Tangenti: Fitto assolto

BARI - La Corte di Appello di Bari ha assolto l'ex ministro Raffaele Fitto dal reato di corruzione "perché il fatto non sussiste" nel processo di secondo grado La Fiorita. L'accusa riguardava una presunta tangente da 500mila euro pagata dall'imprenditore romano Gianpaolo Angelucci (assolto anche lui) sotto forma di finanziamento illecito al partito di Fitto, 'La puglia Prima di Tutto'. Prescritti gli altri reati. Nel 2013 in primo grado Fitto era stato condannato a 4 anni di reclusione.

PERRONE: “SENTENZA CONFERMA LINEARITA' E CORRETTEZZA DI FITTO” - “E' una sentenza - commenta il sindaco Paolo Perrone - che dimostra l'estraneità ai fatti contestati e conferma la linearità e la correttezza del percorso politico-amministrativo da sempre intrapreso dall'europarlamentare.

Per questa ragione sono molto soddisfatto per l'esito del processo Fiorita e colgo l'occasione per ribadire tutta la stima che da sempre nutro nei confronti dell'amico Raffaele invitandolo a proseguire con maggior impegno e serenità la sua attività politica e istituzionale nell'esclusivo interesse della collettività per ridare fiducia all'intera classe politica, troppe volte finita indistintamente nell'occhio del ciclone”.

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