di Marco Masciopinto - In rotazione radiofonica è arrivato ‘Domino’ il nuovo singolo di Valerio Forconi, giovane cantautore romano, che ha da poco pubblicato l’Ep Gilbert (BL Music Italia). A 19 anni Valerio inizia a muovere i primi passi nel mondo della musica e nel 2011, partecipa al suo primo concorso nazionale cantando “Grace Kelly” del suo idolo Mika. Poco più di un anno dopo si ritrova sul palco della Roundhouse di Londra con il tutto esaurito, scelto proprio da Mika per cantare nel coro durante una data del suo tour mondiale.
Come nasce Domino?
‘’Domino è un pezzo nato in maniera molto atipica in quanto sono partito da un testo che avevo in mente da svariati giorni mentre di solito è la musica la prima ad ispirarmi nella scrittura di qualcosa. "Siamo come due tessere del domino", metafora che volevo a tutti i costi rendere in musica. E dopo molti tentativi scartati, come per magia, sono spuntati fuori gli accordi della strofa. Da lì poi è venuto tutto molto naturale’’.
Ci racconti del tuo disco d'esordio?
‘’Il Gilbert EP lo considero come un punto di partenza. Nemmeno un checkpoint, perché il checkpoint presupporrebbe una sosta che invece io non mi sento di fare. Il Gilbert EP è lo spaccato del mio ultimo anno di lavoro, partito con una chitarra acustica e delle canzoni folk ed evolutosi con una band e un sound, di partenza appunto, pop-rock’’.
Ho già in mente varie vie e strade da percorrere per " lavorare " ad un sound che mi identifichi di più e che mi caratterizzi meglio.
A quale età ti sei avvicinato al mondo della musica?
‘’Il mio incontro con la musica avviene in qualità di "ascoltatore". Non sono figlio d'arte e in casa non ci sono mai stati strumenti musicali da provare o strimpellare ma mia madre da subito mi ha educato alla musica tramite il cantautorato italiano, il rock inglese ecc..’’
Sanremo?
‘’Sanremo non può non essere un obbiettivo per un cantautore emergente! Ma allo stesso tempo credo che non si debba avere fretta. Sì a San Remo, ma non credo quest'anno. Ma sì, è un sogno immenso poter essere accompagnato dall'orchestra della Rai su un mio pezzo’’.
Come nasce Domino?
‘’Domino è un pezzo nato in maniera molto atipica in quanto sono partito da un testo che avevo in mente da svariati giorni mentre di solito è la musica la prima ad ispirarmi nella scrittura di qualcosa. "Siamo come due tessere del domino", metafora che volevo a tutti i costi rendere in musica. E dopo molti tentativi scartati, come per magia, sono spuntati fuori gli accordi della strofa. Da lì poi è venuto tutto molto naturale’’.
Ci racconti del tuo disco d'esordio?
‘’Il Gilbert EP lo considero come un punto di partenza. Nemmeno un checkpoint, perché il checkpoint presupporrebbe una sosta che invece io non mi sento di fare. Il Gilbert EP è lo spaccato del mio ultimo anno di lavoro, partito con una chitarra acustica e delle canzoni folk ed evolutosi con una band e un sound, di partenza appunto, pop-rock’’.
Ho già in mente varie vie e strade da percorrere per " lavorare " ad un sound che mi identifichi di più e che mi caratterizzi meglio.
A quale età ti sei avvicinato al mondo della musica?
‘’Il mio incontro con la musica avviene in qualità di "ascoltatore". Non sono figlio d'arte e in casa non ci sono mai stati strumenti musicali da provare o strimpellare ma mia madre da subito mi ha educato alla musica tramite il cantautorato italiano, il rock inglese ecc..’’
Sanremo?
‘’Sanremo non può non essere un obbiettivo per un cantautore emergente! Ma allo stesso tempo credo che non si debba avere fretta. Sì a San Remo, ma non credo quest'anno. Ma sì, è un sogno immenso poter essere accompagnato dall'orchestra della Rai su un mio pezzo’’.
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