BARI - Una passeggiata antiracket tra gli stand della Fiera del Levante. Il presidente onorario della Fai, la Federazione delle associazioni antiracket e antiusura italiane, Tano Grasso, ha visitato la Fiera accompagnato dal prefetto di Bari, Carmela Pagano, il questore Antonio De Iesu, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Vincenzo Papuli, quello dei Carabinieri, Vincenzo Molinese, e il vicepresidente della Fiera del Levante, Lorenzo De Santis.
“Il senso della nostra presenza alla Fiera del Levante - ha spiegato Grasso - è di far conoscere la straordinaria opportunità di poter denunciare tramite le associazioni antiracket, una denuncia collettiva che abbassa il livello di esposizione del singolo. La Puglia in questi anni è diventata un esempio per il Paese da questo punto di vista. Chi denuncia attraverso le associazioni è al riparo da ritorsioni e può avere fiducia nelle istituzioni. Per questo - ha concluso - mi sento di dire che non denunciare è un alibi, al pari di chi non denuncia temendo un eventuale problema dopo. Non c'è motivo di avere paura. Sono finiti i tempi in cui chi denunciava doveva poi trasferirsi altrove”.
La passeggiata è iniziata dallo stand della Fai: il primo padiglione visitato è stato quello dell’edilizia abitativa, poi il salone dell’agroalimentare. Grasso, assieme ai rappresentanti delle Istituzioni e forze dell’ordine, ha incontrato alcuni espositori e si è intrattenuto a conversare con loro sui temi legati alle estorsioni, sulle azioni e opportunità offerte dal Pon Sicurezza, ma anche sui prodotti in esposizione. Subito dopo, sosta allo stand dell’esercito e poi in quello dei carabinieri, prima di terminare il giro davanti al padiglione Fai.
“Il senso della nostra presenza alla Fiera del Levante - ha spiegato Grasso - è di far conoscere la straordinaria opportunità di poter denunciare tramite le associazioni antiracket, una denuncia collettiva che abbassa il livello di esposizione del singolo. La Puglia in questi anni è diventata un esempio per il Paese da questo punto di vista. Chi denuncia attraverso le associazioni è al riparo da ritorsioni e può avere fiducia nelle istituzioni. Per questo - ha concluso - mi sento di dire che non denunciare è un alibi, al pari di chi non denuncia temendo un eventuale problema dopo. Non c'è motivo di avere paura. Sono finiti i tempi in cui chi denunciava doveva poi trasferirsi altrove”.
La passeggiata è iniziata dallo stand della Fai: il primo padiglione visitato è stato quello dell’edilizia abitativa, poi il salone dell’agroalimentare. Grasso, assieme ai rappresentanti delle Istituzioni e forze dell’ordine, ha incontrato alcuni espositori e si è intrattenuto a conversare con loro sui temi legati alle estorsioni, sulle azioni e opportunità offerte dal Pon Sicurezza, ma anche sui prodotti in esposizione. Subito dopo, sosta allo stand dell’esercito e poi in quello dei carabinieri, prima di terminare il giro davanti al padiglione Fai.