BARI - Con un weekend ricco di proposte e di partecipazione si è chiusa l’anteprima del Festival Internazionale di danza contemporanea “Visioni di (p)Arte” che ora entra nel vivo della sua programmazione. Da giovedì 8 ottobre a domenica 11 ottobre il festival si sposta presso il Teatro Kismet OperA con una ricca e variegata offerta di spettacoli, masterclass e mostra fotografica.
(Inizio spettacoli ore 21; info 080 579 76 67 int. 123/101; prevendita box office c/o La Feltrinelli-Bari e su booking show.it)
“Visioni di (p)arte” Festival Internazionale di danza contemporanea festeggia il suo decimo anno, un traguardo importante per raggiungere il quale abbiamo affrontato una lunga navigazione...
Un traguardo importante per un Festival che ha sempre mantenuto un’identità precisa e che è nato dal desiderio di offrire al pubblico l’esperienza di artisti nazionali ed internazionali. Una visione sicuramente di parte che considera questo linguaggio come portatore di senso permeato dall’esperienza di vita dell’interprete/autore e al tempo stesso lontana da vuoti estetismi.
La decima edizione che abbiamo deciso di festeggiare invitando un ospite d’eccezione. Maestro e mentore della nostra visione della danza e protagonista di questa edizione è David Zambrano (VE-NL), un artista e pedagogo conosciuto in tutto il mondo.
Per la prima volta su un palcoscenico in Puglia e nel sud Italia, David Zambrano sarà accompagnato da tre danzatori meravigliosi, Edivaldo Ernesto (MZ), Elia Mrak (USA) e Horacio Macuacua (MZ), che porteranno in scena anche delle loro creazioni : Paradise is not in the sky! e Whimsical.
Ma entriamo nel vivo della programmazione, si inizia giovedì 8 ottobre con Passport di e con Maria Teresa Tanzarella (un assolo con il quale poter dire: questa sono io ora. Quando comincio a pensare alla mia biografia vengo in contatto con il mio corpo emozionale. È il corpo come lo sento io), a seguire la compagnia Zerogrammi, ormai riconosciuta anche all’estero come compagnia capace di aver creato un linguaggio compositivo innovativo e coerente, propone “Trattato della Lontananza” (quello di Zerogrammi è un lavoro di piccoli gesti quotidiani, dei dettagli minimi che rivelano gli aspetti più profondi dell’essere umano. La compagnia vuole restituire alla danza la leggerezza di un linguaggio diretto e poetico); si continua venerdì 9 ottobre con Nanzy Lopez Luna e Elia Mrak che presentano “Whimsical” (Whimsical è un duetto di improvvisazione. Si tratta di una conversazione fisica che esplora la magia delle relazioni nella loro semplicità. Lo spettacolo è un intreccio di assoli e duetti, unisono e individualità, silenzio e voce e musica. Ha una struttura che permette ai due danzatori di prendere rischi, di giocare negli estremi della loro fisicità, di condividere chiaramente con il pubblico il loro percorso immaginativo) si continua con C&C Company alias Carlo Massari & Chiara Taviani, vincitori del progetto di residenza Palco Aperto 2014 del PimOff, sono in scena con “Tristissimo – TRISTAN UND ISOLDE”, rilettura ironica e "teen" del noto dramma wagneriano; sabato 10 ottobre è la volta di Francesca Giglio e Adolfo La Volpe con “Ritornerò a dire”, a seguire una dimostrazione di Kung Fu a cura del M° Franco Gervasio, conclude la serata l’ospite d’eccezione del festival, il Maestro David Zambrano che accompagnato da tre danzatori meravigliosi, Edivaldo Ernesto (MZ), Elia Mrak (USA) e Horacio Macuacua (MZ) portano in scena “SHOCK 2015” (Shock 2015 è una versione breve di 30 minuti dello spettacolo SHOCK - premiere nel 2009); l’ultima giornata del festival, domenica 11 ottobre, si apre con lo spettacolo “Paradise is not in the sky” di e con Edivaldo Ernesto e Horacio Macuacua - danzano Edivaldo Ernesto e Horacio Macuacua, musica Adolfo La Volpe, Marialuisa Capurso e Morten Poulsen - (“Il Paradiso non è in cielo!” È una è una performance di improvvisazione che nasce dal desiderio comune di esplorare le possibilità del momento presente. Ogni corpo porta alla vita la propria storia. Durante questo viaggio Horacio Macuacua e Edivaldo Ernesto condividono quelle storie che già conosciamo, che abbiamo dimenticato o che troveremo fuori. Ogni viaggio è già iniziato prima del suo principio. Ogni corpo è fatto di migliaia di storie: comportamenti, culture, lingue, gesti… Il corpo è uno strumento di indagine, il movimento porta questa indagine verso limiti insospettati. Dove stiamo andando? Non sappiamo, ma in qualche modo abbiamo già iniziato ad immaginarlo) chiude la serata la performance “UN/DRESS” di e con Masako Matsushita (UN/DRESS è un mutare intimo tra azioni e gesti, è la fusione tra oggetto e corpo in una metafora di immagini in trasformazione. Utilizzando l'atto di vestirsi e svestirsi come modalità centrale di indagine, il lavoro esplora il ruolo di specifici capi di abbigliamento e del corpo nella società).
Inoltre ci saranno due masterclass, la prima sabato 10 ottobre “Moving voices” condotta da Marialuisa Capurso (si lavorerà attraverso esercizi di respirazione, riscaldamento vocale e corporeo, sviluppo di suoni, e improvvisazioni in solo, duo o gruppi), la seconda domenica 11 ottobre “Breakdancing for non-breakdancers” condotta da Elia Mrak (trasformeremo la forza di gravità intorno a noi in corsa, caduta, salto, sospensione e pausa, imparando come giocare con gli estremi. Attraverso questa pratica, impareremo come usare i nostri piedi per radicarci e le nostre mani per guidarci. Affineremo i nostri sensi, ascolteremo la musica più intensamente, osserveremo lo spazio più pienamente e inviteremo il tocco altrui con più tattilità); ed ancora durante i giorni del festival, presso il Teatro Kismet OperA sarà possibile visionare la mostra fotografica “Frammenti di danza” a cura di Tina Masellis, la mostra ripercorrerà con le immagini catturate dalla fotografa tutte le edizioni del festival “Visioni di (p)Arte” (Il movimento, nel suo fluire unico e continuo al tempo stesso, trasferisce emozioni, sensazioni e significati, il frammento, con la sua immobilità, ha la capacità cogliere l’essenza in un’unica immagine che colpisce il cuore. Una scintilla che squarcia di luce l’oscurità, illuminandola per un solo istante).
“Visioni di (p)arte” è ideato e curato dalla compagnia QuaLiBò, i partner del festival sono Associazione Culturale “Tra il dire e il fare” e “Teatro Kismet OperA”, con il sostegno della Regione Puglia, Comune di Bari, Teatro Pubblico Pugliese, ed in collaborazione con Camera a Sud.
Biglietti: spettacoli intero: 10,00 euro; ridotto (under 25 - scuole di danza) 8,00 euro;
abbonamento alle 4 serate: 30,00 euro
Info 0805797667 int. 123/101 - www.qualibo.it
Prevendita box office c/o La Feltrinelli-Bari e su booking show.it
(Inizio spettacoli ore 21; info 080 579 76 67 int. 123/101; prevendita box office c/o La Feltrinelli-Bari e su booking show.it)
“Visioni di (p)arte” Festival Internazionale di danza contemporanea festeggia il suo decimo anno, un traguardo importante per raggiungere il quale abbiamo affrontato una lunga navigazione...
Un traguardo importante per un Festival che ha sempre mantenuto un’identità precisa e che è nato dal desiderio di offrire al pubblico l’esperienza di artisti nazionali ed internazionali. Una visione sicuramente di parte che considera questo linguaggio come portatore di senso permeato dall’esperienza di vita dell’interprete/autore e al tempo stesso lontana da vuoti estetismi.
La decima edizione che abbiamo deciso di festeggiare invitando un ospite d’eccezione. Maestro e mentore della nostra visione della danza e protagonista di questa edizione è David Zambrano (VE-NL), un artista e pedagogo conosciuto in tutto il mondo.
Per la prima volta su un palcoscenico in Puglia e nel sud Italia, David Zambrano sarà accompagnato da tre danzatori meravigliosi, Edivaldo Ernesto (MZ), Elia Mrak (USA) e Horacio Macuacua (MZ), che porteranno in scena anche delle loro creazioni : Paradise is not in the sky! e Whimsical.
Ma entriamo nel vivo della programmazione, si inizia giovedì 8 ottobre con Passport di e con Maria Teresa Tanzarella (un assolo con il quale poter dire: questa sono io ora. Quando comincio a pensare alla mia biografia vengo in contatto con il mio corpo emozionale. È il corpo come lo sento io), a seguire la compagnia Zerogrammi, ormai riconosciuta anche all’estero come compagnia capace di aver creato un linguaggio compositivo innovativo e coerente, propone “Trattato della Lontananza” (quello di Zerogrammi è un lavoro di piccoli gesti quotidiani, dei dettagli minimi che rivelano gli aspetti più profondi dell’essere umano. La compagnia vuole restituire alla danza la leggerezza di un linguaggio diretto e poetico); si continua venerdì 9 ottobre con Nanzy Lopez Luna e Elia Mrak che presentano “Whimsical” (Whimsical è un duetto di improvvisazione. Si tratta di una conversazione fisica che esplora la magia delle relazioni nella loro semplicità. Lo spettacolo è un intreccio di assoli e duetti, unisono e individualità, silenzio e voce e musica. Ha una struttura che permette ai due danzatori di prendere rischi, di giocare negli estremi della loro fisicità, di condividere chiaramente con il pubblico il loro percorso immaginativo) si continua con C&C Company alias Carlo Massari & Chiara Taviani, vincitori del progetto di residenza Palco Aperto 2014 del PimOff, sono in scena con “Tristissimo – TRISTAN UND ISOLDE”, rilettura ironica e "teen" del noto dramma wagneriano; sabato 10 ottobre è la volta di Francesca Giglio e Adolfo La Volpe con “Ritornerò a dire”, a seguire una dimostrazione di Kung Fu a cura del M° Franco Gervasio, conclude la serata l’ospite d’eccezione del festival, il Maestro David Zambrano che accompagnato da tre danzatori meravigliosi, Edivaldo Ernesto (MZ), Elia Mrak (USA) e Horacio Macuacua (MZ) portano in scena “SHOCK 2015” (Shock 2015 è una versione breve di 30 minuti dello spettacolo SHOCK - premiere nel 2009); l’ultima giornata del festival, domenica 11 ottobre, si apre con lo spettacolo “Paradise is not in the sky” di e con Edivaldo Ernesto e Horacio Macuacua - danzano Edivaldo Ernesto e Horacio Macuacua, musica Adolfo La Volpe, Marialuisa Capurso e Morten Poulsen - (“Il Paradiso non è in cielo!” È una è una performance di improvvisazione che nasce dal desiderio comune di esplorare le possibilità del momento presente. Ogni corpo porta alla vita la propria storia. Durante questo viaggio Horacio Macuacua e Edivaldo Ernesto condividono quelle storie che già conosciamo, che abbiamo dimenticato o che troveremo fuori. Ogni viaggio è già iniziato prima del suo principio. Ogni corpo è fatto di migliaia di storie: comportamenti, culture, lingue, gesti… Il corpo è uno strumento di indagine, il movimento porta questa indagine verso limiti insospettati. Dove stiamo andando? Non sappiamo, ma in qualche modo abbiamo già iniziato ad immaginarlo) chiude la serata la performance “UN/DRESS” di e con Masako Matsushita (UN/DRESS è un mutare intimo tra azioni e gesti, è la fusione tra oggetto e corpo in una metafora di immagini in trasformazione. Utilizzando l'atto di vestirsi e svestirsi come modalità centrale di indagine, il lavoro esplora il ruolo di specifici capi di abbigliamento e del corpo nella società).
Inoltre ci saranno due masterclass, la prima sabato 10 ottobre “Moving voices” condotta da Marialuisa Capurso (si lavorerà attraverso esercizi di respirazione, riscaldamento vocale e corporeo, sviluppo di suoni, e improvvisazioni in solo, duo o gruppi), la seconda domenica 11 ottobre “Breakdancing for non-breakdancers” condotta da Elia Mrak (trasformeremo la forza di gravità intorno a noi in corsa, caduta, salto, sospensione e pausa, imparando come giocare con gli estremi. Attraverso questa pratica, impareremo come usare i nostri piedi per radicarci e le nostre mani per guidarci. Affineremo i nostri sensi, ascolteremo la musica più intensamente, osserveremo lo spazio più pienamente e inviteremo il tocco altrui con più tattilità); ed ancora durante i giorni del festival, presso il Teatro Kismet OperA sarà possibile visionare la mostra fotografica “Frammenti di danza” a cura di Tina Masellis, la mostra ripercorrerà con le immagini catturate dalla fotografa tutte le edizioni del festival “Visioni di (p)Arte” (Il movimento, nel suo fluire unico e continuo al tempo stesso, trasferisce emozioni, sensazioni e significati, il frammento, con la sua immobilità, ha la capacità cogliere l’essenza in un’unica immagine che colpisce il cuore. Una scintilla che squarcia di luce l’oscurità, illuminandola per un solo istante).
“Visioni di (p)arte” è ideato e curato dalla compagnia QuaLiBò, i partner del festival sono Associazione Culturale “Tra il dire e il fare” e “Teatro Kismet OperA”, con il sostegno della Regione Puglia, Comune di Bari, Teatro Pubblico Pugliese, ed in collaborazione con Camera a Sud.
Biglietti: spettacoli intero: 10,00 euro; ridotto (under 25 - scuole di danza) 8,00 euro;
abbonamento alle 4 serate: 30,00 euro
Info 0805797667 int. 123/101 - www.qualibo.it
Prevendita box office c/o La Feltrinelli-Bari e su booking show.it