A Lecce la seconda tappa degli Stati Generali del Turismo e dell’Industria

LECCE - Notorietà della Puglia, varietà dell'offerta e ospitalità, i punti di forza; trasporti e infrastrutture carenti, scarsa pulizia dei luoghi, difficoltà a scoprire le tipicità e la cultura dei luoghi, alcune delle criticità. La tappa di Lecce, nella sede di Ekotekne, degli Stati Generali del Turismo e della Cultura,organizzati dall’Assessore all’Industria Turistica e Culturale, Gianni Liviano, non ha deluso le attese.

Dagli otto tavoli di confronto, coordinati da altrettanti facilitatori, è emersa la fotografia di una regione che del brand consolidato fa il suo cavallo di battaglia ma che deve avere la forza di mettere a rete i maggiori attrattori e di mettere a punto un sistema di governance per gestire al meglio i progetti del territorio attraverso una comunicazione più efficace tra enti e operatori del settore. Un risultato, quest'ultimo, raggiungibile attraverso la formazione sia degli addetti ai lavori sia di chi opera nella Pubblica Amministrazione.

Proprio sul discorso della formazione  e dell'alfabetizzazione ha battuto il tasto l'assessore regionale all'Industria turistica e culturale, Gianni Liviano:  “ Di concerto con l'assessore Sebastiano Leo, proverò a reperire i fondi necessari per la formazione".

Ma dalla giornata leccese giungono richieste puntuali come quella della destagionalizzazione attraverso un turismo congressuale, giusto per fare un esempio, inventandosi filiere e distretti turistici per la crescita del territorio o  di una maggiore fruizione del patrimonio artistico, archeologico e culturale. È emersa, anche, la necessità di creare un osservatorio che lavori in sinergia con l'Università per il monitoraggio dei dati riferiti alle presenze e all'offerta turistica. Poi la richiesta, accolta dall'assessore Liviano, di fare proprio il Manifesto della cultura accessibile perché l'accessibilità è un modello strategico per ampliare l'offerta turistica e la qualità della offerta. Ad emergere è stata anche la necessità di sganciarsi dall'autoreferenzialismo dilagante che nuoce al sistema turistico “Al contrario, ha sottolineato Gianni Liviano, occorre costruire reti tra pubblico e privato. La Regione considera gli imprenditori come compagni di strada nel rispetto delle regole e in un'ottica di scenari comuni". Sulla fruibilità dei beni culturali, infine, l'assessore Liviano ha spiegato come sia importante passare "dalla didattica cognitiva alla didattica investigativa", soprattutto "nei confronti dei bambini che devono essere fruitori attivi del bene culturale".

Ma la giornata  a Lecce è stata l'occasione per gettare un ponte tra gli Stati generali del turismo sostenibile di Pietrarsa e quelli della Puglia. A porre le fondamenta sono il prof. Fabio Pollice, uno dei sette esperti individuati dal ministro Franceschini per redigere il Piano strategico nazionale, e l'assessore Liviano. "Il turismo sostenibile - ha fatto presente il prof. Pollice - è un modello di sviluppo del Paese che punta a preservare ambiente, paesaggio, rispetto e identità dei luoghi. Nella Carta di Pietrarsa, in via di definizione, entreranno i principi guida che le Regioni elaboreranno nei rispettivi piani tenendo conto del fatto - ha poi concluso il prof. Pollice - che è imprescindibile sburocratizzare l'affidamento dei beni culturali, professionalizzare gli attori in campo con un'offerta formativa di qualità e fare della connettività l'elemento fondamentale".

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