corsa verso gli ottavi di finale di Coppa. Una gara non facile per gli uomini di Massimiliano Allegri, che dovranno giocare come a Manchester se vorranno sperare di uscire dal match di Torino con un risultato positivo.